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Politica Internazionale
Ucraina. Il sostegno incondizionato della NATO affama il Popolo Italiano
Stoltenberg sostiene azioni guerrafondaie con il portafogli degli italiani. Il Governo Italiano non si oppone.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 20/06/2022

Domenica 19 giugno il quotidiano tedesco “Bild” ha pubblicato un’intervista fatta da Lydia Rosenfelder e Burkhard Uhlenbroich al Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg.

Come già ci è capitato di sottolineare, il numero uno della NATO ha un atteggiamento dichiaratamente anti-russo e palesemente filo-ucraino anche se l’Ucraina non appartiene all’Alleanza Atlantica.

I due giornalisti tedeschi hanno posto al Segretario Generale della NATO una domanda molto diretta: “Dicono che dobbiamo prepararci per una lunga guerra. Quanto tempo durerà?”.

La risposta è davvero emblematica: “Nessuno lo sa. Dobbiamo prepararci al fatto che potrebbero volerci anni. Non dobbiamo rinunciare a sostenere l’Ucraina. Anche se i costi sono alti, non solo per il supporto militare, ma anche per l’aumento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari. Ma: questo non è paragonabile al prezzo che gli ucraini devono pagare ogni giorno con molte vite. E se Putin impara da questa guerra che può semplicemente continuare come ha fatto dopo la guerra in Georgia del 2008 e l’occupazione della Crimea nel 2014, allora pagheremo un prezzo molto più alto”.

Le parole di Stoltenberg sono davvero difficili da comprendere. Egli continua a dire che bisogna sostenere l’Ucraina nonostante quanto questo sta costando a tutti i Paesi membri della NATO.

Da qui sorge una riflessione. Perché i pensionati italiani devono far fatica a fare la spesa e a pagarsi le medicine per il supporto ad un popolo che non è nella Comunità Europea né nella NATO? Perché gli italiani devono rischiare di fare un inverno al freddo per colpa di un sostegno totale ed incondizionato a Zelensky?

Sul sito ufficiale del Ministero della Transizione Ecologica si può verificare che, nella rilevazione dei prezzi dei carburanti fatta dal 6 al 12 giugno scorsi, la benzina è arrivata al costo di 2,01 euro/litro, il gasolio auto a 1,94 euro/litro e il GPL 0,83 euro/litro.

Cittadini e consumatori per quanto ancora potranno reggere costi simili? Più cresce il costo dei carburanti e più lievitano i costi delle materie di largo consumo. Più aumenta il costo della benzina e più comprare una bottiglia d’olio sarà cosa da ricchi.

Stoltenberg, la NATO, l’UE vogliono aiutare l’Ucraina? Lecito e legittimo ma si facciano carico anche dell’aumento di costi che sta colpendo il comune cittadino al quale non è stato chiesto nulla in merito.

Certamente torneremo a monitorare il polso della situazione e a tenervi informati.

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