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Tra le pieghe della Storia
Episodi e figure del Risorgimento, nell’ultima fatica saggistica della professoressa Cristina Vernizzi
Articolo di Mauro Bonino
Pubblicato in data 23/11/2022

Tra le pieghe della Storia” costituisce una succinta antologia, tratta da centinaia di articoli e saggi che la professoressa Cristina Vernizzi ha scritto nel corso degli anni, si articola su due filoni che la connotano e che l’autrice ha indicato nella Premessa: anzitutto uscire dall’ambito degli addetti ai lavori, cui si inseriscono per lo più le pagine degli storici, e portare ad un pubblico meno specialista, più allargato, la conoscenza della nostra storia con un linguaggio semplice e chiaro.

Un primo filone che sottende l’antologia consiste nella presentazione della coralità con cui avvenne la nostra unità.

Un’attenzione particolare è rivolta nel primo saggio al mondo femminile, di cui solo negli ultimi anni è stato scoperto tutto il valore; sono donne di tutti gli strati sociali e di tutte le zone dal Nord al Sud Italia, che in molte maniere contribuirono alla lotta per la libertà: dalla modesta popolana Giuseppa Bolognaro Calcagno che si fece artigliere a Catania contro i Borboni, a Giuditta Sidoli che fu amica e sostenitrice di Mazzini a Marsiglia, alla napoletana Enrichetta Di Lorenzo, che condivise esilio e persecuzioni con Pisacane o donne giornaliste, come la Mozzoni.  

In breve, l’Autrice accenna solo volutamente alle donne più famose, ma vuol porre in evidenza quelle cui spesso è risparmiata anche solo una citazione.

In altre pagine è poi sottolineata la fugace esperienza della Repubblica Romana, i cui riflessi sono giunti fino a noi. Tra le dinamiche di quei mesi, che videro l’apporto di patrioti dall’Italia e dall’Europa, emerge Giuseppe Mazzini che dettò gli articoli fondanti della Costituzione Romana la cui validità e modernità ha riscontro nella loro adozione nella nostra Costituzione repubblicana.

A parere dell’Autrice, fondamentale fu anche l’azione che gli esuli politici meridionali recarono alla modernizzazione del Piemonte subalpino e alla difficile unificazione.

Accolti dapprima con una certa diffidenza, come Francesco De Sanctis, o Pasquale Stanislao Mancini, furono poi elevati al rango di Ministri rispettivamente dell’Istruzione e della Giustizia, un percorso di cui non si tacciono le incomprensioni politiche e le difficoltà economiche, superate poi dalle loro straordinarie personalità.

In sintesi, da quelle pagine Vernizzi intende presentare il mondo variegato di donne e uomini accomunati dagli aneliti verso la libertà, l’uguaglianza, l’indipendenza italiana.

Apparentemente molto diversi tra loro, per estrazione geografica e sociale, essi si collocano in un unico percorso che a noi rivela la coralità e la complessità con cui è avvenuta la nostra unificazione nazionale.

Parallelamente con un secondo filone di lettura, sono offerte annotazioni su personaggi ed episodi di cui spesso si conoscono superficialmente solo gli aspetti maggiori, ma che le ricerche che continuano ad effettuarsi da decenni, hanno arricchito ulteriormente di tanti connotati che ce ne indicano anche l’attualità.

Così con tre saggi, l’Autrice propone una riflessione su Cavour, Garibaldi e il re Vittorio Emanuele II. La suddetta intende sottolineare la complessità delle politiche di ciascuno delle tre figure, che da lati diversi giunsero insieme a portare a termine in pochi anni il processo di unificazione del nostro Paese: dai rapporti diplomatici internazionali del primo, alle capacità militari del secondo, all’abilità di comprendere e sostenere i suoi due interlocutori da parte del Re, si sviluppa una storia che non è così semplice come sembrerebbe né tanto conosciuta, ma forse più appassionante.

Oppure si parla del garibaldino ad oltranza, Felice Cavallotti, a cui Torino ha dedicato un giardino dalle parti di Via Cigna.

Personaggio che l’Autrice ha studiato in modo particolare e di cui ha curato l’Epistolario, “Bardo della democrazia” come era definito, seguì il suo generale nei momenti di gloria nelle battaglie o di decadenza e ne interpretò gli ideali di libertà e giustizia. Poeta e giornalista, eletto deputato, ebbe una immensa popolarità, e morì al suo 33° duello affrontato per una causa politica e morale insieme.

E al suo fianco è segnalata la figura di Carlo Romussi, il giornalista e direttore del SECOLO di Milano impegnato, e imprigionato, perché sostenitore infaticabile del progresso sociale e della pace in una Europa scossa anche allora da tanti conflitti.

E a loro contemporaneo l’ammiraglio e uomo politico Benedetto Brin, espressione più significativa della cultura scientifica subalpina, cultura già allora internazionale di quella Torino capitale politica e morale dell’’800.

Personaggi poco noti, ma che l’Autrice propone di togliere dall’ombra e dar loro memoria (ed esempio?) per i nostri contemporanei.

Il volume è decisamente interessante, con una impostazione originale e stimolante che non manca di coinvolgere il lettore.

Conseguentemente il volume merita la dovuta attenzione e se può essere consigliato con precedenza agli studenti e agli appassionati di storia, può, in ogni caso, risultare utile agli studiosi e ricercatori per quel “plus” introspettivo che induce ad approfondire ulteriormente la complessa personalità dei tanti protagonisti della storia risorgimentale italiana.

 

 

 

 

Cristina Vernizzi

Tra le pieghe della Storia

Episodi e figure del Risorgimento

IMPREMIX Edizioni, Torino, 2022, Pp. 152, € 14,00

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