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Medicina
L’infiammazione non solo acuta, ma anche cronica: una condizione altamente pericolosa per l’organismo.
Articolo di Rodolfo Alessandro Neri
Pubblicato in data 19/05/2021

E’ noto che le infiammazioni possono essere classificate essenzialmente in due forme: acuta e cronica. La più comune è la forma acuta, quella caratterizzata dai segni con cui si presenta,noti fin dai tempi più antichi: rubor, il rossore, dei tessuti infiammati, che si accompagna al tumor, la tumefazione degli stessi, calor, il calore locale e il dolor, l’insorgenza di sintomatologia dolorosa alla pressione mirata sulla parte infettata. L'infiammazione acuta è la modalità con cui il corpo combatte le infezioni, compiendo una serie di azioni necessarie ad accelerare il processo di guarigione. Da questo punto di vista l’infiammazione dopo un trauma, rappresenta una reazione fisiologica, tesa a ripristinare lo stato ottimale di salute.

 

La risposta dell’organismo presenta le stesse caratteristiche sia che si manifesti  subito dopo un trauma o a seguito di una infezione batterica o virale , tipico il caso dell’influenza, come è possibile notare in questo periodo in cui l’infezione acuta da Covid ha messo  in ginocchio i sistemi sanitari ed economici del mondo intero. Una infezione che, se correttamente curata in tempi rapidi, permette la completa risoluzione di quadri infiammatori acuti, anche se molto complessi e pericolosi. 

Esiste però una forma infiammatoria assai meno evidente eppure altrettanto, se non di più, insidiosa ed è quella cronica.

 

L'infiammazione cronica inizia senza una causa apparente e, a differenza di quella acuta non si risolve facilmente in guarigione.  Il sistema immunitario si attiva, ma la risposta infiammatoria non si comporta come durante una lesione acuta o un'infezione in cui si osserva una reazione importante, tesa a neutralizzare rapidamente l’agente patogeno. Nella forma cronica la risposta si mantiene sempre attiva ad un livello decisamente inferiore.

Quando lo stato infiammatorio persiste a lungo, il sistema immunitario continua a combattere gli agenti patogeni in forma costante, ma  meno efficace, condizione questa che prolunga il processo di guarigione venendosi a stabilire una condizione nota come infiammazione cronica. In pratica il sistema immunitario si trova nella condizione di reagire e combattere all’infinito un insulto patologico.  

 

L'infiammazione cronica è meno evidente, tende a passare inosservata ed il paziente per lo più la trascura; per questi motivi si tratta di un quadro patologico molto insidioso, in grado di arrecare importanti danni alla persona.  Un'infezione che non si risolve, può dipendere da una reazione immunitaria anomala, da fattori causati da uno stile di vita malsano, caratterizzata da assunzione eccessiva di cibi con conseguente sovrappeso o  da esposizione alle tossine ambientali, tutte condizioni che  possono condurre all’insorgenza di malattie cardiache, dismetabolismi vari ed anche  di neoplasie.

 

E’ frequente il caso in cui i pazienti non sono consapevoli di avere un'infiammazione cronica, ma se ne rendano conto quando sviluppano una malattia autoimmune, come il morbo di Crohn, il lupus o il diabete di tipo uno. Studi recenti hanno accertato che l'infiammazione cronica gioca anche un ruolo nello sviluppo di malattie cardiache, nel cancro, nelle malattie renali, nelle sofferenze non alcool dipendenti del fegato. Ancora le infiammazioni croniche possono causare disturbi neurodegenerativi, declino cognitivo e malattie della salute mentale, come la depressione, disturbi da stress post-traumatico, fino a favorire l’insorgenza di gravi patologie degenerative encefaliche.

 

Ultimamente si sono moltiplicati gli sforzi per comprendere in quanti e quali modi si possa combattere lo stato infiammatorio cronico, poiché è stato dimostrato che gioca un ruolo essenziale in diverse malattie, specialmente in quelle autoimmuni e in particolar modo nella insorgenza del cancro che tende a insorgere in organi in cui sia presente uno stato infiammatorio cronico. Non solo, ma nelle persone di mezza età sofferenti per un'infiammazione cronica, possono sviluppare problemi legati al ragionamento e alla memoria nei decenni precedenti la vecchiaia.

 

Quali misure adottare per prevenire l’insorgere di una infiammazione cronica? E’ stato dimostrato ormai con certezza che la dieta mediterranea è uno dei metodi migliori per mettere al sicuro l’organismo nei confronti di una aggressione di agenti patogeni che dura a lungo nel tempo. La conclusione è stata che una scarsa adesione a  questo tipo di dieta, è direttamente associata a un profilo peggiore di marcatori di infiammazione nel plasma, soprattutto nella popolazione maschile adulta.

 

Per prevenire le forme infiammatorie croniche sarà utile mantenere sotto controllo il peso, poiché gli studi dedicati hanno dimostrato che la sovralimentazione e il conseguente incremento della massa adiposa è fattore predisponente ad una maggiore facilità all’insorgenza di uno stato infiammatorio cronico, a ulteriore dimostrazione che uno stile di vita sano, può mantenere l’organismo in ottime condizioni  di salute.

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