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Cultura
Guerra o Pace?
E' ancora una domanda retorica?
Articolo di Giancarlo Guerreri
Pubblicato in data 29/04/2023

Una domanda retorica?

Non mi sembra.

Faccio davvero fatica a comprendere il comportamento di questo scomodo ospite del Pianeta Terra.

Le guerre sembrano autoalimentarsi per dare spazio alla sete di potere e alla fiorentissima economia bellica, una delle maggiori fonti di reddito delle varie nazioni.

Difficile comprendere come l'opinione pubblica sia così favorevole alla spedizione di armi nei paesi belligeranti, e non mi riferisco solo all'Ucraina, affermando e sostenendo con determinazione che si tratta di una strategia per ottenere la pace…

Volendo essere cinici, la “ pace ” puoi anche ottenerla bombardando il Giappone, come è successo a Hroscima e Nagasaki, ma solo se sei sicuro che i tuoi nemici non possiedano armi altrettanto letali…

Nel caso dell'Ucraina esiste la certezza opposta... quindi, consideriamo che una tale leggerezza susciterebbe una probabile risposta in grado di costare a tutti la vita, o forse peggio, la sopravvivenza in un mondo senza risorse, devastato e ridotto in totale miseria .

Il potere dei vari governi non ascolta nessuno, le decisioni veramente importanti sono prese senza considerare la volontà di una popolazione che, probabilmente, non si rende conto di quello che potrebbe accadere in caso di conflitto nucleare

La Pace sembra essere diventata una scelta secondaria, da posporre alle necessità dei singoli stati.

Per ora molti sembrano considerare la guerra tra Ucraina e Russia, che si potrebbe tranquillamente definire tra NATO e Russia, una antipatica e sicuramente scomoda vicenda militare che interessa territori lontani e sconosciuti ai più.

Eppure bene sappiamo che tutte le grandi guerre, comprese le ultime dovute alle quali ha partecipato anche l'Italia, sono nate in modo apparentemente imprevedibile , e che solo a causa di un ancora meno prevedibile “ effetto domino ”, hanno coinvolto tutte le più importanti nazioni del globo.

Sul territorio italiano sono presenti, secondo alcune agenzie, 120 basi NATO, i n realtà altre fonti suggeriscono che siano di meno ma ci sono ragioni di credere che siano almeno 20 le basi militari o residenziali Usa coperte dal segreto militare. Si stima, inoltre, che i militari statunitensi in Italia siano circa 13.000.

Le basi sarebbero così distribuite:

Base di Aviano (Friuli): aeronautica USA, con presenza di armi atomiche. Base di Ghedi (Lombardia): tecnicamente italiana, ma con forte presidio americano in quanto ospita delle armi atomiche. Base di Camp Ederle (Veneto): esercito USA. Base di Camp Darby (Toscana): esercito USA (anche se tecnicamente italiana).

Leggiamo su Money.it :

A causa dell'escalation di violenze, nonostante siano in corso i trattati per porre fine alla guerra, si teme la possibilità che il conflitto provochi una terza guerra mondiale, dove lo scontro Russia-Nato sarebbe inevitabile. Benché questa sia solo un'eventualità e non è possibile sapere con certezza cosa potrebbe accadere all'indomani della fine dei tratti, è naturale domandarsi quali siano e dove si trovino le basi della Nato in Italia.

Infatti la base Nato di Sigonella, che si trova vicino a Catania, è la più importante in Italia, non solo.

Nell'isola sicula si trovano numerose basi NATO, poiché ha da sempre giocato un ruolo strategico fondamentale a partire dalla seconda guerra mondiale.

E proprio dalla Sicilia decollano quotidianamente i Global Hawk, i super droni di ultima generazione che sorvolano il confine russo-ucraino per spiare le manovre delle truppe sovietiche. Si tratta di veri e propri aerei guidati da remoto, senza alcun pilota, dal valore che supera i 200 milioni di dollari.

La base di Sigonella rappresenta il centro operativo dove vengono elaborati i piani di volo, e custodisce anche i Triton ei Reaper, droni perfettamente equipaggiati per il combattimento. Di basi tecnicamente equipaggiate come quella di Sigonella ne troviamo una a Ramstein, in Germania, e un'altra, quella di Creech, in Nevada.

L'aeroporto di Sigonella presenta delle eccellenze tecnologiche ed è stato scelto dalla NATO come base operativa principale dell'Alliance Ground Surveillance (AGS). E' dotato di un raffinato sistema di intelligenza in grado di acquisire una capacità di sorveglianza aerea e riconoscimento del terreno, attraverso l'uso di droni

La struttura comprende 14 edifici che comprendono alloggi e uffici per 800 militari e gli hangar di rimessaggio-attrezzaggio dei droni.

Sigonella ospita cinque droni-spia RQ-4B Global Hawk Block-40 di ultima generazione, prodotti dalla holding statunitense Northrop Grumman, con un raggio d'azione di 16.000 km, sino a 18 000 metri di altezza ea una velocità di 575 km/h .

 Il Comando della forza AGS NATO (NAGSF) si è insediato il 10 settembre 2018.

Dopo questa brevissima e ovviamente incompleta serie di semplici considerazioni sulla Pace e sulla Guerra, desidero sottoporre ai Lettori uno straordinario documento che presenta un carteggio tra Albert Einstein e Sigmund Freud. Le due lettere sono presentate in versione integrale e datate 1932.

Il carteggio si intitola “Perché la Guerra” ed è datato luglio 1932.

La prima parte verrà pubblicata il prossimo Lun 1 Maggio.

 

 

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