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Cultura
Apocalisse di Massimo Citro all’Ambrosio Cinecaffè
Esiste il vero e il falso: altro non c’è.
Articolo di Civico20News Redazione
Pubblicato in data 18/06/2022

Una occasione indimenticabile, la presentazione - all’Ambrosio Cinecaffè - di “Apocalisse. Li hanno lasciati morire” per tutti coloro che hanno voluto conoscere personalmente il dottor Massimo Citro e ascoltare dalla sua voce quanto anticipato nel saggio appena pubblicato per i tipi di Byoblu Edizioni.

 

I luoghi conservano l’impronta di chi ci ha abitato e ci abita: non c’è quindi da stupirsi quanto l’accoglienza, fatta da Sergio Troiano e sua figlia Ambra, abbia reso agevolmente piacevole l’arrivo della moltitudine di persone interessate a scoprire la verità nascosta per tanto tempo.

 

Un pubblico qualificato (lo si è percepito dalle domande) che non si è perso una sola parola della relazione tanto del dottor Massimo Citro quanto dell’avvocato Maurizio Giordano, intervenuto per chiarire alcuni aspetti legali, non ultimi quelli sulla vaccinazione infantile (Civico20News - La strage degli innocenti.).

 

Un approfondito excursus sull’origine della narrazione, fin dagli albori della realtà distopica che stiamo vivendo, ha lasciato interdetti anche i meno propensi ad accettare informazioni molto lontane dal pensiero unico, perché tutto ciò che è stato detto corrisponde a fatti comprovati: il volume di quasi cinquecento pagine contiene dati e date non confutabili.

 

Dà inizio alla presentazione Chicca Morone, presidente de Il Mondo delle Idee, associazione culturale che ha organizzato l’evento.

Nonostante l’emozione dovuta al relatore di prestigio e alla sala affollata, ha dato una breve panoramica del contenuto del saggio, insistendo sulla necessità di eliminare dal linguaggio il termine NO-VAX, concetto ripreso e ampliato in seguito da Massimo Citro sull’opportunità di riprenderci un linguaggio dal sostrato significativo: siamo tutti fratelli e dobbiamo imparare a toglierci le pastoie di chi ci vuole l’uno contro l’altro, seguendo il famoso “Divide et impera”.

 

La carrellata di spunti prosegue con un accenno alla Fabian Society, al fabianesimo, che ancora oggi imperversa con un’ideologia per lo meno discutibile in cui la divisione tra chi si è uniformato al pensiero unico e chi a buon diritto pretenderebbe il rispetto della Costituzione e dei propri diritti, è diventata abissale e imbarazzante.

 

La parola è passata quindi al dottor Massimo Citro, il quale, scherzando, ha commentato uno dei “credo fondamentali” di Jacques Attali (consigliere particolare del presidente Macron) secondo il quale una persona che abbia superato i sessantacinque anni consuma più di quando abbia prodotto, per cui diventa un peso per la società: ha sottolineato che avendo compiuto i fatidici anni da sei mesi, ha qualche perplessità nel sentirsi inutile, se non altro per le guarigioni avvenute sotto la sua guida in questa prima metà dell’anno…

 

È emerso chiaramente quanto tutta la cosiddetta epidemia non abbia un riscontro effettivo nella realtà: dalla definizione “vaccino” che dovrebbe essere una sostanza immunizzante, barriera non solo contro la malattia, ma anche interposta fra sé e gli altri per evitare il contagio (è ampiamente dimostrato il contrario) al metodo diagnostico dei tamponi che fin dall’inizio si sapeva non essere idonei al quanto.

 

Ciò che indigna maggiormente è la volontà precisa di vietare la cura ai malati con farmaci esistenti e ben attivi se assunti al primo insorgere dei sintomi; la campagna di disinformazione sulle terapie "collaudate" è arrivata a rendere pubblica, nella prestigiosa rivista Lancet, una ricerca sulla pericolosità dell’idrossiclorochina, smentita scientificamente in brevissimo tempo.

E che dire dell’incendio doloso a Taiwan della seconda fabbrica a livello mondiale di tale sostanza? Casualità…

 

È esistita una ben chiara determinazione nell’ottenere il maggior numero possibile di morti per poter dichiarare lo stato di emergenza, durante il quale sono stati (e sono tutt’ora) violati tutti i nostri diritti fondamentali: un regime dittatoriale inesistente in tutto il resto dell’Europa.

 

Una domanda emersa è: perché l’Italia è la Nazione più sottoposta a restrizioni, al limite di una vera e propria tortura non solo psicologica, di tutta Europa?

 

La spiegazione viene fatta risalire dal dottor Massimo Citro al 1943.  

 

Abbiamo perso la guerra: nel 1943 abbiamo firmato non un armistizio, ma una resa senza condizioni che ci ha reso sudditi britannici fin da quel momento.

Quando De Gasperi si è recato a siglare il Patto Atlantico ha dovuto firmare la rinuncia da parte dell’Italia alla sua sovranità territoriale, politica, commerciale, energetica.

Inoltre ha sottoscritto che l’elezione del Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio e il Ministro degli Esteri, debba essere vagliata dagli alleati.

 

Non possiamo quindi credere di avere l’autonomia energetica, quando questo tentativo è costato la vita a Enrico Mattei; quella politica ad Aldo Moro; la stessa sorte ha subito Craxi che ha osato difendere la sovranità territoriale a Sigonella; anche Berlusconi che voleva l’autonomia commerciale è stato esautorato perché doveva insediarsi Mario Monti: da allora non c’è più stato un governo votato dal popolo.

 

Lo stesso ricatto che stanno facendo oggi con la minaccia del fallimento è avvenuto allora, con lo Spread alle stelle.

 

Colpo di stato anche in Vaticano dove hanno sostituito con il cardinal Bergoglio il vero Papa, Joseph Ratzinger, un uomo profondamente religioso - eletto già allora in contrasto con la cosiddetta “mafia di San Gallo” - che voleva porre un limite allo strapotere gesuitico…

 

Sono trascorse due ore senza che nella platea ci fossero defezioni: l’attenzione è sempre stata altissima, le domande poste con l’intenzione di conoscere l’effettiva risposta e non per trip egotici alla ricerca di visibilità.

 

Tutto nella perfetta empatia di relatori e ascoltatori, chiaramente per la maggior parte in contrasto con una narrazione che oramai non riesce più a convincere su vasta scala: un pubblico che ha capito quanto sia stata la paura indotta dai media e da informazioni manipolate a renderci tutti burattini nelle mani di burattinai a loro volta legati ai fili di un Burattinaio pericoloso, ma non invincibile.

 

Il Male non trionferà mai.

 

Massimo Citro ha poi firmato le numerose copie vendute dalla libreria Psiche di via Madama Cristina, dove tutt’ora possono trovarsi per coloro che non abbiano ancora acquistato un testo fondamentale per capire quanto la realtà che stiamo vivendo non ci appartenga.

 

 

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