Torino FC vs US Sassuolo 3-2

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: vittoria nel segno del "Gallo" per i granata, che restano in corsa per l'Europa League

Gemellate traditrici”, “complotti arbitrali”, “campionato falsato”, “diamo fastidio” (questa è la #1), e avanti Savoia con altre amenità del genere. Senza dimenticare che “Cagliari e Fiorentina si sono scansate…che schifo”, mentre se lo facesse fra poco il Sassuolo, allora sarebbe cosa buona e giusta, nonché logica. Mah.

Durante questa settimana ho, avete, letto questo ed altro; ma ben pochi hanno detto e scritto di un filotto di partite buttate al vento (contro Bologna, Fiorentina, Sampdoria, Parma e Cagliari) con quindici punti sul piatto, che invece hanno portato la miseria di soli cinque punti.

Se davvero si vuole frequentare la zona alta della classifica, lottare davvero per un posto in Europa, certi scivoloni non sono permessi: ci può stare la partita “storta”, quella “nera”, come si diceva una volta, ma la mentalità deve essere diversa, “vincente”, sempre come si diceva una volta.

Quindi, citando Meg, un amico e fratello di fede: smettiamola di piangerci addosso e di trovare scuse. Non è da granata veri, non è dignitoso.

Walter “Secondo me, per la regolarità totale del campionato, sarebbe giusto che le squadre che lottano per le stesse obiettivo giocassero tutte allo stesso orario” Mazzarri, oggi nel lunch-match manda in campo (3-5-1-1): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Moretti; De Silvestri, Meite, Lukic, Baselli, Ansaldi; Berenguer; Belotti.

Nessuna novità: rientra Moretti in difesa, squalificato Rincon, Iago parte dalla panchina. Nel Sassuolo out Berardi, neanche in panchina.

La partita è da vincere, ma almeno per i primi quindici minuti, l’ardore della vittoria a tutti i costi pare non colpire i giocatori in maglia granata.

Il tabellino registra solo un colpo di testa, quasi a colpo sicuro di De Silvestri, su cross di Berenguer, ma Consigli si fa trovare pronto e plastico. Poi, proprio al quarto d’ora, il Sig. Giacomelli concede al Torino un calcio di rigore (complottisti dove siete?), dopo aver consultato il/la VAR: Belotti spara in curva. Shock per i padroni di casa al 27’: rete del Sassuolo ad opera di Burabia, che con un gran tiro dal limite dell’area infila Sirigu. Il giocatore marocchino, già ammonito, esulta troppo e viene ammonito per la seconda volta: neroverdi in dieci.

Va tutto storto al Torino in questo primo tempo, semplicemente imbarazzante: oltre al rigore sbagliato, anche l’infortunio a Ansaldi, sostituito da Iago, che complica maledettamente il prosieguo del match. I granata devono assolutamente essere più determinati in fase di conclusione, altrimenti fra circa un’ora, il sogno chiamato Europa, svanirà definitivamente, e malamente.

Déjà vu per i tifosi granata ad inizio ripresa: stesso avversario, stesso cross, stessa rovesciata del “Gallo”, ma stavolta Consigli devia sopra la traversa. Peccato.

Entra Zaza al posto di Lukic: tre attaccanti in campo, credo non ci sia altro da fare.

Rientra in partita il Torino, al 55’: azione insistita dei granata nella trequarti avversaria, palla che finisce a De Silvestri defilato a destra, cross rasoterra sul quale si avventa Belotti che pareggia.

Si gioca in una sola metà campo per circa un quarto d’ora, e il Torino crea almeno due grosse occasioni, ma Zaza prima di piede e poi di testa, non la butta dentro. Segna in compenso il Sassuolo: Boga semina il panico nell’area granata, Sirigu respinge il suo destro, ma viene sorpreso dal colpo di tacco di Pol Lirola, che insacca. Agghiacciante.

Emozioni forti quest’oggi allo stadio Grande Torino, niente da dire: a dieci dal termine pareggia Zaza. Bella azione in profondità, con Meitè che lancia in profondità l’attaccante lucano, che, palla giusta sul piede giusto, infila il portiere avversario con un preciso diagonale.

Delirio solo un minuto dopo, ed è ancora lo stesso déjà vu: stesso cross da destra di De Silvestri, stessa forbice in acrobazia del “Gallo” e stavolta Consigli non può fare altro che raccogliere la palla in fondo alla rete. Gooolasso.

Finisce 3-2.

Domenica di passione, partita che poteva essere “nera” o “storta”, come si diceva in apertura, ma che si è trasformata in apoteosi, apoteosi granata, come da tempo non si vedeva nello stadio di Corso Sebastopoli.

Oggi, finalmente, ho rivisto in campo, almeno per un tempo il “Toro”, e chi mi legge da tempo sa che questo termine non lo uso da un pezzo: due minuti di vero “tremendismo” che ci hanno regalato una vittoria fondamentale, per continuare a coltivare sogni europei.

Una vittoria nel segno del “Gallo”: l’attaccante bergamasco sbaglia un rigore, si incazza, suda, lotta, corre, pareggia di rabbia e ci regala i tre punti replicando una prodezza, due anni dopo, che è gioia per gli occhi.

La squadra, pur con mille difficoltà, e grazie soprattutto alle prodezze personali, oggi ha fatto il proprio dovere: una vittoria “cuore e cojones” che piazza momentaneamente i granata al sesto posto assoluto in classifica, in attesa della partita dell’Olimpico di stasera e della finale di Coppa Italia, che potranno dare un quadro più preciso delle posizioni acquisite. Aspettiamo gli eventi.

 

 

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Articolo pubblicato il 12/05/2019