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Scienza e Medicina
Parafilia cosa è?
Comportamento sessuale atipico. Il “famolo strano”.
Articolo di Sergio Audasso
Pubblicato in data 30/01/2023

Nel novero della parafilia vi è quell’insieme di comportamenti a sfondo sessuale ritenuti fuori dalla norma. Di solito, quello più comune per l’immaginario collettivo è l’avere una attrazione sessuale per le scarpe con un bisogno irrefrenabile di baciarle o farci altro. In questo agglomerato di comportamenti per definizione “insoliti” esistono parafilie coercitive e parafilie non coercitive consensuali.   

Nella vastità della fantasia in ambito sessuale molte parafilie “innocenti” rientrano nella sfera del gioco di una sessualità sana sia se praticate individualmente che con adulti complici e consenzienti. Altri tipi di parafilie, invece, sono pericolose per il soggetto passivo ricevente tanto da creare angoscia e/o sfociare in un vero e proprio fatto delittuoso.

Esistono così tanti tipi di parafilie che se ne sono state accertate più di 500.

Nel mondo fantastico delle parafilie, se riportato alla ricerca, gli uomini risultano quelli che hanno meno difficoltà a dichiarare le loro eccitazioni  o attività sessuali “insolite”. Mentre le donne sono più indirizzate ad ammettere di praticare una forma di masochismo a vari livelli di intensità.  

Nel 2017 uno studio sull’argomento ha visto considerare un campione di 1040 persone tra uomini e donne. Lo studio ha rilevato che il 50% dei soggetti partecipanti ha dichiarato di avere interesse per almeno un tipo di parafilia e di questi, un 33%, aveva vissuto ed esperito la parafilia almeno una volta nella sua vita sessuale.

Un secondo studio, che ha visto coinvolti un gruppo di 1915 uomini di età compresa tra i 40 e i 79 anni,  ha fatto emergere un dato significativo sul avere interesse per una parafilia pari al 62% e che solo 1,7%  di questi provava angoscia o sensi di colpa per il loro insolito interesse di natura sessuale.

Ma quali tipi di parafilie esistono?

Sappiamo che ne esistono più di 500. Ce ne sono alcune molto comuni e di più facile identificazione anche perché, nella loro essenza sono per certi versi innocue e per altri, quando il soggetto non è consenziente, più o meno fastidiose nel soggetto ricevente.  

La prima tra tutte e la più diffusa è il voyeurismo. Questo tipo di parafilia prevede di provare piacere nel vedere altre persone coinvolte in attività sessuali. Risulta essere non coercitiva quando si pratica guardando il proprio partner o altre persone, consenzienti, mentre si lasciano andare ad attività sessuali. Diventa coercitiva quando a subire lo sguardo indiscreto è oppure sono persone inconsapevoli dell’essere l’oggetto dell’attenzione visiva del voyeur. In italiano guardone.   

Altra famosissima parafilia è il feticismo. Essere attratti sessualmente da un oggetto o parte del corpo specifica o indumento. In Giappone, per esempio, molte studentesse, per arrotondare il loro reddito vendono, a negozi con reparti specializzati, le loro mutandine usate. Le quali vengono acquistate per stimolare l’olfatto e produrre eccitazione sessuale in chi le annusa

La parafilia tra le più indelicate e al tempo stesso frequente è il frotteurismo. Termine particolare per definire l’atto di toccare il corpo di un’altra persona con una parte del proprio corpo. È il tipo di parafilia praticata spesso sui mezzi di trasporto urbani. Tipo questo coercitivo.

Il mondo BDSM. Cioè il mondo del bondage, disciplina, dominio e sottomissione, sadomasochismo. Questo tipo di parafilia è, per regola, consensuale. Esistono dei criteri base per praticare questo tipo di parafilia che impongono una disciplina assoluta nel rispetto delle regole. Se a prima vita sembrerebbe che il sadico sia il conduttore del gioco nei confronti di un masochista, in realtà è tutto il contrario. Di norma si stabilisce una parola chiave che indica il limite invalicabile di azione. Per cui ogni atto eseguito, anche se all’apparenza può produrre , visto da fuori, danni fisici al soggetto ricevente, questo è sempre prenegoziato, consensuale ed eseguito in sicurezza.   

In questo periodo di ricerca di stimoli più intensi, sta prendendo piede un altro tipo di parafilia a dir poco rischiosa. Questa è definita autassassinofilia. Si pratica mettendo la propria vita in pericolo, e quando si supera “quel limite” autoimposto, la soddisfazione di piacere sessuale, per chi la pratica, esplode.  Doverosa una nota: si stanno elencando varie parafilie. Questo articolo non intende invitare nessuno a mettere in atto tali comportamenti.  

La domanda ora potrebbe nascere spontaneamente: ho delle parafilie?

È bene rimanere tranquilli. Sebbene alcune attività o fantasie sessuali possano essere meno comuni di altre, la maggior parte di esse rientra nello spettro della sessualità sana e non ha bisogno di essere trattata. Rispondi alle domande: faccio male a qualcuno? È consensuale? Le risposte saranno l’arbitro emozionale del comportamento adottato.

Se invece hai fantasie difficili da realizzare e che possono cagionare danni o essere pericolose per altrui persone, allora è bene rivolgerti a uno specialista

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