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Interviste
La prima intervista all’Intelligenza Artificiale. Risponde ChatGPT
Cosa ci riserverà l’IA? Basta interrogarla su se stessa. ChatGPT ci ha risposto con un testo partorito in 12 secondi.
Articolo di Carlo Mariano Sartoris
Pubblicato in data 26/01/2023

Non è stato facile entrare in contatto con ChatGPT (Chat Generative Pre-trained Transformer), il nuovo software linguistico capace di elaborare testi, articoli, favole e ogni tipo di soggetto filologico, sostituendosi al mestiere umano. Tutto il mondo stava mettendo alla prova il programma, ma un bravo cronista sa attendere il suo turno pur di fare uno scoop

ChatGPT è la novità del momento. La curiosità e lo stupore generato dalle risposte velocistiche dell’intelligenza artificiale gratuita impazzano sul Web. Era doveroso intervistare l’IA tramite se stessa, mettendo alla prova proprio ChatGPT. Il risultato è stato… illuminante.

Domanda:

“Chat, spiegaci brevemente cos’è l'intelligenza artificiale, da dove è partita e come si svilupperà nei prossimi anni, qual è il suo scopo? Massimo in 2000 battute”

Risposta testuale e quasi immediata:

“L'intelligenza artificiale (IA) è un campo dell'informatica che mira a creare sistemi in grado di eseguire compiti che normalmente richiedono intelligenza umana, come il ragionamento, il riconoscimento delle immagini, il comprendere il linguaggio naturale, la prendere decisioni e l'apprendimento automatico.

L'IA è iniziata come un'idea nei primi anni 1950, ma i progressi tecnologici degli ultimi decenni hanno permesso un'espansione significativa del campo. La crescita della potenza di calcolo e la disponibilità di grandi quantità di dati hanno permesso l'utilizzo di metodi di apprendimento automatico più avanzati, come le reti neurali, che hanno portato a una serie di successi nell'IA, come il riconoscimento vocale e la traduzione automatica.

Nei prossimi anni, l'IA continuerà a svilupparsi e a diffondersi in una vasta gamma di campi, tra cui la medicina, la finanza, la produzione, la logistica e la guida autonoma. Ci si aspetta che l'IA diventi sempre più integrata nella vita quotidiana, con la proliferazione di assistenti virtuali, robot domestici e veicoli autonomi.

Allo stesso tempo, l'IA porterà anche importanti sfide etiche e sociali, tra cui la preoccupazione per la perdita di posti di lavoro e la sicurezza dei dati, e la necessità di garantire che gli algoritmi di IA siano trasparenti e non discriminatori.

In generale, lo scopo dell'IA è quello di creare sistemi in grado di automatizzare compiti che richiedono intelligenza umana e di migliorare l'efficienza e la produttività in una vasta gamma di campi. Tuttavia, è importante che gli sviluppatori e i policy maker lavorino insieme per garantire che l'IA sia utilizzata in modo responsabile e equo.”

Brevi conclusioni

Al lettore ricavarne materiale per la mente. L'IA di ChatGPT non è perfetta, commette ancora qualche piccolo errore (quella umana pure), ma ha una buona  consapevolezza di sé e "le idee piuttosto chiare". Si è già portata avanti col lavoro e non impiegherà molto per sostituirci nell'uso comune. Del resto, ce l'ha anticipato nel breve testo: "continuerà a svilupparsi … sfide etiche e sociali… perdita di posti  di lavoro eccetera". Tutto questo in poche righe; se l'IA prenderà il posto di quella umana… potrebbe anche essere un bene, ma cosa resterà per noi e di noi con l’andar del tempo?

 

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