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Economia e finanza
Evasione fiscale per 90 mld, crediti inesistenti e sequestri: tutti i numeri della Gdf
Il “Bel Paese” non cambia
Articolo di Francesco Rossa
Pubblicato in data 25/02/2023

Abbiamo sempre creduto e sostenuto che l’allegra corsa ai contributi ed ai bonus facilitati, concepita dai grillini di governo, fosse ancor più portatrice di malaffare ed evasione fiscale. Previsione puntualmente verificata nel momento in cui il governo in carica ha posto il freno al mitico superbonus 110%.

La realtà è sconcertante. Oggi in Italia si stimano ancora 90 miliardi di evasione fiscale. Sono stati sequestrati oltre 3,7 miliardi di crediti d’imposta inesistenti, legati ai bonus edilizi, Superbonus incluso, e a quelli energetici.

Sono stati sequestrati complessivamente beni immobili e mobili per 9,35 mld di euro. I numeri sono relativi all'azione della Guardia di Finanza, e compongono il quadro delineato dal Comandante generale, Giuseppe Zafarana, nel corso della sua audizione in Commissione Finanze alla Camera.

"Il prioritario, storico compito istituzionale della Gdf rimane il contrasto all'evasione fiscale. Negli ultimi anni, per effetto di specifici provvedimenti normativi, di calibrate strategie investigative e di una virtuosa sinergia con l’Agenzia delle Entrate, si è registrata una tendenziale riduzione del tax gap (-15,9 miliardi di euro nel 2020 rispetto al 2015)”, sostiene il generale Zafarana nella sua esposizione.

Le più recenti stime sul mancato gettito annuale, pari a 90 miliardi di euro, impongono di proseguire lungo questo percorso, intensificando ulteriormente gli sforzi profusi nel settore. Ciò anche alla luce degli obiettivi inseriti nel piano nazionale di ripresa e resilienza, tra i quali assume fondamentale importanza la diminuzione della 'propensione all’evasione' del 15% entro il 2024 e, come step intermedio, del 5% entro il 2023 rispetto al valore di riferimento del 2019

"Nell’ultimo biennio”, puntualizza il comandante generale della GdF, “la Gdf è stata in prima linea nel contrasto alle ingenti frodi nel settore dei bonus in materia edilizia ed energetica, facendo emergere un’ampia casistica di illeciti, tra cui l’assenza di lavori edilizi necessari a conferire il diritto ai vantaggi fiscali o la dichiarata esecuzione di ristrutturazioni su immobili non riconducibili ai beneficiari delle detrazioni; o, ancora, plurime cessioni 'a catena' dei crediti che hanno coinvolto prestanome o imprese non effettivamente operanti". Complessivamente, allo stato, "sono stati sequestrati oltre 3,7 miliardi di crediti d’imposta inesistenti, i quali, ove non fossero stati sottoposti a vincolo cautelare, avrebbero causato un mancato gettito fiscale di pari ammontare. In altre parole, si tratta di crediti 'falsi' che avrebbero indebitamente compensato debiti tributari 'veri'".

Su quali altri scenari si sta muovendo la Guardia di Finanza?

"Nel 2022, sono stati condotti oltre 400 interventi nel comparto della tutela delle entrate che hanno visto la valorizzazione delle informazioni antiriciclaggio e da cui sono scaturiti sequestri per oltre 1,2 miliardi di euro", ma non è tutto.

"Nel corso del 2022 è stata accertata l’indebita percezione o richiesta di incentivi e contributi per quasi 685 milioni di euro ed è stata svolta un’efficace azione di contrasto dei fenomeni di peculato, corruzione, concussione e turbata libertà degli incanti, nel cui ambito sono stati denunciati 2.859 soggetti (di cui 1.008 pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio)".

"Nel solo 2022”, conclude il generale,” i nostri reparti hanno eseguito circa un milione di interventi di polizia economico-finanziaria di varia natura (tributari, valutari, antiriciclaggio, in materia di spesa pubblica o anticontraffazione). Nello stesso periodo, sono state eseguite 66.000 indagini concernenti reati economico-finanziari delegate dalle procure nazionali e dalla procura europea, concretizzatesi nell’arresto di quasi 1.400 persone e nel sequestro complessivo di disponibilità patrimoniali e finanziarie per 9,35 miliardi di euro (beni immobili, conti correnti, depositi, crediti, veicoli, natanti, ecc.)".

Compiti gravosi. Auguriamoci che la politica si tenga fuori dal rigore con il quale si sta procedendo, anche per ridare dignità al cittadino che le tasse le paga e le norme le rispetta.

 

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