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Torino
Pianeta Toro – Superga 4 maggio 1949: gli "Invincibili" volano in Paradiso
Celebrato il 73° anniversario della tragedia
Articolo di Massimo Calleri
Pubblicato in data 05/05/2022

La Santa Messa celebrata da don Riccardo Robella nella Basilica di Superga ha concluso la giornata del ricordo, quella che il Sodalizio Granata, inteso come Società e Popolo, dedica al ricordo della tragedia del 4 maggio 1949, giorno in cui l’aereo che riportava a Torino gli “Invincibili” colpì il bastione mentre si apprestava alla manovra di atterraggio.

Le condizioni atmosferiche avverse determinarono una valutazione errata all’equipaggio e la collisione che determinò la morte di giocatori, dirigenti e giornalisti che tornavano da Lisbona dopo una partita amichevole concordata dalle due Società.

L’immenso dolore colpì il mondo intero: il Toro stava contribuendo alla ricostruzione dell’immagine Italia dopo il conflitto mondiale e la disgrazia colpì profondamente non soltanto lo sport, ma anche il sogno di tanti sportivi, e non soltanto, che vedevano negli “Invincibili” il simbolo della rinascita.

Nel ricordo incancellabile di Capitan Valentino Mazzola e dei suoi compagni di squadra Don Robella si è rivolto, nel corso della celebrazione, ai giocatori della prima squadra sottolineando la grande responsabilità assunta da chi indossa quella maglia granata, investito di una grande responsabilità che va al di là del semplice significato sportivo.

Le sue parole, profonde e commoventi, hanno creato l’atmosfera che ha coinvolto emotivamente tutti i presenti, assai numerosi all’interno della Basilica come pure sul sagrato.

Al termine della celebrazione, il Presidente Urbano Cairo con tutto lo staff societario ed i giocatori ha raggiunto il Monumento che sorge là dove l’aereo impattò con il bastione per il saluto agli “Invincibili” nominati singolarmente da Capitan Andrea Belotti, dal “Gallo” che tanto ha dato e sta donando ai colori sociali.

Al termine Dirigenti e giocatori sono ritornati al piazzale nell’ala di folla con cui il Popolo Granata ha tributato il saluto più caro ed affettuoso, quello stesso che tributa al Toro ovunque scenda in campo.

Nella tarda mattinata si è svolta la commemorazione presso il Cimitero Monumentale dove giacciono alcuni degli atleti che hanno segnato la storia di una Società che ha celebrato il 73° anniversario della tragedia con lo spirito e la commozione per un mito che non tramonterà mai.  

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