APRI
IL
MENU'
Cultura
Il nuovo paradigma di Federico Faggin
In una recente conferenza tenuta presso il Politecnico di Torino, Federico Faggin ha descritto la nuova teoria, presentata con il prof Giacomo Mauro d'Ariano.
Articolo di Giancarlo Guerreri
Pubblicato in data 22/05/2023

Durante un importante incontro realizzato da QPP Serenamente, tenuto Venerdì 12 maggio 2023 presso l'aula magna del Politecnico di Torino, il Dr Federico Faggin della Faggin Foundation ed il prof Giacomo Mauro D'Ariano dell'Università defgli Studi di Pavia hanno esposto la loro teoria sull'origine quantistica della Coscienza.

Potremmo forse definire “ euteristico ” l'approccio alla conoscenza proposto dal fisico italiano ora residente negli USA.

Si tratta di un neologismo che risolve, ontologicamente, due termini apparentemente antitetici: esoterismo ed essoterismo , creando una sintesi di due aspetti dell'indagine cognitiva che anticamente appartenevano entrambi all'ambito della Conoscenza, e che solo dopo la rivoluzione illuministica sono stati drasticamente separati .

Faggin, il notissimo fisico, inventore delle più moderne tecnologie informatiche, come il tuch screen e il microprocessore , ha voluto affrontare lo spinoso tema della Coscienza uscendo dai paludati e convenzionali paradigmi accettati dal pensiero scientifico corrente.

Faggin esordisce definendo la “ Coscienza ” un fenomeno di origine quantistica.

Basterebbe questa sintetica affermazione per attivare lo sviluppo di un tema straordinariamente ampio e rivoluzionario.

Normalmente per coscienza si intende un epifenomeno cerebrale, che esprime a livello mentale il risultato cognitivo dei segnali catturati dai nostri sensi ed elaborati dal cervello che ci regalano la comprensione dell'oggetto analizzato.

In questa nuova visione i segnali che giungono al cervello sono solo i simboli di un linguaggio, come lo sono le parole oi bit dei PC, ma che non contengono il vero Significato di ciò che trasmettono.

Faggin sottolinea l'abissale differenza tra simbolo  e significato trasmesso dai simboli: i primi appartengono alla Fisica tradizionale che li utilizza per trasmettere unicamente informazioni, mentre il loro significato nasce nella nostra Coscienza mediante espressioni della Fisica quantistica.

Le informazioni definite quantistiche appartengono all'interiorità dell'individuo, nascono nella coscienza del soggetto e, a differenza di quelle tradizionali, non sono né condivisibili con alti individui, né clonabili o trasmissibili.

Quindi, prosegue Faggin, un sistema quantistico è cosciente del suo stato perché conosce da dentro il significato delle informazioni ricevute.

Nel suo ultimo contributo letterario, “ Irriducibile – Mondadori 2022”, il fisico vicentino affronta anche il problema del “ Libero arbitrio ”, affermando che la Coscienza ed il Libero arbitrio appartengono agli ambizioni dei Sistemi quantistici.

Con questa conclusione si pone un limite alle interpretazioni deterministiche sulle quali si fonda l'attuale pensiero positivista che afferma la prevedibilità dei fenomeni naturali e informatici. La vita stessa, secondo l'ipotesi deterministica, rappresenterebbe unicamente una prevedibile sequenza di microscopiche concause, in grado di determinare ogni evento naturale e soprattutto biologico.

Il determinismo biologico, chiamato anche determinismo genetico, è l'ipotesi secondo cui solo i fattori biologici, quindi i geni presenti nei cromosomi di un organismo, determinano il modo in cui un organismo agisce o si sviluppa nel tempo.

Recentemente, una critica severa si è sviluppata contro l'utilizzo del determinismo biologico. In particolare il biologo statunitense Richard Charles Lewontin afferma che mentre il darwinismo tradizionale ha dipinto l'organismo come un recipiente passivo nei confronti delle influenze ambientali, una più corretta interpretazione afferma che l'organismo si comporti come un attivo costruttore del suo proprio ambiente.

In altre parole, gli ambienti nei quali sono inseriti gli esseri viventi sono in reciproca relazione dialettica con gli organismi che li abitano.

Faggin afferma che la Vita, o meglio gli organismi viventi, possiedano caratteristiche sia della fisica tradizionale che a quella di natura quantistica.

Nel suo ultimo libro, Irriducibile, il fisico si sofferma su di una piccola creatura unicellulare, il Paramecio, lunga circa un decimo di millimetro. Il Protozoo si muove, si nutre e scambia materiale genetico come un essere superiore, pur non possedendo la complessità di un animale pluricellulare.
Faggin osserva che nessun oggetto tecnologico sia mai riuscito a riprodursi per mitosi come fa il Paramecio: “Ma com'è possibile che una cellula singola, sprovvista di sistema nervoso, possa elaborare l'informazione in modo così squisito e che sia capace di riprodursi costruendo una copia di se stessa al suo interno? Nessun ingegnere è mai riuscito a costruire un computer in grado di assemblare una copia di se stesso al suo interno – hardware e software – inclusi, ea dividersi in due computer completi…” (Irriducibile pag 110).
La vita, secondo Faggin, è un fenomeno impossibile da spiegare solo in termini di biochimica e fisica classica, deve quindi essere presente una non ancora ben identificata causa che definisce “Informazione viva”, “…che è inseparabile dalla coscienza e dal libero arbitrio di entità quantistiche…”.
Faggin considera tre tipi di strutture:
La Coscienza di origine quantistica
La Vita di origine quantistica e classica-deterministica
I PC di origine classica-deterministica.
La trasmissione dei dati avviene nel modo classico attraverso i simboli, ma gli stessi simboli trasmettono il significato solo alle strutture coscienti. In futuro i PC quantistici non avranno né Coscienza né Libero arbitrio, opereranno sulla base di programmi ma non di scelte consapevoli.

Un altro, e sicuramente non l'ultimo, concetto espresso dai suoi testi, afferma che nell'Universo nulla sia già determinato, ma dipenderà in gran parte dal Libero arbitrio delle scelte consapevoli degli esseri muniti di coscienza.
Uno dei maggiori problemi della nostra civiltà è quello di non aver ancora compreso che il nostro futuro dipenderà dalla necessaria modifica di un consolidato paradigma basato sulla Selezione Naturale di ispirazione darwiniana: L'unico modo che
ha la nostra Specie di sopravvivere è quello di passare da atteggiamenti basati sulla competizione a comportamenti che prevengono la cooperazione. Senza questo “salto ulteriore di consapevolezza” rischieremo di proseguire verso una catastrofe annunciata… e in tempi assai brevi.

 

© 2023 CIVICO20

Altre notizie di
Cultura