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Cronaca
Torino. L’Accademia di Medicina ricorda il Professor Antonio Vercellone a cent’anni dalla nascita
Giuseppe Piccoli
La dotta e partecipata Lectio del Professor Giuseppe Piccoli
Articolo di Francesco Rossa
Pubblicato in data 17/01/2023

L’Accademia di Medicina, venerdì scorso ha dedicato l’apertura di una partecipata seduta scientifica al ricordo del professor Antonio Vercellone a cent’anni dalla nascita.

Vercellone, socio insigne dell’Accademia, per lunghi anni a capo del Centro Nefrologico torinese e della Cattedra di Nefrologia, è stato uno dei fondatori della Società Italiana di Nefrologia, della quale è stato Segretario e poi Presidente, ed uno dei principali artefici della sua crescita e del suo sviluppo.

Una folta e qualificata schiera dei suoi allievi, in gran parte presenti alla serata, ancora ricorda, come sue straordinarie caratteristiche, l’impegno costante di medico e maestro.

Dopo l’introduzione del Professo Stratta, La Lectio non poteva che essere affidata al Professor Giuseppe Piccoli, suo discepolo e continuatore della sua opera che ha contribuito ad elevare la Medicina di Torino con la realizzazione delle due pietre miliari della Nefrologa moderna: la dialisi, il trapianto di rene e non solo.

Il Professor Giuseppe Piccoli, allievo sin dal 1955, succedutogli alla Cattedra di Nefrologia della facoltà di Medicina e Chirurgia della nostra Università, ha evidenziato con toccanti parole, il valore, non solo scientifico, dell’insegnamento del Professor Vercellone che inculcava, nei suoi allievi innanzitutto il profondo rispetto per i pazienti, l’interesse per i loro problemi,  che comportava la cura del paziente e non limitatamente della malattia.

Vercellone ha creato una scuola di Nefrologia a livello internazionale, promuovendo ogni occasione formativa a vantaggio dei suoi allievi anche presso altre università all’estero e non solo in Europa.

Il giovane aspirante nefrologo, veniva virtualmente coinvolto nella dedizione agli studi che in modo mirato e instancabile Il professor Vercellone promuoveva. Era una fase pionieristica della Nefrologia ed i risultati si vedono tutt’ora.

Le generazioni dei suoi allievi che hanno rivestito posizioni apicali e di rilievo a livello accademico non solo in Piemonte, sta trasmettendo la testimonianza agli specializzandi di oggi.

Oltre alla Dialisi introdotta a Torino sin dagli inizi degli anni ’50 ed il primo trapianto di Rene dal 1981, sono molti gli studi, sapientemente indicati dal Professor Piccoli che videro la scuola nefrologica Torinese all’avanguardia.

Citiamo in modo particolare lo studio delle glomerulonefriti e delle pielonefriti acute che del settore della dialisi domiciliare e del trapianto di rene.

“Tutti i nefrologi della mia generazione hanno imparato molto da lui e in tutti permane una viva gratitudine nei suoi confronti.” Sono le conclusioni tratte dal Professor Piccoli.

Affermazione che non è solamente riferita al rigore scientifico ed ai risultati conseguiti, ma al tratto umano del Medico e all’attenzione al malato per rendere ancor più efficace la cura e non vanificare così lo studio e la ricerca.

Anche il Presidente dell’Accademia di Medicina il Professor Giovanni Carlo Isaia, ha espresso il suo compiacimento per il ricordo vivo e partecipato, dell’insegnamento e della figura del Professor Vercellone, testimoniato nel corso della serata ad oltre vent’anni dalla morte.

La seduta è proseguita con la relazione di due altri allievi del Professor Vercellone. Preceduta dall’introduzione del professor Giuseppe Segoloni, il Professor Giovanni Camussi ha presentato gli aggiornamenti ed i risultati di uno studio condotto con la partecipazione di studiosi a livello internazionale, da lui coordinati su “Le vescicole extracellulari da cellule staminali nella rigenerazione del danno renale.”

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