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Cronaca Nazionale
Torna l'ora legale - Orologi avanti di un'ora nella notte tra sabato e domenica
Questa notte abbiamo dormito un’ora in meno
Articolo di Francesco Rossa
Pubblicato in data 26/03/2023

Un'ora di sonno in meno e un'ora di luce in più. La notte tra il 25 e il 26 marzo si è tornati all'ora legale. Alle due del mattino di domenica occorrerà “spostare le lancette degli orologi” che dovranno essere regolati un'ora avanti. Un rito ormai quasi simbolico visto che la maggior parte dei dispositivi si aggiornano automaticamente. L'ora legale terminerà il 29 ottobre, con il ritorno all'ora solare.

Nonostante qualche sbadiglio in più, già questa sera si potrà godere della luce del sole più a lungo secondo la regola che seguono quasi tutti i paesi industrializzati: nell'emisfero boreale il regime di ora legale inizia l'ultima domenica di marzo, mentre nell'emisfero sud (australe) la stessa data ne sancisce il termine. Dalla scelta dei paesi industrializzati si discosta il Giappone che segue, nell'alternarsi delle stagioni, sempre e comunque l'ora solare, mentre sono disinteressati all'adozione dell'ora legale la maggior parte dei paesi dell'Africa e dell'Asia. 

Il dibattito sulla possibilità di mantenere l'ora legale tutto l'anno, sia per sfruttare ulteriormente i benefici sia per attenuare gli effetti negativi del cambio d'ora, è attivo da anni. 

Già nel 2018 il Parlamento Europeo ha votato una direttiva per esonerare gli Stati dall'obbligo di cambio di orario: starebbe ora ai singoli Paesi decidere se rimanere tutto l'anno con l'ora legale o mantenere il regime dell'alternanza, ma nessuno ancora ha adottato provvedimenti in tal senso

L'accentuarsi della crisi energetica ed economica ha però ampliato notevolmente il fronte dei favorevoli. Tanto che numerose petizioni riscuotono sempre più successo.  

Oltre due terzi degli imprenditori (67 per cento) sarebbe favorevole a lasciare l'ora legale tutto l'anno, secondo quanto emerge da una ricerca dell'organizzazione datoriale Unsic - con quasi quattromila sedi in tutta Italia - condotta tra i propri associati.

"Mantenere l'ora legale tutto l'anno determinerebbe un doppio beneficio: da una parte eviterebbe il cambio d'ora due volte l'anno, che studi scientifici correlano a problemi di salute, per quanto modesti; parallelamente permetterebbe di risparmiare sui consumi energetici, con ricadute benefiche su tutto l'ambiente - sottolinea Domenico Mamone, presidente dell'Unsic - Un altro fattore positivo, che evidenziano i nostri associati, riguarda la spinta al turismo, realtà economica sempre più strategica in tutte le regioni italiane. A ciò aggiungerei un quarto elemento, importante in questa fase postpandemica: la possibilità di accrescere le occasioni relazionali, un'esigenza avvertita soprattutto dai più giovani, che hanno patito in modo drammatico le restrizioni del lungo periodo pandemico".

 

 

 

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