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Monte Vidon Corrado (Fermo) – L’estetica del segno nell’arte di Emilio Vedova
Ottanta opere tra opere grafiche, pittoriche, alcune inedite del grande maestro dell’informale, provenienti dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e dalla storica stamperia d’arte Albicocco presentati nelle sale del Centro Studi Osvaldo Licini fino all’8 gennaio 2023
Articolo di Gianfranco Piovano
Pubblicato in data 21/09/2022

Nel Polo Museale di Monte Vidon Corrado viene allestita, fino all’8 gennaio 2023  una interessante mostra,”Vedova, oltre il colore. Etica ed estetica del segno”. Questa iniziativa inaugura una serie, dedicata al segno nell’arte del Novecento, aspetto fondante nell’ arte di Osvaldo Licini.

La mostra,  comprende una ottantina di  opere grafiche, pittoriche - alcune delle quali inedite - libri d’artista, matrici,  curata da Roberto Budassi e Daniela Simoni, organizzata dal Comune di Monte Vidon Corrado, dal Centro Studi Osvaldo Licini, in collaborazione con la Stamperia d’Arte Albicocco di Udine e  la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova di Venezia.

Giuseppe Forti – Sindaco di Monte Vidon Corrado “Sono certo che questa mostra offrirà occasione per approfondire ed estendere la conoscenza del grande artista veneziano, sul piano artistico ma anche riguardo l’impegno e la coerenza che lo hanno contraddistinto sul piano ideologico”.

L’esposizione verte su una parte poco studiata della produzione di Vedova, la grafica, alla quale si è dedicato all’inizio degli anni Sessanta con straordinaria passione, perizia tecnica, e con un percorso di ricerca per lui non secondario rispetto a quello della pittura.  

Il percorso espositivo tematico inizia con la litografia “Spagna oggi del 1961/62” e termina con “Senza titolo”, l’ultima acquatinta del 2006. Tra i temi iconografici presenti”Oltre e gli Angeli” di Vedova , idealmente dialogano con quelli di Licini. Una tematica che come un fil- rouge percorre l’arte del grande Maestro dell’Informale, è quello dello sguardo critico sulla contemporaneità.

Una rassegna che vuole ripercorrere per linee essenziali , l’interra storia dell’attività incisoria di Vedova. Una preziosa raccolta, quest’ultima, che vanta diversi inediti e che permette di riflettere , anche attraverso la lettura di numerosi bon à tirer e appunti di lavoro, scrive nel saggio il curatore  Roberto Budassi”, sulle tecniche e sui procedimenti  esecutivi,  e di stampa adottati da Vedova per realizzare le sue straordinarie imprese grafiche”.

Passaggi rilevanti nella ricerca artistica di Emilio Vedova, come la piccola scultura Bozzetto proveniente dalla Fondazione Vedova Chi brucia un libro brucia un uomo”   realizzato dall’artista nel 1992, in seguito dei tragici eventi della guerra civile in Bosnia. Il modellino servì per  il grande disco “Chi brucia un libro brucia un uomo”.

Daniela Simoni, curatrice e Presidente Centro Studi e Casa Museo Osvaldo Licini, ”una generazione separa Emilio Vedova, nato a Venezia nel 1919, da Osvaldo Licini nato a Monte Vidon Corrado nel 1894. Due artisti profondamente diversi sul piano del linguaggio e difficilmente inquadrabili nel contesto di una corrente o di un movimento perché pur essendo entrambi aggiornati sulla contemporaneità in ambito internazionale, hanno condotto una ricerca sostanziale  autonoma, solitaria, rigorosa, originale”.  

La sperimentazione grafica di Vedova, analizzata nella mostra, dialoga con quella pittorica, evidenziando i richiami tra le due forme espressive ma anche le peculiarità dell’incisione: sulle lastre l’artista lascia attraverso il segno e la bicromia bianco-nero una sorta di diario interiore, in cui la condizione storica e quella esistenziale sono percepite come tensione e conflitto.

La mostra è accompagnata da un esauriente catalogo con testi di Roberto Budassi,  Fabrizio Gazzarri ,assistente di Vedova negli anni dell’insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Venezia e  suo collaboratore,oggi Direttore Archivio e Fondazione  Emilio e Abbabianca Vedova,  Daniela Simoni e Marino Capretti,

Descrizione immagini:

Foto copertina catalogo della mostra

Foto 1 Emilio Vedova “Spagna oggi”, 1961-62 litografia su carta mm 427x593, Courtesy Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Venezia

Foto 2 Emilio Vedova”Vietnam ‘67”, litografia su carta mm 746x545, Courtesy Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Venezia

Foto 3 Emilio Vedova “Seriplurima Lettera aperta”, 1978-79 serigrafia su legno mm500x700x20, Courtesy Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Venezia

Foto 4 Emilio Vedova “Omaggio a Piranesi”, 1975-76 acquatinta mm500x350 Stamperia d’Arte Albicocco, Udine

Foto 5 Emilio Vedova “Oltre ’86-V”, 1986 Pittura acrilica, pittura alla nitro, sabbia, ossido e carta su carta intelata cm101x73,2, Courtesy Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Venezia

Foto 6 Emilio Vedova “Bozzetto per chi brucia un libro brucia un uomo”, 1993 combustione, pittura acrilica e carta su legno 43Ø cm. Courtesy Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, Venezia

Foto 7 Emilio Vedova “Gli angeli di Vedova”, 1989 acquatinta mm 210x182 , Stamperia d’Arte Albicocco, Udine

Foto 8 Emilio Vedova, “Senza titolo”, 2006 acquatinta mm520x350, Stamperia d’Arte Albicocco, Udine

Le immagini che documentano il testo sono state tratte dal catalogo della mostra:

“Vedova, oltre il colore. Etica ed estetica del segno”, curato da Roberto Budassi e Daniela Simoni,  fino all’8 gennaio 2023, Centro Studi e Casa Museo Osvaldo Licini, per informazioni Tel. +39 0734 759348

 

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