APRI
IL
MENU'
Cultura
“Tra corte, città e architettura. Il Monastero delle Carmelitane Scalze”, a Moncalieri (Torino)
Riceviamo e pubblichiamo una lettera della professoressa Maria Teresa Reineri, studiosa della fondatrice del monastero, la Beata Maria degli Angeli
Articolo di Mauro Bonino
Pubblicato in data 23/01/2023

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera che ci viene inviata dalla professoressa Maria Teresa Reineri, in merito al nostro articolo “Tra corte, città e architettura. Il Monastero delle Carmelitane Scalze”, a Moncalieri (Torino).

La prof. Reineri, nata a Torino, già docente di Fisica all’Università di Torino, in parallelo alla sua attività istituzionale ha coltivato l’interesse per la storia del Piemonte. È autrice di numerosi libri, Anna Maria d’Orléans, regina di Sardegna duchessa di Savoia (Centro Studi Piemontesi, 2006); L’archiatra di Casa Savoia, Giovanni Francesco Fiochetto (Centro Studi Piemontesi, 2010); Una carmelitana torinese, faro spirituale per la corte e la città, in G. Ghiberti - M.I. Corona (eds), Marianna Fontanella. Beata Maria degli Angeli (Effatà Editrice, 2011); Non v’impegnerò il cuore. Antonia Maria di Castellamonte nella Torino barocca (ArabAFenice, 2011). Collabora dal 2005 alla rivista «Studi Piemontesi» e ha presentato contributi comparsi sugli Atti dei Convegni: Torino 1706-2006; L’araldica del Pennello; Utrecht 1713-2013.

Pubblichiamo la lettera del prof. Reineri al fine di integrare quanto esposto nel nostro articolo, sulla base del comunicato stampa a suo tempo fornitoci dal Centro Studi Piemontesi (m.b.)

 

“Nemo propheta in patria!", è la mia prima reazione alla lettura del breve comunicato che illustra la locandina annunciante la conferenza Il monastero delle carmelitane scalze a Moncalieri comparsa sul numero del 14 gennaio u.s. di Civico20News.

Oserei affermare che a nulla sono valse le molte pubblicazioni che, a partire dai primi anni di questo secolo, intesero celebrare la nascita, nel 1703, a Moncalieri di questo monastero e ridare luce alla figura della sua fondatrice, la torinese madre Maria degli Angeli beatificata nel 1865, le cui spoglie, dopo lunghe traversie, ora vi riposano.

Eppure, le si deve enorme riconoscenza e, sicuramente, la nutrirono ì duchi di Savoia (Vittorio Amedeo II e Anna d’Orléans), Madama Giovanna Battista, il popolo torinese e sabaudo, quando le sue preghiere al Santo protettore dell’Ordine ottennero il raggiungimento della pace fra Piemonte e Francia nel 1696 (pace di Vigevano), la nascita dei principi sabaudi (1699 e 1701) e la nomina, accolta dal Consiglio comunale cittadino, di san Giuseppe a comprotettore di Torino (31 dic,1695).

Fin dal 1687 Maria degli Angeli (al secolo Marianna Fontanella) e le consorelle avevano accarezzato il sogno di dar vita a un nuovo monastero che potesse accogliere le tante aspiranti a monacarsi nel Carmelo, costrette dalle Costituzioni ad accedere a cenobi al di fuori dello stato sabaudo.

Nel 1700, durante un priorato, Maria degli Angeli, ricevette in dono, per testamento, la casa della vedova Sapino a Moncalieri e il denaro per trasformarla in un monastero.

Le duchesse Anna e Giovanna Battista intervennero nel luglio 1701 presso il Consiglio Comunale di Moncalieri per ottenerne l’autorizzazione, che non fu concessa; fu il duca Vittorio Amedeo II che sbloccò la situazione nel febbraio dell’anno successivo.

La delibera a Moncalieri fu solo del 17 luglio 1702 e da quella data, in attesa del nihil obstat della S. Sede, si lavorò alacremente per l’apertura del nuovo cenobio. 

Maria degli Angeli volle intitolarlo al suo Santo (San Giuseppe della madre di Dio) e vi inviò tre monache da Torino ad occupare l’ex casa Sapino. Personalmente non ebbe la gioia di trasferirsi: il duca non glielo concesse.

Ma Maria degli Angeli protesse la sua creatura nel corso dei secoli e il cenobio, miracolosamente, ancora oggi vede la monacazione di nuove carmelitane scalze. 

Riferimento, tra gli altri, la pubblicazione patrocinata dal Comune di Moncalieri nel 2002 per i 300 anni dalla fondazione del monastero: L'opera e il tempo: le carmelitane scalze di Moncalieri a trecento anni dalla fondazione del loro monastero (1703-2003), a cura di Giampietro Casiraghi.

Maria Teresa Reineri

Altre notizie di
Cultura