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Cronaca
A Trevignano Romano la Madonna lacrima sangue
Il Vescovo diocesano apre un'inchiesta per appurare la veridicità dei fatti.
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 10/03/2023

In questi giorni si è molto parlato della statua della Madonna che piangerebbe lacrime di sangue nella cittadina di Trevignano Romano, nella Diocesi di Civita Castellana.

A seguito di diverse segnalazioni fatte alla curia diocesana di Civita Castellana il Vescovo Marco Salvi ha deciso di istituire una commissione per effettuare un’“indagine previa” sulle presunte apparizioni della Madonna alla veggente Gisella Cardia, nel comune di Trevignano Romano.

Le apparizioni avvengono il giorno 3 di ogni mese e questo avviene da diversi anni visto che tutto è iniziato nel mese di marzo del 2016. Ma allora come mai si è aspettato così tanto per fare un’accurata indagine sui presunti fatti soprannaturali che accadono in questo ameno luogo lacustre non troppo distante da Roma?

Ciò che avrebbe suscitato fastidio e repulsione nei confronti della statuetta di Trevignano Romano sarebbe dovuto alle dichiarazioni fatte da Gisella e da suo marito Gianni che, su lareginadelrosario.org, scrivono: “Una statuetta acquistata a Medjugorje raffigurante la Regina della Pace ha lacrimato acqua e sangue. Un quadro della Divina Misericordia acquistato in Piazza San Pietro, ha pianto sangue e acqua della Misericordia di Gesù”.

Da quel momento a Trevignano Romano – come in tutti i luoghi di apparizioni presunte o accertate – si sono divisi i fedeli che credono a ciò che avviene e i curiosi che vanno lì solo per smascherare il presunto broglio.

I lettori, però, giustamente vogliono sapere che cosa accade realmente in quel luogo. Lo spieghiamo riportando fedelmente la narrazione resa da Gisella e da suo marito: “Ora la Vergine Santa appare durante la recita del Santo Rosario e non solo. Lascia messaggi di conversione e preparazione a fatti che toccheranno l’umanità. Li abbiamo raccolti e trascritti sin dall’inizio. Nostra Madre Immacolata ha chiesto di divulgarli affinché tutti possano meditare e redimersi prima della fine dei tempi. Abbiamo una missione dettata dai piani della Vergine Santa e nessuno può ostacolare tale percorso”.

Ciò che accade, appartenendo al mondo del soprannaturale, si espone ipso facto a critiche, scetticismi e controversie. C’è chi crede senza porsi domande e c’è chi cerca ogni cavillo possibile per smontare la fantomatica “truffa”. Chi decide come stanno davvero le cose?

L’indagine annunciata da monsignor Marco Salvi è volta proprio a questo scopo. Per la legge della Chiesa Cattolica, infatti, questo tipo di indagini - e i conseguenti pronunciamenti - sono prerogativa esclusiva dell’Ordinario Diocesano, ossia del vescovo che il Santo Padre designa al luogo in cui i fatti hanno avuto svolgimento.

Una cosa che, per dovere di cronaca, dobbiamo dire è che il giornalista Paolo Brosio, noto per la sua conversione avvenuta proprio a Medjugorje, ai microfoni di “Mattino Cinque News”, parlando della statuetta di Trevignano Romano, ha dichiarato: “Ho visto un paio di lacrime sgorgare dagli occhi della Madonna. Non erano di sangue, ma erano lacrime”.

Parole che vanno soppesate e prese con le dovute precauzioni ma che non possono essere trascurate dal momento che sono state pronunciate da un testimone oculare.

Sempre nella nota trasmissione del mattino di Canale 5, Paolo Brosio afferma ancora: “Sono stato lì tre giorni, nel 2016. Prima sono andato da lei [Gisella], ho pregato con la sua famiglia, poi dal vescovo con cui ho parlato a lungo”.

Le indagini portate avanti dalla Chiesa Cattolica per appurare la veridicità o meno della questione di specie saranno verosimilmente lunghe e travagliate. Ci ripromettiamo di tornare sul tema quando ci saranno ulteriori concreti sviluppi.

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