Ricordando monsignor Natalino Pescarolo

A 94 anni dalla nascita un ricordo del pastore buono di Cuneo e Fossano.

Il 26 marzo 1929, esattamente 94 anni fa, nella splendida cittadina di Palestro, provincia di Pavia (Lombardia) e Arcidiocesi di Vercelli (Piemonte), veniva alla luce Natalino Pescarolo.

Natalino Pescarolo è nato in una famiglia semplice, onesta e laboriosa nella quale viene educato alla pietà cristiana e all’amore per il prossimo.

Forte di questi insegnamenti manifesta ai genitori l’idea di diventare sacerdote. Frequenta il ginnasio al Seminario Minore di Moncrivello (Vercelli) per poi accedere al Liceo Classico del Seminario Maggiore di Vercelli dove frequenterà anche gli studi teologici.

Il 29 giugno 1952, nella Solennità dei Santi Pietro e Paolo, monsignor Francesco Imberti, Arcivescovo di Vercelli, lo ordina sacerdote nella Basilica Cattedrale di Sant’Eusebio.

Il giovane don Natalino dimostra subito di avere delle doti pedagogiche fuori dal comune e per questo l’Arcivescovo lo invia come vice parroco a Confienza dove viene subito apprezzato dai giovani della parrocchia. La gioventù lo interpella su tutti i grandi problemi della vita, gli chiede consiglio e lo chiama nei momenti di maggior confusione.

L’Arcivescovo viene a conoscenza di questa sua indole educativa e nel 1953 lo nomina docente di Lettere presso il Seminario Minore di Moncrivello e, contestualmente all’insegnamento, nel 1965 lo nomina parroco di Langosco dove rimane fino al 1973.

Nel 1973 l’Arcidiocesi di Vercelli invia don Natalino Pescarolo a fare il parroco a Robbio. In questa piccola cittadina lombarda, posta sotto il patrocinio della Madonna del Rosario, don Pescarolo resterà sino al 1990.

Il 7 aprile 1990, infatti, il Santo Padre Giovanni Paolo II nomina don Pescarolo Vescovo Ausiliare di Cuneo ed Amministratore Apostolico della Diocesi di Fossano. Il 5 maggio dello stesso anno viene ordinato vescovo dal suo Arcivescovo di Vercelli monsignor Albino Mensa, con la co-consacrazione di monsignor Carlo Aliprandi, vescovo di Cuneo, monsignor Severino Poletto, vescovo di Asti, monsignor Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea. Il 4 maggio 1992 monsignor Natalino Pescarolo entra nella Diocesi di Fossano prendendone possesso quale vescovo titolare.

In terra fossanese monsignor Pescarolo viene molto amato ed apprezzato sia dal clero che dai fedeli che lo vedono come un padre, un pastore, un amico su cui poter sempre contare. Le porte dell’episcopio sono aperte a chiunque chiede di interloquire con il vescovo, tutti sanno di poter contare su una parola, un gesto o un sostegno da parte del loro pastore.

Nel 1999 Papa Giovanni Paolo II, a seguito della rinuncia di monsignor Aliprandi per raggiunti limiti d’età, nomina monsignor Pescarolo Vescovo di Cuneo lasciandolo comunque Vescovo di Fossano. Le due diocesi – oggi ufficialmente una realtà unica – vengono così così unite “in persona episcopi”.

Il 24 giugno del 2005 monsignor Pescarolo presenta a Papa Benedetto XVI le sue dimissioni per il raggiungimento del 75esimo anno di età. Il Santo Padre le accetta nominandolo Amministratore Apostolico delle due diocesi. Gli succede monsignor Giuseppe Cavallotto, sacerdote astigiano, sino a questo momento Rettore della Pontificia Università Urbaniana di Roma.

Monsignor Natalino, seppur molto legato alla sua terra natia, decide di rimanere in Diocesi di Cuneo andando a vivere nella Casa del Clero di Fontanelle, Boves, dove resta sino al 2015, anno del suo ricongiungimento con il Padre.

Il 4 gennaio del 2015, infatti, monsignor Natalino Pescarolo rende la sua anima a Dio attorniato dall’amore dei cuneesi, degli operatori sanitari del nosocomio di Cuneo e dei tanti sacerdoti che ha diretto spiritualmente per anni.

Il 7 gennaio, nella Cattedrale di Cuneo viene celebrato il suo funerale che presiede il Cardinale Severino Poletto, Arcivescovo emerito di Torino. La cattedrale e l’antistante Via Roma sono gremite. Un fiume di gente convenuto da Cuneo, Fossano, Vercelli, Pavia e tutti i luoghi in cui monsignor Natalino ha prestato la sua opera spirituale.

La salma dell’amato e compianto vescovo riposa nella Cripta della Cattedrale di Cuneo dove, ogni anno, centinaia di persone vanno ad onorarlo e a porgergli la loro umile ma sincera prece.

Chi vi scrive ha avuto la fortuna di poter conoscere personalmente monsignor Pescarolo dal 1999 al 2015; con lui ha intessuto una fitta corrispondenza e porta nel cuore la grande spiritualità di questo umile vescovo a servizio della Chiesa.

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Articolo pubblicato il 26/03/2023