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Quer pasticciaccio brutto de… Val Seriana
Strage di Bergamo con oltre 6.000 morti e una ventina di indagati per mancato aggiornamento del Piano nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale
Articolo di Armeno Nardini
Pubblicato in data 26/03/2023

Carlo Emilio Gadda ci ha raccontato di quer pasticciaccio all’inizio dell’era fascista, per il morto de via Merulana a Roma: un enigma poliziesco senza soluzioni, avvolto nel mistero, come le origini di Covid-19, L’onda anomala per Flavio Cuniberto che, in merito, affida le sue riflessioni a questo libro dal sotto titolo Cronaca filosofica della pandemia.

L’onda anomala, per la scienza oceanografica, è un fenomeno marino di cui non si conoscono ancora né le cause né l’origine. Mutatis mutandis, cambiate le cose che debbono essere cambiate, non sappiamo se Sars-CoV-2, il coronavirus micidiale che ha innescato la sindrome denominata Covid-19, sia stato creato a Wuhan per sbaglio o intenzionalmente o sia stato trasmesso accidentalmente da animali; sappiamo solo che l’OMS è prossima a decretare la fine della dannata pandemia, che ha funestato il mondo, e sappiamo che anche questa decisione prospetta dubbi, poiché gli esiti non sono del tutto scontati e la sua potrebbe essere una morte apparente.

All’inizio della Terza repubblica, che pare forse nata dopo le elezioni politiche del 2018 con l’ascesa del Movimento 5 stelle, il sorpasso della Lega su Forza Italia e la sinistra scesa sotto il 25 %, un altro pasticciaccio, ci dice la cronaca d’oggi, c’è stato in Val Seriana, dove i morti della strage di Bergamo sono stati ben più di sei mila. Quali le cause? Insieme con la mancata chiusura di una zona rossa, che avrebbe evitato 4.184 morti, esiziale sarebbe stato il mancato aggiornamento del nostro Piano pandemico influenzale: lo sostiene Antonio Chiappani, Procuratore di quel Tribunale, nelle indagini, da lui chiuse di recente, sulla gestione del virus nella bergamasca nei primi mesi della pandemia.

Alla fine del 2003, un virus da influenza aviaria era stato causa di gravi infezioni nelle persone. Di fronte al rischio concreto di una pandemia influenzale l’OMS aveva raccomandato allora a tutti i Paesi di mettere a punto un Piano pandemico e di aggiornarlo costantemente, seguendo linee guida concordate. Il Piano nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale, approntato dall’Italia nel 2006 in sostituzione del precedente Piano Italiano Multifase per una pandemia influenzale pubblicato nel 2002, è stato però aggiornato solo a febbraio del 2021. Questo nuovo Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023 è stato approntato facendo tesoro di quanto appreso dalla pandemia in corso considerando le lezioni apprese dalla pandemia 2009 e dalla pandemia da COVID-19, con l’obbiettivo generale di proteggere la popolazione e preservare il funzionamento della società e le attività economiche.

La scoperta del mancato aggiornamento del Piano pandemico antinfluenzale del 2006 è stata definita eclatante e di forte impatto dal Procuratore Chiappani. Per lui, chiunque abbia pianto un morto a Bergamo ha il diritto di sapere come sono andate le cose… Non abbiamo una missione, se non quella di informare la gente. Per riuscirci abbiamo agito senza alcun tipo di pregiudizio, abbiamo messo in campo un procuratore aggiunto e quattro sostituti. Significativo, però, è stato anche l’apporto della perizia affidata al microbiologo Andrea Crisanti, senatore PD, noto al pubblico per le sue molte presenze in TV.

Nella ventina di persone indagate per i reati di epidemia colposa aggravata, omicidio colposo plurimo, rifiuto di atti di ufficio, ci sono anche l’ex premier Giuseppe Conte, gli ex ministri della salute Roberto Speranza Beatrice Lorenzin e Giulia Grillo, il Governatore della Lombardia Attilio Fontana, l’ex assessore della sanità lombardo Giulio Gallera, l’ex presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli, il coordinatore dell'allora Comitato Scientifico Agostino Miozzo, l'ex capo della protezione civile Angelo Borrelli, l’ex direttore dello Spallanzani Giuseppe Ippolito.

Se la eccellenza delle persone coinvolte nella indagine chiusa della Procura di Bergamo e la gravità delle contestazioni non turbano abbastanza, certo è motivo di ampio sconcerto la notizia che poco dopo il Tribunale dei ministri a Roma ha archiviato la denuncia dei familiari delle vittime e delle rappresentanze sindacali di base che avevano chiesto di indagare sui vertici dell’esecutivo per la diffusione del Covid-19. Nessuna condanna, quindi, per Giuseppe Conte, Roberto Speranza, Luciana Lamorgese, Lorenzo Guerini, Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri e Alfonso Bonafede, indagati per epidemia colposa e omicidio colposo a seguito di denunce presentate a marzo 2020 contro le inefficienze e i ritardi del governo nella adozione delle misure necessarie a fronteggiare le emergenze pandemiche.

Per verificare la colpevolezza – dice il collegio noto come Tribunale dei mnistri - si dovrebbe… stabilire al di là di ogni ragionevole dubbio che misure di contenimento, che non siano state adottate dal Governo o disposte in ritardo, avrebbero evitato il contagio o l’esito letale... è ragionevole ritenere che un lockdown anticipato non avrebbe avuto l'effetto di evitare l'epidemia, che non può quindi ritenersi provocata dai rappresentanti del Governo.

Per questa decisione dal sapore politico, che pare assesti un duro colpo alla indagine di Chiappani, chi ritenesse che il Tribunale dei ministri sia composto da ministri o comunque da politici, con saccenteria potrebbe concludere che tra cani non ci si morde. Invece, i suoi membri sono tutti e tre magistrati qualificati estratti a sorte e compongono una sezione specializzata del tribunale ordinario,  competente per i reati così detti ministeriali, cioè quelli riferibili al  Presidente del Consiglio dei ministri e ai ministri nell'esercizio delle loro funzioni.

Il contrasto di vedute tra i magistrati di Bergamo e quelli di Roma è, a dir poco, imbarazzante. Un altro pasticciaccio?

Si vales, vàleo

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