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Cronaca
La giudice fiorentina Susanna Zanda finisce sotto inchiesta disciplinare per volere del ministro Nordio.
Sostenere che i vaccini contro il Covid-19 sono "sieri sperimentali” che “alterano in Dna” e che hanno causato “migliaia di decessi” non piace al ministro.
Articolo di Civico20News Redazione
Pubblicato in data 03/06/2023

Finisce sotto inchiesta dalla procura di Firenze la giudice che aveva annullato diverse disposizioni in materia di obbligo vaccinale ed aver pertanto disatteso le indicazioni provenienti da organi e istituzioni nazionali e internazionali preposti alla tutela della salute.

 

La magistrata non si era vaccinata e non aveva alcuna intenzione di farlo (per ottenere il green pass) e pertanto si rivolse al Csm per sapere se sarebbe andata incontro a sanzioni sul piano disciplinare qualora fosse andata al lavoro senza green pass. La questione non trovò seguito al venir meno dell'obbligo.

Nel quesito Zanda definì i vaccini “sieri sperimentali”, rivelatisi capaci di “determinare moltissimi effetti avversi e financo causa di moltissimi decessi”, rimarcò “la tortura dei tamponi” e  la presenza del Qr code nei green pass, “lo stesso che si rinviene nei prodotti della merce esposta nei supermercati”, la “degradazione della persona del lavoratore a merce di supermercato potrebbe essere giudicato lesivo della dignità della persona, integrando un comportamento illecito della parte datoriale”.

Sempre secondo Zanda lo strumento del green pass doveva essere “giudicato come uno strumento eversivo rispetto non solamente alle norme positive della Costituzione e alle fonti internazionali, ma rispetto allo stesso spirito immanente della carta fondamentale, verrebbe perciò legittimato il diritto/dovere di disobbedienza civile”.

Non è nostro compito schierarci pro o contro la giudice ma non possiamo esimerci dal considerare perlomeno inopportuno l’accanimento della stampa nazionale nei suoi confronti anche alla luce di innegabili decessi ed invalidità permanenti riconducibili alla vaccinazione non solo nel nostro paese ma nel mondo. 

Per dovere di cronaca segnaliamo infine che l’Alta Corte spagnola ha stabilito che il Covid-19 non era un virus ma un’arma biologica con brevetto e che la Spagna è il nono paese nel mondo ad aver portato in tribunale il suo ministro della salute.  

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