Malvagie al potere #7: “La Lupa di Francia” che condusse un esercito contro suo marito, colpevole di frivolezza e omosessualità

Una donna forte e intraprendente, ma impregnata di astio e rancore al punto tale da scatenare non solo lo scandalo della Torre di Nesle, ma anche un esercito contro il suo stesso marito, Edoardo II re di Inghilterra

Isabella di Francia (1292-1358), unica figlia femmina di Filippo IV il bello, è fiera, intelligente, intraprendente e bellissima. Per queste sue doti e per il suo lignaggio, diverrà presto la promessa sposa del re di Inghilterra Edoardo II: lei è lieta di contrarre questo matrimonio, soprattutto di poter indossare una corona.

L’uomo con cui si troverà a condividere la vita è tuttavia frivolo e infantile e non fa altro che circondarsi di aitanti giovanotti ai quali elargisce favori e ricchezze, in particolare a Piers Gaveston, al quale il re decide di donare alcuni gioielli della regina: per Isabella l’umiliazione è intollerabile, ma nel silenzio sopporta ogni affronto e tace, in attesa di potersi vendicare.

Gaveston finisce molto presto col attirarsi non solo le antipatie della regina, ma anche quelle degli altri nobili e durante una delle periodiche rivolte dell’epoca, il favorito del re viene catturato e ucciso.

Con la scomparsa di Gaveston, il re si riavvicina alla regina e da questo avvicinamento, nascerà finalmente un erede. La quiete però durerà poco e verrà spezzata dall’arrivo di un altro aitante giovanotto: Hugh Le Despenser, che insieme al cuore del re conquista inoltre potere e richezze.

Isabella è al colmo del suo rancore, non sopporta più quest’uomo frivolo che non sa fare il re e decide di far ritorno con tutto il suo astio, in Francia nel 1314.

Appena arrivata nella terra natale, scatena il famoso “scandalo della Torre di Nesle”: una banale storia di adulterio che coinvolse i figli di Filippo IV (uomo non proprio tollerante): le loro mogli vengono rasate a zero, umiliate pubblicamente e gettate in prigione, con l’accusa di alto tradimento e adulterio.

Una viene trovata morta dopo pochi mesi, forse per gli stenti o forse uccisa dal marito stesso che divenuto nel frattempo re, non poteva risposarsi perché la Chiesa non considera l’adulterio motivo per annullare il matrimonio.

L’altra donna, viene violentata e messa incinta dal suo carceriere e resterà lì per otto anni prima di finire, per sua fortuna, in un monastero dove morirà.

Gli uomini coinvolti vengono invece torturati fino allo stremo e fino alla confessione: in seguito verranno scorticati vivi, evirati poi decapitati e i loro corpi smembrati e trascinati lungo le strade, infine appesi alle torri come monito.

Privati delle loro legittime mogli, i fratelli della regina d’Inghilterra si risposeranno troppo tardi, non riusciranno ad avere figli maschi e con loro si estinguerà la linea dei Capetingi.

Nel frattempo Isabella, detta la “Lupa” fa ritorno in Inghilterra e alle sue quotidiane umiliazioni, ma un incontro con un nobile gallese presto cambia le carte in tavola: Roger Mortimer, condannato a morte come ribelle della corona, chiede di incontrare la regina. Il ruspante giovane conquista da subito la bella regina, che riesce a ottenere per lui il carcere a vita.

I due diventano amanti e la regina lo aiuterà nei suoi complotti contro il re, in uno di questi Mortimer viene nuovamente condannato a morte.

Con l’aiuto di Isabella però, l’uomo riesce ad evadere e fuggire a Parigi.

Con una scusa diplomatica la regina raggiunge l’amante, portando con sé il figlio: la coppia organizza una vera e propria rivolta e il 24 settembre 1326 “la Lupa di Francia” sbarca nel Suffolk alla testa di 1500 uomini.

La nobiltà inglese esacerbata dal re e dal suo favorito, si unisce alla regina: al favorito del re vengono tagliati testicoli e membro, poi gettati nel fuoco; il re invece catturato. Poco più tardi verrà ucciso dai carcerieri per ordine della regina Isabella.

Il nuovo giovane sovrano è Edoardo III, un ragazzino nelle mani della madre e del suo compagno. Presto però anche quest’ultimo, come tutti i favoriti, inizia a essere malvisto e per questo farà uccidere un membro della nobiltà, seminando nelle famiglie aristocratiche il germe della paura: esse convinceranno il giovane re ad agire per riprendersi il potere.

Così in una notte di ottobre (1330) il re piomba nella stanza della coppia, fa portare porta via Mortimer e impiccare nei giorni seguenti.


“La Lupa di Francia” verrà condotta al castello di Rising dove, controllata a vista, morirà ventotto anni dopo, il 22 agosto 1358.

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Articolo pubblicato il 03/11/2015