La lunazione dell’Uva è il sesto mese lunare del nostro lunario.
Comincia in genere ad agosto ma il suo novilunio nell’arco dei 19 anni del ciclo metonico può anche arrivare ai primi di settembre così la lunazione copre entrambi i mesi solari.
Questa lunazione è una luna di passaggio: ci fa uscire lentamente dall’estate per condurci all’autunno e al suo punto equinoziale.
Luce e buio lentamente si equilibrano e anche il clima si raffredda, soprattutto dopo il plenilunio di questo mese lunare.
La lunazione può accompagnarci ancora lungo le feste del ringraziamento dei raccolti che si situano attorno alla metà di agosto (feste e sagre in onore della Madonna o di vari santi protettori a ricordo delle antiche feste di ringraziamento per i raccolti di origine rurale e pagana) oppure più facilmente ci conduce all’autunno e al suo punto di passaggio astronomico, l’equinozio.
Piante e animali sentono l’aria che cambia e rallentano le produzioni, vanno a seme o fanno scorte di cibo per la stagione fredda che arriva.
I frutti vengono a maturare con pienezza e si possono raccogliere e conservare come scorte per l’inverno: i risultati del lavoro di un anno. Per questo viene solitamente chiamata anche Luna del Raccolto in particolare quando raggiunge il plenilunio.
È sinonimo di abbondanza, di benedizione della terra: il cibo non manca e la calura estiva spinge anche al naturale riposo e al godimento della vita. Le officinali abbondano anche se tendenzialmente spingono per produrre semenza più che fiori o foglie. Matura il mais e il riso.
Viene spesso considerata una seconda primavera per il clima che diventa più mite dopo il torrido del culmine estivo ed i vegetali che col caldo avevano fermato il loro ciclo ora riprendono con nuove fioriture. Ma la spinta è già verso il seme, verso la conservazione della specie.
È la prima luna del seme, quindi, nella quale i frutti cercano di arrivare al più presto a maturazione per compiere il loro scopo riproduttivo: dare nutrimento al chicco che conserva la generazione futura.
È la terza lunazione del raccolto dopo quella delle Erbe e del Grano, e possiamo continuare ad immagazzinare i frutti del nostro lavoro ricordandoci che il periodo migliore è in luna calante e, soprattutto per le radici, i transiti in Toro e Capricorno. Ricordati anche di evitare invece i transiti in Cancro, Vergine e Pesci perché i nostri cari vasetti potrebbero riservarci sorprese poco gradite.
È la luna delle radici: possiamo cominciare a raccogliere quelle delle officinali di cui ci interessa questa parte come la radice del tarassaco (Taraxacum officinale) le cui proprietà depurative dell’apparato digerente e del fegato sono note.
È infine la lunazione della vendemmia che comincia in genere dopo il suo plenilunio.
Il vino è una delle bevande più antiche che si conoscano ed è presente già nel Vecchio Testamento a sancire la gioia di Noè dopo che il mondo tornò a vivere: Noè, che era agricoltore, cominciò a piantare la vigna e bevve del vino; s'inebriò e si denudò in mezzo alla sua tenda [42]
Ma il vino nella simbologia popolare e religiosa non è solo una bevanda inebriante ma è una bevanda sacra: è il sangue del dio vivente, è lo spirito del Dio che si sacrifica per donarci la vita così come il grano alla luna precedente ne era il corpo. Non a caso grano e uva sono le offerte nelle mense sacre sia cristiano-cattoliche sia pagane.
Da punto di vista simbolico ed introspettivo la Lunazione dell’Uva invita alla raccolta: cosa hai maturato quest’anno di lavoro? Quali obiettivi hai raggiunto? Che risultati ti porti a casa? Ma soprattutto: come sei cambiato o cambiata?
Ovvero: quale superpotere hai acquisito?
Come fa uno scoiattolo è il momento di fare tesoro dei semi di ciò che di migliore hai realizzato o conquistato nei mesi scorsi: progetti, idee ma anche relazioni affettive, amicali e situazioni professionali. Ciò che di bello vorresti che germogliasse alla prossima primavera va custodito ora, con cura ed attenzione.
Micaela Balice, "Lunarium". Independently Published, 2021