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Voci e cose dal Piemonte
Cleopatra Madlena, nata in Russia la notte di Natale del 1913
Storia di Pont Canavese (Di Alberto Serena)
Articolo di Milo Julini
Pubblicato in data 13/10/2021

Fra il 1820 e la fine del secolo giunsero in Crimea, nel territorio di Kerc’, emigranti italiani allettati dalla promessa di buoni guadagni e dalla fertilità delle terre e dalla pescosità dei mari.

Erano soprattutto agricoltori, uomini di mare (pescatori, commercianti, capitani di lungo corso) e addetti alla cantieristica navale e presto si aggiunse un’emigrazione più qualificata, con architetti, notai, medici, ingegneri e artisti.

L’affluenza degli italiani nel sud dell’Ucraina a quel tempo collegata alla Russia crebbe particolarmente con la fondazione di Odessa, che avvenne nel 1794 e nel 1797. Si contavano a Odessa circa 800 italiani, pari al 10% della popolazione totale e si trattava per lo più di commercianti e di marinai napoletani, genovesi e livornesi, a cui poi si aggiunsero artisti, tecnici, artigiani, farmacisti e insegnanti.

Anche Nicola Madlena, originario di Salto (oggi frazione di Cuorgnè, un tempo comune autonomo), trasferitosi a Pont Canavese in cerca di lavoro, emigrò alla fine dell’800 per la Russia, trasferendosi a Majkop, una città della Russia europea meridionale, situata sul versante settentrionale della catena del Caucaso sul fiume Belaja.

In quella lontana e fredda terra si sposò con Natalia Zeontea.

Dalla loro unione nacquero due figli, un maschietto e la figlia Cleopatra, nata nella notte di Natale, il 24 dicembre del 1913.

Con lo scoppio della rivoluzione bolscevica in Russia nell’ottobre del 1917, molti di loro ritornarono in Italia e tra loro la famiglia Madlena, che rientrò a Pont Canavese.

Purtroppo, la piccola Cleopatra morì a Pont all’età di undici anni, il giorno 8 maggio 1924, lasciando i genitori ed un fratello.

Nell’antico cimitero di Santa Maria di Doblazio una lapide deteriorata dal tempo, un secolo dopo, ancora ricorda la piccola Cleopatra, nata in Russia il giorno di Natale, ma di lei e della sua famiglia si persero le tracce.

Alberto Serena

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