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Politica Nazionale
Calenda stroncato dal figlio dell'ex ministro Dc, Gaspari: Ecco cos’ha combinato!
Il supponente capetto del Terzo Polo, trova il pane per i suoi denti
Articolo di Francesco Rossa
Pubblicato in data 11/01/2023

La polemica è il sale della Politica. Stimola l’attenzione del pubblico e rappresenta anche una leva di controllo per i protagonisti che si sentono intoccabili ed ingiudicabili. Se mal esercitata ed offensiva, si ritorce però contro chi l’esercita e, nel caso si tratti di un esponente politico, le conseguenze potrebbero essere più pungenti che l’azione inziale.

È quel che sta succedendo al polemico e saccente Carlo Calenda, capo di quel che enfaticamente viene chiamato “Terzo Polo”.

E’ stato ministro, ma soprattutto i lavoratori di aziende in crisi, come quelli dell’Embraco, ricordano la vacuità di alcuni suoi provvedimenti ministeriali che non hanno risolto le crisi occupazionali, ma sono costati assai alle casse dello Stato.

Come parlamentare europeo, le sue trasferte a Bruxelles, non sono di certo passate alla Storia.

Ma il vizio di parlare a vanvera gli è rimasto. Quando poi, oltre al catastrofismo denunciato e le accuse gratuite, bistratta a caso nomi e situazioni che non ha conosciuto, scivola veramente in basso!

Ed è quel che è successo.

Così si è prodotta la classica botta e risposta tra il segretario di Azione Carlo Calenda e Lucio Gaspari, il figlio del celebre esponente della Democrazia cristiana, Remo.

Quest'ultimo ha replicato in modo piccato a una provocazione gratuita del leader del micro Terzo Polo, il quale nel formulare un giudizio sulla legge di Bilancio, di recente varata dal governo Meloni, ha parlato di una manovra "inguardabile", aggiungendo inoltre che "sembra scritta da Remo Gaspari". Oltre ad aver formulato un giudizio gratuito ed inappropriato, il temerario Calenda, non ha neppur valutato che l'ex esponente della Dc è deceduto nel 2011.  Lucio Gaspari non ha ovviamente tollerato l'uscita di Calenda, etichettato, giustamente come "ministro per caso" che "apre bocca e gli dà fiato".

Nel ricordare lo spessore politico del padre, Gaspari ha risposto per le rime al segretario di Azione senza andare troppo per il sottile. "Mio padre è stato un servitore dello Stato, 10 volte deputato e 16 volte Ministro, uno degli esponenti più amati della Democrazia cristiana, colui che ha realizzato il miracolo economico dell'Abruzzo", ci ha tenuto a ricordare, prima di scagliarsi contro l'operato dell'ex esponente del Partito democratico. "Non è la prima volta che Calenda dice sciocchezze", affonda infatti, "spesso lo fa se non altro per cullare il suo ego, ma questa volta l'ha detta davvero grossa criticando con disprezzo questa manovra (dopo essersi offerto ripetutamente alla Meloni senza ottenere risultato) e insinuando una correlazione tra incompetenza e mio padre Remo". "Eppure, nella sua consueta retorica, Calenda dice sempre di non voler fare polemiche né critiche ma solo proposte costruttive", considera Gaspari, "peccato che alle parole, serietà vorrebbe seguissero i fatti".

Per poi concludere:” Calenda il Ministro per caso: dal momento che intende parlare di economia dicendosi esperto, dovrebbe magari leggersi anche le pubblicazioni scientifiche di economisti italiani e stranieri che hanno studiato le ragioni del miracolo economico della Regione Abruzzo. Ma sarà evidentemente impegnato a leggersi ancora i libri di storia della Roma antica", conclude polemicamente Gaspari, "con la stizza di chi all’uva, pur cercando di saltare, non è arrivato".

Nel condividere la presa di posizione di Lucio Gaspari, nel ricordo personale di sua Padre, vorremo concludere con un celebre detto: ”Il raglio d’asino non arriva ma in cielo!”

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