Anatomia d'un'anima
© l'artista/MIIT

Elisioni e troncamenti... psiche e corpo squartati e sventrati per ricostruirsi nel cantiere culturale, sociale e personale, aperto stasera da Maria Laterza al MIIT di Torino

Consentito l'accesso ai non addetti. Entrando nel Cantiere in allestimento - a cura di Francesco De Bartolomeis - della mostra al MIIT di Torino, affacciato sul lungopo Cairoli, a pochi passi dai Murazzi, sembra di sprofondare praticamente nelle sventrate viscere terrene dell'anima e del corpo sociale, virtuale, oltre che materiale, psicofisico e individuale - ovverosia universale - dell'artista, della donna. In-carne-ed-ossa.

Maria Laterza, 'Cantiere', 2013-2015 © l'artista/MIITMaria Laterza, 'Cantiere', 2013-2015 © l'artista/MIIT

Allettati all'allestimento allusivo, allitterato, originale, gli spettatori si sentono protagonisti, complici, così impressionati, quasi risucchiati e immersi nel gorgo della betoniera, nella concretezza del cemento con cui si calcificano le vertebre, si costruiscono gli organi, i tendini, le cartilagini, le vene e le arterie...

Il plastico della mostra 'Cantiere' di Maria Laterza al MIIT di Torino, foto © aut./M.Laterza/MIITIl plastico della mostra 'Cantiere' di Maria Laterza al MIIT di Torino, foto © aut./M.Laterza/MIIT

Nel plastico illustrativo ed esplicativo - anch'esso un'opera in esposizione, se si vuole, autoreferenziale eppure avulsa, a sé, in quella sua metaforica metonimia di contenitore contenuto ad infinitum, in barba al "rasoio di Occam", alle regole di Russell e al paradosso gödeliano - risulta, riesce in qualche modo incluso il visitatore stesso, insieme all'autrice dei lavori (mai termine fu più appropriato), sempre in corso e frutto di uno sforzo pluriennale di riflessiva concezione, gestazione e maieutica travagliata generazione o produzione, meticolosamente meditata, ripensata, rimuginata in un ispirato silenzio.

Maria Laterza, 'Cantiere', 2013-2015 © l'artista/MIITSemplicemente complesse: forse con addentellati a Bacon, le installazioni (o "sistemi simbolici bio-logici") a disegno e pittura, collage e assemblaggio, manuali e mentali (non cervellotiche), tormentate, intense intersezioni angolari di elementi e linee cromatiche vivide, brillanti, contrastate, simili a ramificazioni del sistema cardiocircolatorio o spinale, fibre muscolari, sinapsi neuronali o informatiche, con connotati prevalentemente femminili, affiancate, riassunte e contestualmente reinterpretate da un video di Rita Margaria, nonché in colloquio con stampe e proiezioni d'immagini tratte da suggestivi scatti fotografici che rappresentano pertinenti prospettive di ponteggi, impalcature, travi e reti su edifici in ristrutturazione, quasi a ricordare fabbriche abbandonate, giganteschi rugginosi scheletri di dinosauri metallici dell'era paleoindustriale in squartati quartieri periferici, ebbene tutti questi pezzi, esibiti in un circuito articolato fra differenti ambienti, separati da soglie a frange dell'usuale nastro bicolore bianco-rosso, introducono appunto nell'intima, sofferta tribolazione dell'essere-umano contemporaneo, continuamente fram-men-ta-to e rabberciato, tra rumore o chiasso dell'eccessivo bombardamento multimediatico ipercomunicativo (tema già affrontato nella precedente personale Ma io cosa c'entro, che nel 2012 inaugurò lo spazio del Museo diretto da Guido Folco) e assoluto isolamento. O solitudine.

Evocate dal chiaroscuro dialettico d'inconscio ed intelletto, ragione e istinto, quindi aperte e "date alla luce" tramite il cesareo bisturi del pennello, in tale metamorfosi somatica - acefala, scorticata - le membra raffigurate dall'interno esternano l'afflato liberatorio che supera il dolore della violenza e della malattia per giungere alla guarigione creativa, alla rinascita.

Ecco lo spirito di Maria Ausiliatrice Laterza De Federicis. Mimi, per gli amici.

(e.s.l.)

 

© MIIT

Maria Laterza

"Cantiere"

Mostra personale

Video di Rita Margaria

a cura di Francesco De Bartolomeis

 

Dall'8 al 16 aprile 2016

 

Inaugurazione

venerdì 8 aprile - ore 18,00

 

Orario: dal martedì al sabato

dalle 15,30 alle 19,30

 

© MIIT

MIIT

Museo Internazionale Italia Arte

diretto da Guido Folco

C.so Cairoli, 4 – Torino

 

Info: 011-8129776

info@museomiit.it

www.museomiit.it

 

 

Nelle immagini a corredo del testo

il particolare di un'opera di Maria Laterza (sotto il titolo dell'articolo)

e (nello spazio tra i paragrafi) due vedute del plastico della mostra "Cantiere" al MIIT di Torino

foto © aut./M.Laterza/MIIT


© MIIT - Museo Internazionale Arte Italia


 

link al precedente articolo Scatti di donna (al lavoro)

relativo alla mostra fotografico-documentaria Lavoro dunque sono? 

al Museo Casa del Conte Verde di Rivoli (To) :  

www.bdtorino.eu/sito/articolo.scattididonna

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 08/04/2016