Proponiamo ai Lettori di Civico20News altre sei fotografie da Luciano Brussino, con didascalie da lui elaborate, che offrono ai Lettori la possibilità di cogliere dettagli suggestivi della nostra città, nello spirito di “Amare Torino dai particolari” (m.j.).
Passeggiando in Piazza Castello molti si saranno chiesti perché il comune non fosse in grado di lastricare in modo uniforme una piazza così importante. Orrore!
Quella diversa colorazione della pavimentazione è ciò che resta a testimonianza della manica che, già nel 1563 con Emanuele Filiberto collegava il Palazzo del Vescovo (ora Palazzo Reale) e il Castello di Torino (ora Palazzo Madama).
La manica fu distrutta da un incendio nel 1659 ma venne ricostruita, poi ci pensò il buon Napoleone I nei primi dell'800 a farla abbattere definitivamente per favorire il passaggio dei suoi cavalli…
Un bell'affresco su una delle mura del Borgo Medievale al Valentino.
L'aureola e la somiglianza ci fa pensare che possa essere Amedeo IX di Savoia detto il Beato...ma chi ha altre idee ci aiuti a risolvere il mistero.
Un meraviglioso "trompe l'oeil" (notare i piccioni...), purtroppo non curato, sulla parete di un palazzo all'altezza di Via Conte Verde 8.
Corso Francia 212.
Qui è il caso di dire che si esce "calzati e vestiti".
Via Gioberti 23, il quadrato magico del SATOR, un enigma ultra-millenario tutt'ora insoluto.
Via Palazzo di Città. Una sosta dopo tanto camminare.
Luciano Brussino (nato in Torino troppi anni fa). Laurea in discipline umanistiche, ex funzionario di primario istituto bancario torinese, scacchista di categoria nazionale, appassionato di fotografia e della storia dei Savoia, ama fotografare i "particolari" a volte sconosciuti o sottovalutati di Torino sperando così di poter valorizzare o comunque evidenziare le bellezze e le curiosità che solo la fretta spesso non ci permettono di apprezzare.
Articolo di
Milo Julini
