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Voci e cose dal Piemonte
Come uno di noi, Papa Francesco ad Asti
19 e 20 novembre 2022, piccola cronaca di un evento storico
Articolo di Ezio Marinoni
Pubblicato in data 24/11/2022

In occasione della visita di Papa Francesco ad Asti, proponiamo ai Lettori di "Civico20News" questo partecipe articolo della scrittrice astigiana Patrizia Brignolo (e.m.).

 

Dal 20 novembre 2022, Papa Francesco è cittadino onorario di Asti. La cittadinanza gli è stata conferita dal sindaco Maurizio Rasero "per il forte impegno per la pace nel mondo e i quotidiani messaggi di solidarietà e fraternità contro ogni forma di discriminazione", valori contemplati anche dallo Statuto della Città di Asti, e per il forte legame col territorio astigiano e piemontese testimoniato dalla continuità dei contatti con la famiglia e le istituzioni, simbolicamente rappresentato da un sacchettino di terra prelevata a Bricco Marmorito.

La sua avventura astigiana è iniziata sabato 19 novembre, quando l’elicottero papale è atterrato al campo sportivo di Portacomaro Stazione; da lì si è diretto al paese di Portacomaro, dove vive una cugina del Santo Padre. Il saluto di Portacomaro è stato a ritmo di tango, con una marcia intitolata “Papa Bergoglio”, composta da Stefano Borgo, commissario della Polizia Municipale di Asti, intonata dalla banca municipale. Nonostante l’incontro fosse strettamente privato, Francesco non si è sottratto al caloroso benvenuto delle persone. E a Portacomaro è avvenuto il primo pranzo “piemontese” del Pontefice, a cui la cugina ha offerto agnolotti e bunet.

Papa Francesco si è poi spostato a Tigliole, per incontrare altri parenti, con i quali ha condiviso un ulteriore momento di intimità familiare.  La sua prima giornata si è conclusa al Vescovado di Asti, dove ha pernottato. Nei suoi spostamenti ha trovato a salutarlo, fra applausi festosi e lacrime di commozione, piccole folle di cittadini assiepati ai bordi delle strade.

La domenica, in veste pubblica, del Papa è iniziata con l’abbraccio degli astigiani che a migliaia hanno sostato, fin dalle prime ore del mattino, lungo il percorso di circa due chilometri che doveva condurlo dal Vescovado alla Cattedrale. Papa Francesco ha sorriso a tutti, ha salutato con gli occhi e con i gesti, ha benedetto, in piedi sulla papamobile scoperta che si muoveva lenta; in questo modo ha ringraziato pubblicamente l’affetto e la pazienza di coloro che lo hanno atteso per ore, nonostante il freddo.

Nella giornata in cui la Chiesa celebra la festa di Cristo Re, il Papa ha ricordato che “la nostra idea di re viene ribaltata”; il Vangelo ci parla di un Cristo sulla croce che “non punta il dito contro nessuno, ma apre le braccia a tutti. Così si manifesta il nostro Re: a braccia aperte, a brassa duverte”, dice Papa Francesco con un motto in dialetto piemontese nell’omelia domenicale in Cattedrale ad Asti.

Il Pontefice ha pregato il Signore affinché benedicesse la nostra terra astigiana, da cui suo padre era partito per emigrare in Argentina; e in questa terra, resa preziosa dai prodotti del suolo e dalla genuina laboriosità della gente, è venuto a ritrovare il sapore delle sue radici. 

Al termine della celebrazione, Papa Francesco ha espresso la sua riconoscenza alla Diocesi, alla Provincia e alla Città di Asti per l’accoglienza affettuosa e festosa. A tutti voi vorrei dire che a l’ha fame propi piasì encuntreve!; e augurarvi: ch’a staga bin! Un pensiero e un abbraccio speciale vorrei rivolgere ai giovani: grazie di essere venuti così numerosi”.

Il Papa ha svelato che il segreto per rimanere giovani è racchiuso in due verbi, alzarsi e andare: “Non restare fermi a pensare a se stessi, sprecando la vita a inseguire le comodità o l’ultima moda, ma puntare verso l’Alto, mettersi in cammino, uscire dalle proprie paure per tendere la mano a chi ha bisogno. E oggi ci vogliono giovani veramente trasgressivi, non conformisti, che non siano schiavi di un cellulare, ma cambino il mondo come Maria, portando Gesù agli altri, prendendosi cura degli altri, costruendo comunità fraterne con gli altri, realizzando sogni di pace! Il nostro tempo sta vivendo una carestia di pace: stiamo vivendo una carestia di pace”.

Nell’Angelus ha poi ricordato i tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra e invocato la Regina della Pace, la Madonna, a cui è dedicata la Cattedrale. Marco Prastaro, Vescovo di Asti, ha rivolto un altrettanto caloroso saluto a Papa Bergoglio, ribadendo l’invito a “tornare quando vuole”.

Il Pontefice è, infine, rientrato in Vescovado, dove ha pranzato con i suoi parenti, con un altro menu tipicamente piemontese, creato dall’Albergo Etico di Asti e cucinato da Success, una ragazza nigeriana vittima della tratta.

Al termine di due giorni intensi e pieni di emozioni, Papa Francesco ha lasciato Asti in elicottero, dopo un ultimo saluto ai fedeli e ai bambini, allo Stadio comunale Censin Bosia.

Con orgoglio possiamo dire che dal 20 novembre 2022 Asti ha un cittadino in più!

Patrizia Brignolo

Si ringrazia Fabrizio Fassio per lo scatto fotografico.

Patrizia Brignolo nasce ad Asti il 9 marzo 1970. Laureata in architettura al Politecnico di Torino, nel 2014 fonda l’associazione culturale CreArTe, di cui è presidente; dal 2016 si dedica alla scrittura, anche attraverso laboratori di scrittura creativa. Nel 2019 è uscito Settanta, il suo romanzo di esordio, recensito per i lettori di Civico20News il 12 gennaio 2021: https://www.civico20news.it/sito/articolo.php?id=40122

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