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Westworld – dove tutto è concesso
Serie tv prodotta dall’americana HBO, tra fantascienza e western, con un cast d’eccezione
Articolo di Enrica Maccari
Pubblicato in data 24/01/2017

Dal talento visionario di Jonathan Nolan e J. J. Abrams, ecco arrivare sul piccolo schermo Westorld – dove tutto è concesso, serie tv prodotta dalla rete statunitense HBO e trasmessa in Italia da Sky Atlantic.

Basato sul film Il mondo dei robot, scritto e diretto nel 1973 da Michael Crichton, il serial vede numerose firme del cinema, a partire dalla produzione per arrivare al cast di nomi importanti.

Ambientato in un prossimo futuro, Westworld è una sorta di parco divertimenti che ricostruisce perfettamente il vecchio west, dove gli abbienti ospiti paganti possono immergersi in un’esperienza a trecentosessanta gradi, facendo esattamente ciò che vogliono di e con gli abitanti del parco, tutti androidi. Questi ultimi vengono programmati e costantemente aggiornati per essere più umani possibile, viene loro accuratamente cancellata la memoria per evitare che ricordino ciò che subiscono dai visitatori, e vengono quotidianamente “riparati” così da poter ricominciare daccapo ogni giorno. Il meccanismo rischia di rompersi quando alcuni di questi droidi iniziano a ricordarsi il loro passato e a sospettare che la loro realtà sia pura finzione.

Il tema del risveglio della coscienza di intelligenze artificiali non è certo una novità per la fiction; Westworld ha però rinnovato le fondamenta del genere, inserendo una storia di robot in un contesto del tutto innovativo e sconcertante, quello del parco a tema dove i visitatori possono sfogare qualsiasi pulsione (omicidio e stupro compresi) senza ripercussioni su esseri senzienti ma artificiali. Ciò che rende davvero disturbante l’intera vicenda è che la futuribile realtà raccontata in Westworld, dove esseri umani creano e plasmano esseri para-umani per renderli sostanzialmente dei giocattoli, è plausibile. O almeno, è raccontata in modo tale che così sembri.

Jonathan Nolan, fratello del regista Christopher, con il quale collabora dai tempi di Memento, sceneggiatore di molti suoi lavori tra cui l’ultimo Interstellar, è l’ideatore della serie tv insieme alla moglie Lisa Joy; e chi poteva essere il produttore se non J. J. Abrams, colui che ha portato la fantascienza nelle serie tv, creandone alcune ormai di culto come Lost e Fringe, nonché regista del primo dei nuovi capitoli di Star Wars, Il risveglio della Forza.

Per chi li conosce, questi due nomi sono già garanzia di fantascienza labirintica e inedita, come si evince dalla visione delle puntate, in cui varie narrazioni procedono parallelamente svelando piccoli tasselli di storie man mano.

Il cast è a dir poco stellare: l’americana Evan Rachel Wood, attrice dalla lunga filmografia che conta una collaborazione con Woody Allen, interpreta Dolores, solare ragazza apparentemente in giovane età ma in effetti uno degli androidi più vecchi del parco, tra i primi a dubitare della propria realtà; altri abitanti del parco sono Teddy, innamorato di Dolores, interpretato da James Marsden, e Maeve, maitresse del saloon che ha il volto di Thandie Newton. Fondatore e direttore del parco è il dottor Robert Ford, interpretato brillantemente da Anthony Hopkins, in un ruolo tagliato su misura per lui. Jeffrey Wright, Luke Hemsworth e Sidse Babett Knudsen sono tre dei programmatori di Westworld, mentre tra i visitatori troviamo Ben Barnes e un agghiacciante Ed Harris, di nero vestito e dalle intenzioni decisamente poco amichevoli, determinato a scoprire il segreto più profondo di Westworld.

“Non si può giocare a fare Dio senza conoscere il Diavolo”, sostiene il dottor Ford a proposito dell’attività di creatori di vite ignare e manipolabili, e ciò esemplifica alla perfezione il messaggio etico, la vera essenza di Westworld.

La serie è stata già rinnovata per una seconda stagione.

 

Fantascienza avvincente e originale, che lo spettatore scoprirà con impazienza puntata dopo puntata, per farsi assalire da tante domande e interrogativi morali a cui potrebbe non esserci risposta. Un’altissima qualità estetica, insieme all’ottima recitazione renderanno ancora più piacevole la visione di una serie che sicuramente metterà in moto il cervello. Westworld non è pensato per spettatori pigri.


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