APRI
IL
MENU'
I nostri amici a 4 zampe
Due perle nere
un racconto di Paola Borasi
Articolo di Chiara Rota
Pubblicato in data 03/10/2022

Ci sembrava di arrivare sufficientemente tranquilli all’appuntamento con i cani in arrivo dalla Sardegna. Avevamo preparato con cura ed amore quanto occorreva: cuccia, copertina, giochi, crocchette, ciotole, ossetti, pettorina e guinzaglio (che tenerezza comprare praticamente quelli da gatto vista la sua piccolissima taglia!). Solo ad osservare tutte le cose preparate ci si commuoveva, ma ci sembrava di essere sufficientemente tranquilli. La notte precedente abbiamo dormito poco pensando al viaggio in nave di un esserino così piccolo, ma ci sembrava di essere sufficientemente tranquilli…

Io e mio marito, emozionati dai preparativi per l’arrivo della cucciola provavamo euforia per l’eccezionalità dell’evento, ma anche timore di non essere all’altezza della situazione, misti alla speranza di essere dei buoni umani per la “piccola” che stava arrivando; ma, si sa, la realtà supera sempre l’immaginazione.

La cucciolina, che piccola, era nel suo trasportino: ho guardato all’interno ed ho visto due occhietti vispi e curiosi, fiduciosi nel futuro e, mi verrebbe da pensare anche curiosi di conoscere le novità che quel lungo viaggio avrebbe portato. Che dolcezza in un batuffolino così piccolo! Quelle due perle nere, come un fulmine, hanno gettato un filo invisibile che ha raggiunto immediatamente i miei occhi.

Mio marito di fianco a me, impaziente di vederla, mi ha subito chiesto: “Com’e?”. “Bellissima” ho risposto. Un attimo dopo la cagnolina era tra le mie braccia e si godeva le nostre prime coccole, come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se tutto il viaggio e le vicissitudini precedenti non fossero stati altro che un piccolo ponte per attraversare un minuscolo fiumiciattolo ed arrivare a noi. Certamente il merito era di chi con amore l’ha accudita ed accompagnata, con un risultato veramente notevole. Non avremmo mai potuto immaginare che la meno frastornata tra noi tre fosse proprio lei. Quasi quasi sembrava ci dicesse: “Ehi ragazzi, che fate lì impalati: si va a casa?”.

Noi intanto eravamo completamente rapiti dal travolgente inizio di questa nuova esperienza. Per un attimo il mondo si è fermato, era tutto compreso in quel meraviglioso esserino appena arrivato per stare con noi. Sì, credo di aver avuto la sensazione di avere tenuto il mondo intero tra le mani, mentre la cucciola sembrava pensare: “Beh, cosa sono quelli sguardi ebeti?”. Deve aver pensato che eravamo un po’ strani …

Saliti in auto, poi, continuava a guardarci, ad annusarci, a darci delle delicate leccatine, ad osservare fuori dal finestrino il nuovo luogo nel quale si trovava, rassicurandoci in tal modo che tutto stava andando bene. In fondo, secondo lei si stava facendo la cosa più naturale del mondo: andare a casa!

Ogni volta che siamo in automobile e la osservo guardare fuori mi torna in mente quel nostro primo viaggio. Ci sono sempre le due perle nere, che ci guardano curiose, pronte ad affrontare nuove esperienze.

Un’attività che le piace moltissimo è naturalmente il gioco: il primo ce l’ha insegnato lei. Ha cominciato portandoci quei giochini di corda che inizialmente noi abbiamo interpretato come un gesto di condivisione dell’oggetto stesso. Noi lo prendevamo e lei lo lasciava andare. Invece appena abbiamo iniziato a tirare la corda, prima che lei la lasciasse, ecco riapparire come per magia le due perle nere brillanti più che mai. Finalmente abbiamo capito quello che lei voleva fare con noi: il tira e molla. Dalla luce dei suoi occhi credo che abbia proprio pensato: “Cosa ci voleva a capirlo?”. Di giochi ne facciamo tanti, ma il preferito deve essere proprio questo. Se ti fermi ti guarda chiedendoti di continuare ancora: come resistere alle perle nere? Impossibile. E poi c’è sempre quel filo invisibile……

Inutile dire che le perle nere compaiono anche quando è l’ora della pappa. Il rumore della ciotola innesca uno stato di massima attenzione alla preparazione, ma poi, quando il cibo viene portato verso il punto convenuto gli occhietti si fanno sempre più brillanti, per raggiungere il massimo quando la ciotola tocca il pavimento. Indubbiamente è un bel momento.

Anche le abituali attività che si svolgono in casa sono fonte di molto interesse: ci segue sia con lo sguardo che fisicamente. Le piace molto stendere sul balcone. È un’espressione impropria ma in parte è proprio così. Tutto inizia in bagno vicino alla lavatrice: con il cestello aperto, non guasta un’occhiatina con annessa snuffiata. Poi aspetta che si prenda qualche capo, quindi ci segue sul balcone per vedere come si fa a stenderlo. Le piace proprio osservarci nella quotidianità. Dopo essere rientrati in casa per prendere altri panni, lei ci precede verso il balcone girandosi indietro per essere sicura che la stiamo seguendo. Quando ci vede va dritta e fiera sul balcone, per proseguire nel suo lavoro. E le perle brillano…

Anche quando andiamo a passeggiare lei ci segue tutta soddisfatta ed i suoi occhi si illuminano di un raggio di luce che cattura i nostri. Fuori c’è tutto un mondo da esplorare, da annusare, da conoscere.

Le passeggiate sono fantastiche perché c’è sempre una scala, un sentiero in salita oppure in discesa, un portone o un cancello aperti, una persona, un cane, insomma un sacco di cose interessanti per una cagnolina molto curiosa. E lei si dedica con molto attenzione a perlustrare tutto quanto la circonda, senza trascurare nulla. La salita, poi, sembra quasi spronarla in modo particolare, cosa che ci mette sempre una certa allegria. Ma è quando compare in lontananza un altro “amico peloso” che le due perle nere iniziano ad illuminarsi, per poi accendersi del tutto appena anche l’altro accetta di fare conoscenza. Salutare gli altri cani e giocare con loro è un’attività per lei imprescindibile: quasi non è prevista l’ipotesi che l’altro possa non essere d’accordo. Bisogna salutarsi! 

Il meglio, però, avviene quando può sfogarsi pienamente con una corsa in un bel prato, specialmente se in compagnia di altri cagnolini: ecco che riappaiano le due perle nere. Anche se correndo si allontana, si gira, sono certa che quelle perle si illuminano di una luce brillantissima: guardandola correre ci illudiamo che sia felice ed anche i nostri occhi brillano di felicità. Se incontra un cagnolino/a Lei si avvicina fiduciosa per salutare il nuovo venuto e lo invita a correre. La delusione è grande se l’invito non viene accettato. Se al contrario viene accettato le perle nere si accendono di un entusiasmo che cresce sempre di più ad ogni falcata. Man mano che la corsa diventa più veloce sembra persino che lei cerchi di distendere sempre di più il suo corpicino in volo, esprimendo in tal modo ancora di più la felicità del correre. In effetti la sua corsa esprime una grande gioia, che diventa contagiosa e si trasforma quasi in un inno alla vita.

Sì, osservandola correre viene proprio da pensare che la vita è bella, che non bisogna stare fermi ma andare avanti, correre fiduciosi verso il futuro, percorrere la propria strada, insomma vivere. E, cosa ancora più strabiliante, verrebbe proprio voglia di mettersi a correre insieme a lei, per essere sempre vicino a quegli occhietti vispi, per farsi contagiare da quell’entusiasmo dirompente. E da lei riceviamo in risposta uno sguardo contento e tenero.

Il potere di quelle due perle nere… e di quel filo invisibile…

Ci deve essere stato un motivo molto profondo per far sì che uomo e cane si siano incontrati ed avvicinati. Non può essere stato un caso, ma se lo è stato gli siamo grati che ci abbia portato fino a te.

Grazie piccola grande cagnolina.

 

Altre notizie di
I nostri amici a 4 zampe