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Cronaca Internazionale
Un giovane pakistano martire di Cristo
Ucciso in odio della fede
Articolo di Domenico Bonvegna
Pubblicato in data 09/01/2023

Nel primo numero dell’anno del Bollettino Salesiano, rivista fondata da S. Giovanni Bosco nel 1877, nella pagina dei “Nostri eroi”, Pierluigi Cameroni, presenta la figura eroica del giovane pakistano, Akash Bashir, che ha bloccato un gruppo di terroristi che volevano assaltare la locale Chiesa e farsi esplodere all’interno della chiesa.

Il 15 marzo 2015 nella Parrocchia St. John’s Catholic Church, nel quartiere cristiano di Youhanabad (Lahore-Pakistan), c’erano riuniti tra i 1200 e i 1500 fedeli della locale comunità cattolica per la celebrazione della santa Messa. Alle 11.09 c’è un attacco terroristico contro la chiesa affollata di fedeli, Akash che faceva parte del corpo di sicurezza della parrocchia, stava vegliando l’entrata nel cortile della parrocchia.

I terroristi che trasportavano l’esplosivo sono stati bloccati prontamente da Akash, che ha preferito morire dilaniato dalle bombe. Le sue ultime parole al terrorista sono state: “Morirò, ma non ti lascerò entrare in chiesa”.

Il Bollettino presenta la figura di questo giovane salesiano che per ora è Servo di Dio, intanto c’è in corso la causa di Beatificazione, è il primo cittadino pakistano che sta usufruendo di questo processo.

Il martirio è sempre presente nella vita della Chiesa, oggi su la nuovabussolaquotidiana.it, Anna Bono presenta ( Rapporto Fides: 18 missionari uccisi nel 2022) il resoconto annuale dell’Agenzia di Stampa Fides che ha pubblicato come di consueto un rapporto sui missionari uccisi nel mondo nel corso dell’anno appena terminato.

Nel 2022 hanno perso la vita 12 sacerdoti, un religioso, tre religiose, un seminarista e un laico, per un totale di 18. Come sempre, Fides, nel presentare il rapporto, precisa che nell’elenco sono compresi tutti i cristiani cattolici che hanno perso la vita mentre erano impegnati in attività pastorali, quindi non solo i missionari ad gentes in senso stretto.

A questo punto l’Agenzia precisa che cosa significa il termine «missionario», ricorda, sta a indicare «tutti i battezzati, consapevoli che “in virtù del Battesimo ricevuto, ogni membro del Popolo di Dio è diventato discepolo missionario.

Ciascun battezzato, qualunque sia la sua funzione nella Chiesa e il grado di istruzione della sua fede, è un soggetto attivo di evangelizzazione"» (EG 120). Inoltre Fides preferisce non usare il termine «martiri», se non «nel suo significato etimologico di "testimoni", per non entrare in merito al giudizio che la Chiesa potrà eventualmente dare su alcuni di loro».

Questo perché l’elenco include missionari morti in modo violento anche se non espressamente «in odio alla fede», ma per aver consapevolmente accettato il rischio che comporta vivere e testimoniare la fede in situazioni critiche, caratterizzate da degrado materiale e morale.

Certamente nel caso di Akash Bashir può essere ritenuto un martire, ucciso in odio della fede.

 

 

 

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