Come un mito di semplicità su ruote può portarci oltre i limiti della fantasia.
Possedete una Panda 1° o 2° serie prossima alla rottamazione e non sapete come impiegare il tempo durante uno dei tanti lockdown che ci stiamo inventando?
Fermatevi un istante!
E, dopo aver ascoltato alcune parole della canzone di un noto cantautore italiano, ripensateci!
Ecco cosa dicono:
… la mia “Panda” suona il rock
e cambia faccia all’occorrenza
da quando il trasformismo
è diventato un’esigenza …
Non avete una Panda! Poco male, ce ne sono ancora in giro e si possono acquistare a meno di un monopattino. Sicuramente tra le oltre 6,5 milioni prodotte tra il 1980 e il 2012 troverete quella che fa al caso vostro per farci alcuni interventi artigianali e trasformarla in un esemplare unico secondo quanto vi detta la fantasia.
E, intanto che ci state mettendo mano, non dimenticate di sostituire il vecchio e inquinante motore endotermico con uno elettrico nuovo fiammante o, meglio ancora, uno per ogni ruota. In quest’ultimo caso, visto il peso ridotto della nostra icona su ruote, basteranno quattro motori da bicicletta. E non preoccupatevi per l’autonomia e la velocità, tanto fra poco al massimo sarà consentito di fare il giro dell’isolato tra le ore quattro e otto pomeridiane fermandoci a campeggiare sul lato sud, tra le cinque e le sette, giusto il tempo per ricaricare le batterie con pannelli fotovoltaici e ritornare a casa.
Naturalmente senza produrre alcun genere di inquinamento, almeno locale.
Ma se, ciò detto, proprio non riuscite a trovare una Panda adatta, o non avete voglia di cimentarvi in una impresa dai troppi lati oscuri, o avete pensato che chi ve lo fa fare di perdere così troppo del prezioso tempo che ci resta per fare altre e più importanti cose (e sicuramente nessuno può biasimarvi per questo), beh, allora, potete sempre mettervi alla prova in una molto meno impegnativa avventura: quella di modificare un modellino di una Panda.
E sono certo che lo farete molto meglio di come l’ho fatto io allora.
Buon lavoro!
modellino, schizzi, testo
pietro cartella
foto gallery del concept
Articolo di
Pietro Cartella
