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Voci e cose dal Piemonte
Parte da Torino il Rally di Montecarlo Historique 2023
Un omaggio ai 125 anni dell’Automobile Club Torino
Articolo di Ezio Marinoni
Pubblicato in data 29/01/2023

Dopo sette anni, Torino torna ad avere la meglio su Milano e ospita la partenza della 25.ma edizione del Montecarlo Historique. Il rally è dedicato alle auto che hanno fatto la storia della gara monegasca, organizzato dall'Automobile Club Torino e patrocinato da Città e Regione Piemonte. Nel tardo pomeriggio di giovedì 26 gennaio, alle 18 vi è stata l’esibizione della Fanfara dei Bersaglieri, dalle 19 si è dato il via al rally, da piazza San Carlo.

Nel 2023 l’Automobile Club Torino festeggia i 125 dalla sua fondazione, per questa ricorrenza l'appuntamento torna nella città della Mole, che è protagonista insieme a Oslo, Londra, Bad Hambourg e Reims, le altre località di partenza del prologo.

Fin dalla mattina del 26 gennaio, in piazza San Carlo, fra tanti appassionati e curiosi, è stato possibile osservare da vicino le vetture iscritte e le operazioni di punzonatura. La gara si disputa secondo la formula della regolarità a media, su un tracciato lungo oltre 2500 km, che le condizioni meteo invernali contribuiranno a rendere più impegnativo. Il rombo dei motori è salito fino alle cupole delle chiese di San Carlo e Santa Cristina, nel salotto più esclusivo dei torinesi, sotto l’occhio abituato alla storia del monumento equestre di Emanuele Filiberto, il “Caval ‘d brons” dello scultore Carlo Marochetti.

Le auto storiche in gara hanno percorso via Roma, piazza Castello, via Po, piazza Vittorio Veneto, via Bonafous, corso Cairoli, il controviale destro di corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo d’Azeglio, il sottopassaggio Michele Lanza, corso Unità d’Italia, corso Maroncelli, corso Traiano, corso Unione Sovietica, corso Settembrini e, in uscita dalla città, la bretella autostradale Torino -Pinerolo, in direzione di Sestriere. A Perosa Argentina, in piazza III° Alpini è previsto un controllo di passaggio, per poi raggiungere Sestriere, Cesana Torinese e il Colle del Monginevro, sino al riordino di Valence. Il Rally Monte Carlo Historique si concluderà a Monaco nelle prime ore di mercoledì 1° febbraio.

Tra gli stranieri iscritti vi è il francese Bruno Saby, ex pilota ufficiale Lancia, che ha vinto il Rally di Monte Carlo nel 1988, alla guida di una Lancia Delta Integrale.

Il Rally Storico di Montecarlo è una competizione riservata alle auto storiche che hanno partecipato ai Rallyes Automobiles Monte Carlo tra il 1911 e il 1980; si articola in più tappe lungo un percorso di avvicinamento e gare di regolarità. Questa gara ha purtroppo perso una sua peculiarità, si disputa ormai quasi completamente su asfalto asciutto, a causa delle mutate condizioni climatiche e di qualche scelta degli organizzatori.

L' Automobile Club Torino, più volte nominato, nasce con il nome di Automobile Club Subalpino il 18 novembre 1898, per iniziativa di un piccolo gruppo di entusiasti pionieri del veicolo a motore, inventato una dozzina di anni prima e destinato a diventare un grande protagonista della storia del Novecento. Scopo del club è "di favorire in ogni modo lo sviluppo dell'automobile in Italia, di riunire gli automobilisti, procurar loro i maggiori possibili vantaggi e patrocinarne gli interessi".

La notizia della sua fondazione è data sul primo numero del periodico "L'Automobile", la prima pubblicazione specializzata italiana, che diventerà l'organo ufficiale del Club. Il 22 febbraio 1899 si inaugura la sede di corso Vinzaglio 25. In breve tempo, il numero di soci supera i sessanta e il Club, che nel frattempo ha spostato la propria sede al Valentino e ha cambiato nome in "Club Automobilisti d'Italia (Torino)", si impegna nell'organizzare avvenimenti come la prima Mostra Internazionale dell'Automobile e varie gare automobilistiche (solo per citarne alcune, il Giro Automobilistico d'Italia del 1901 e le corse di velocità in salita, Sassi - Superga e Susa - Moncenisio nel 1902.

Nel 1904 nasce l'Unione Automobilistica Italiana, federazione dei più importanti Automobile Club d'Italia, e l'anno successivo il Club torinese cede la denominazione "Automobile Club d'Italia" alla fusione di tutti i principali Club italiani, per assumere il nome definitivo di "Automobile Club di Torino". Grazie anche alle corse sportive, il primo decennio di vita dell'Automobile Club d'Italia si chiude con il raggiungimento di uno dei suoi principali scopi statutari, quello della propaganda a favore della automobile. Negli anni successivi, diminuisce l'impegno sportivo e fioriscono servizi a favore degli automobilisti sia a Torino (consulenza legale, facilitazioni assicurative, sconti su prodotti e servizi) che su scala nazionale, con l'impegno in favore della riforma della legge sulla circolazione dei veicoli o per la semplificazione del transito doganale tra Paesi diversi.

La Grande Guerra segna una battuta di arresto, ma già dal primo dopoguerra le attività del Club riprendono con rinnovato impegno, iniziando con le pressioni per il ripristino della circolazione automobilistica privata e per lo sblocco della vendita al pubblico della benzina. La sede sociale si sposta in via Carlo Alberto.

Nel 1926 prima la sede dell'Automobile Club d'Italia, poi la direzione della rivista ufficiale dell'A.C.I. vengono trasferite a Roma. Le iniziative si moltiplicano: corsi di scuola giuda, posteggi pubblici custoditi, delegazioni nei centri della provincia, uffici tecnici e per il turismo, carri per il soccorso (i primi in Italia). Viene costituito il Pubblico Registro Automobilistico della provincia di Torino, si svolgono campagne per il miglioramento dello stato delle strade, si affiancano alle vecchie corse storiche nuove gare, concorsi, raduni e gimkane. Le iniziative danno il loro frutto e nel 1938 si raggiunge un massimo di 5799 soci.

Significativa la parabola dopo la Seconda Guerra mondiale. Nel 1945 gli iscritti sono ridotti a 388, con tutte le attività bloccate. Con il ritorno della pace riprendono a fervere le iniziative e il tesseramento rinasce, arrivando a più di 2000 soci già nel 1946, più di 6000 nel 1950, oltre i 130.000 nel 1970. Riprendono anche le tradizionali gare sportive, cui si affiancano nuove competizioni: nel 1948 ha grande risonanza il Gran Premio d'Italia, sul circuito del Valentino; nel 1950 viene indetto il primo Rally internazionale del Sestriere, che avrà grande fortuna.

I tempi cambiano, con la diffusione dell’auto aumentano i potenziali clienti, che richiedono una sempre più raffinata offerta di prodotti e servizi, una consulenza a tutto campo per l’autovettura e il suo proprietario e autista. La sfida è stata raccolta e portata avanti con successo dall’Automibile Club Torino sino ad oggi.

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