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Cultura
“Paesaggio civile”, a Torino
Presentazione del libro di Serenella Iovino, alla Libreria Binaria
Articolo di Mauro Bonino
Pubblicato in data 14/03/2023

Prosegue il ciclo di ecoletture organizzate da CinemAmbiente in collaborazione con Casacomune e la Libreria Binaria - Centro Commensale.

Il prossimo appuntamento è giovedì 16 marzo, alle 18.30, alla Libreria Binaria, in via Sestriere 34, con la presentazione del libro Paesaggio civile. Storie di ambiente, cultura e resistenza di Serenella Iovino, pubblicato da Il Saggiatore.

Con l’autrice interverrà all’incontro il politologo Marco Revelli.

Saggista e studiosa di cultura ecologica, docente alla University of North Carolina at Chapel Hill, Serenella Iovino intraprende con il suo nuovo libro un peculiare viaggio in Italia, in cui il protagonista, il paesaggio, diventa un “testo” da leggere, da comprendere nelle sue vitali interconnessioni con l’azione degli esseri umani che lo plasmano, e ne sono a loro volta plasmati, con i cambiamenti ambientali che lo modificano, e ne sono a loro volta modificati.

Il libro, spiega l’autrice, nasce dalla convinzione che il paesaggio non sia solo un’esperienza estetica. «Il paesaggio è un corpo vivo, ci parla, e ci parla di noi. Ci dice delle nostre radici e dei nostri progetti, ci fa capire se crediamo nel futuro, se abbiamo memoria, ci mostra le nostre ferite e le nostre speranze.

Ho scritto questo libro per esplorare il modo in cui l'Italia si racconta attraverso il suo paesaggio e chi lo vive. E i paesaggi che racconto – ho scoperto – sono storie esemplari di resistenza».

Nel suo excursus Serenella Iovino si sofferma in luoghi non solo geograficamente distanti tra loro: dalla “porosa” Napoli, in cui si infiltrano le piaghe perenni dell’abusivismo e delle ecomafie, alla fragile laguna veneziana stretta nell’abbraccio tossico del suo polo petrolchimico, ai resti di Gibellina coperti dalla land art di Alberto Burri fino ad arrivare al Piemonte dei paesaggi Unesco di Langhe-Roero e Monferrato. «Un tempo era un Piemonte povero, quasi ignaro di sé» – dice Serenella Iovino. «Nuto Revelli ha dato voce agli abitanti più marginali, e facendoli parlare di sé non solo ha dato loro una storia, ma ha dato loro anche un paesaggio. E quest'esperienza è diventata coscienza collettiva di un bene comune. È da questo che sono scaturiti Slow Food e la rinascita di questi luoghi, poi sancita dal riconoscimento Unesco».

Info:

Cinemambiente, Via Cagliari 34/c, Torino, tel. 011 8138860

festival@cinemambiente.it - www.festivalcinemambiente.it

Binaria Centro Commensale, via Sestriere 34, Torino tel. 011 537777

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