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Politica Locale
Roma. Cirio & Appendino incontrano Draghi sulle ipotesi di sviluppo industriale del territorio
Martedì si apparecchia“ il tavolo Giorgetti”. Il commento di Mino Giachino
Articolo di Francesco Rossa
Pubblicato in data 28/07/2021

Sono trascorsi anni, pur con attori e protagonisti diversi, ma la costante decrescita di Torino, sotto il profilo industriale, fieristico e della ricerca, avanzava inesorabilmente, ma veniva sottovalutata da Regione e Comune, nonostante  autorevoli  avvisaglie documentate e preoccupate  diffuse da parte di enti, cittadini e puntualmente evidenziare dal Rapporto Rota, con la chiarezza che lo contraddistingue.

L’8 luglio si è scatenato il ciclone Melfi, ovvero la designazione del sito, voluto da Stellantis e benedetto dal Governo per la creazione di  Gigafactory di batterie per le auto elettriche, tagliando fuori Mirafiori.

In una situazione già precaria a causa Covid, per Torino e il Piemonte, con la irrisolvibile crisi Embraco, ampiamente confermata dal ministro Giorgetti, seguita dalla probabile chiusura del Polo Stellantis a Grugliasco, le prospettive del manifatturiero auto e dell’indotto per area torinese, pareva irrimediabilmente tramontata.

In risposta a lagnanze e prese di posizioni, il presidente Cirio invitava a non drammatizzare, informando dell’avvenuto abboccamento con la presidenza del Consiglio per  l’analisi della situazione industriale di Torino e del Piemonte.

Ieri Cirio & Appendino, sono stati ricevuti dal presidente  Draghi e per non essere critici, aspettiamo a vedere non i risultati, ma almeno le premesse.

In tale incontro che le note ufficiali definiscono positivo, gli interlocutori torinesi hanno consegnato al Premier un dossier che inquadra la situazione economica, produttiva e occupazionale del territorio, ma anche le sue eccellenze e progettualità per il futuro: automotive, elettrico, idrogeno, aerospazio e intelligenza artificiale.

Oltre ai ringraziamenti, Cirio ci significa il contenuto del confronto:

“Ringraziamo il Premier per questo incontro per noi fondamentale e anche perché siamo la prima Regione e capoluogo d’Italia ad essere stati ricevuti per parlare del futuro industriale del nostro Paese - dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio -. Il presidente Draghi ha riconosciuto con noi la grande forza del Piemonte, che deriva non solo dal suo passato ma anche dal suo futuro, con la sua capacità manifatturiera, le sue Università. Sulla base di questo già a partire dalle prossime settimane insieme a lui e al ministro dello Sviluppo economico Giorgetti scriveremo le azioni da intraprendere per il futuro industriale di Torino e del Piemonte. Investire in Piemonte conviene, e abbiamo bisogno che il Governo creda in questo percorso e metta sul tavolo le risorse, riconoscendo le specificità di una Regione che merita di essere, come il Premier stesso ha riconosciuto, centrale nelle politiche di sviluppo dell’Italia. E il PNRR sarà un aiuto fondamentale, perché racchiude i progetti e le risorse per vincere la concorrenza di altre Regioni europee”. 

Il premier Draghi, a quanto è dato sapere, ha dato mandato al ministro Giorgetti di avviare già nel mese di agosto i primi incontri per iniziare un confronto strategico e operativo con Torino e il Piemonte.

Viene inoltre ricordato che viviamo in un  territorio in cui l’automotive rappresenta il 40% della produzione nazionale con una presenza di imprese pari al 34% solo nel comparto della componentistica e il 22% dell’export nazionale del comparto dei mezzi di trasporto.

Un settore, quello automobilistico, che in Piemonte comprende l’intera filiera, con una valenza occupazionale che conta oltre 70.000 persone. Dati eloquenti sempre che Stellantis che al momento per un’occasione di sviluppo ha scelto Melfi, si impegni con investimenti certi e lungimiranti.

Ma al momento nulla trapela.

Le potenzialità sono importanti e le abbiamo sempre riconosciute e ribadite, ma senza progettualità non si va da nessuna parte.

Tra i primi commenti, Mino Giachino leader del movimento SILavoro, SITAV,  che già ieri mattina aveva ricordato al Presidente Cirio di significare a Draghi il vulnus grandi comunicazioni quale freno allo sviluppo ed all’andamento economico della regione, precisa: “Bene la riapertura del Tavolo Piemonte ma le cose dette evidenziano il vuoto di questi anni.  Di politica industriale per Torino una delle aree  industriali più importanti del secolo scorso si doveva parlare anni fa non oggi quando una parte dei buoi sono usciti dalla stalla. Le ultime Amministrazioni torinesi, ribadisce Giachino, hanno pesanti responsabilità. Un motivo in più per eleggere una nuova amministrazione che in sintonia col Governo recuperi il tempo perduto così anche per la TAV”-

Conserviamo una fiducia vigile, ma non scontata. Nella serata di ieri, si dava per certo l’incontro a distanza con Giorgetti già il prossimo martedì, ovvero dietro l’angolo. Così potremo capire la prevalenza degli impegni certi, rispetto alla mera ritualità.

 

 

 

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