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Economia e finanza
A Natale siamo tutti più poveri!
Confcommercio lancia l'allarme consumi in vista delle prossime festività natalizie.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 04/12/2022

Un famoso detto dice che “A Natale siamo tutti più buoni”. Quest’anno possiamo dire, senza paura di smentita, che “A Natale siamo tutti più poveri”.

La Confcommercio, a ridosso del Natale, lancia l’allarme consumi.

Secondo il centro studi della nota associazione di categoria “nel 2022 gli italiani spenderanno 6,7 miliardi di euro per i regali di Natale. Una media di 157 euro pro capite, 540 per famiglia”.

Qualcuno potrà dire che la colpa è da attribuirsi al caro bollette e alla guerra alle porte dell’Europa. No signore! Il valore decresce in modo continuo ormai dal 2015. Gli italiani sono sempre più poveri e nelle “stanze dei bottoni” pare nessuno se ne renda conto.

Gianni Rusconi, qualche settimana fa, su “Il sole 24 ore” scriveva: “Tante le voci impattate dalla forbice alla spesa, a cominciare da quelle per ristoranti, bar, vacanze e abbigliamento. La corsa ad acquistare online e nei negozi pc, altoparlanti e cuffie intelligenti sembra destinata a rallentare per effetto dello scemare di domanda legata a didattica a distanza e smart working”.

Solo un anno fa, parliamo del 4 dicembre 2021, Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, intervistato da “QdS.it”, diceva: “La crescita dei consumi a Natale rischia di essere frenata dai timori per la pandemia, dall’inflazione e di costi dei consumi obbligati. Per rilanciare la fiducia occorre accelerare il previsto taglio delle tasse, a cominciare da Irpef e oneri contributivi a carico delle imprese”.

L’anno scorso a dicembre c’era il Governo Draghi e c’è stato fino ad agosto. Nulla è stato fatto per ridurre l’Irpef e per tagliare le tasse. Da ottobre c’è il Governo Meloni e, onestamente, non si può pensare che in due mesi risolva dieci anni di cattive politiche di centro-sinistra.

Da cronisti, ma prima ancora da consumatori, non possiamo non dirci preoccupati per la grave situazione economica che sta ammorbando famiglie, piccole e medie imprese, artigiani, commercianti e partite iva.

Auspichiamo che il Governo Italiano riesca ad andare in Europa con piglio deciso e risoluto per portare a casa qualche buona manovra utile a ridurre la pressione fiscale ma, soprattutto, diretta ad eliminare l’iva sui prodotti di prima necessità (pane, pasta, uova…).

Continueremo a seguire la questione e a tenervi debitamente informati.

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