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Politica Nazionale
Cutro strumentalizzata dalla Sinistra Comunista
Manifestazione antagonista posta in essere da ONG, Terzo Settore e "Partito per la Rifondazione Comunista - Sinistra Europea".
Articolo di Andrea Elia Rovera
Pubblicato in data 11/03/2023

Oggi, 11 marzo 2023, la cittadina di Cutro (Crotone) si trasformerà in una succursale della Sinistra oppositrice e faziosamente anti-governativa.

Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale del “Partito per la Rifondazione Comunista – Sinistra Europea”, ha fatto sapere che a seguito delle “dichiarazioni vergognose delle prime ore ma, ogni giorno che passa emergono elementi di misero cinismo politico come causa della strage di Cutro, il nostro partito ha deciso di partecipare alla manifestazione promossa dalle ONG e dal Terzo Settore”.

Sin qui nulla di strano. E’ normale nella dialettica democratica che le opposizioni organizzino manifestazioni di piazza e cerchino di convincere l’elettorato a staccare la spina del Governo regnante.

Ciò che lascia perplessi è ciò che Stefano Galieni, Responsabile Immigrazione del “Partito per la Rifondazione Comunista – Sinistra Europea”, sostiene in un comunicato stampa ricco di livore: “Nel frattempo abbiamo dato mandato ai nostri legali di predisporre un esposto alla Procura della Repubblica affinché siano perseguiti tanto i responsabili istituzionali quanto l’intera catena di comando che, non rispettando le leggi del mare e le convenzioni internazionali, ha di fatto provocato la morte di almeno 70 persone, in gran parte donne e bambini, in fuga da guerre e catastrofi ambientali”.

Parole dure e prive di fondamenti giuridici dal momento che il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, si è presentato in audizione alla Camera dei Deputati dimostrando che l’Italia ha fatto tutto quanto in suo potere per evitare il tragico epilogo.

Tale manifestazione, perciò, è da ritenersi assolutamente faziosa e mistificatrice di una realtà che non esiste, e che non può essere assunta come base per mettere in piedi un processo penale a carico di chi nessun reato ha compiuto.

I due esponenti di “Rifondazione Comunista”, convinti della colpevolezza del Governo Meloni, continuano dicendo che “laddove la politica non vuole produrre cambiamenti, non ci accontentiamo di chiedere le dimissioni dei ministri – non solo dell’Interno ma anche della Difesa e dei Trasporti – ma chiediamo che in tribunale venga fatta giustizia”.

Insomma, dietro questa manifestazione si cela la volontà – per nulla camuffata – di attaccare l’avversario politico senza entrare nel merito della questione. E’ chiara la volontà di disarcionare l’attuale Esecutivo facendo leva sul senso di pena che alberga nell’animo degli elettori italiani.

A conclusione del comunicato stampa, infatti, Acerbo e Galieni scrivono: “Che finiscano alla sbarra i mentitori di Stato e lascino definitivamente gli incarichi che, come altri loro predecessori, di diverso colore politico, hanno indegnamente ricoperto”.

Si auspica che, nonostante l’inconsistenza delle idee che la animano, l’odierna manifestazione di Cutro sia pacifica e democratica, senza violenze o comportamenti deprecabili e condannabili.

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