Riconoscersi dall’odore
Olfatto e le interazioni sociali
Pubblicato in data 26/01/2024
Negli anni appena trascorsi abbiamo potuto sperimentare come il virus pandemico cancellasse in molti il senso dell'olfatto. Se già prima esistevano ricerche in merito alla funzione del senso olfattivo il periodo pandemico ha stimolato ulteriormente gli studiosi ad approfondire le azioni intrinseche proprio di questo senso specifico.
Tutto nasce dal notare come molti di coloro che hanno contratto il virus soffrissero di anosmia, ossia la perdita dell'olfatto, e l’impossibilità a percepire gli odori aveva prodotto in molti di loro, oltre alla falsata percezione dei sapori e degli aromi dei cibi, la sensazione di una esperienza mutilata nelle relazioni sociali.
Da qui studi recenti hanno approfondito questo rapporto tra il sentire gli odori e i rapporti sociali. L'importanza in molti aspetti della vita quotidiana degli odori su cui non abbiamo un controllo diretto è confermata da questi studi. Gli studi si sono basati principalmente sulle molecole volatili. Quelle molecole cioè che si disperdono nell'ambiente e noi, nel modo completamente inconsapevole, emettiamo dal nostro corpo. Queste molecole prendono il nome di chemorecettori. Tutti gli studi moderni si cimentano a scoprire come queste molecole influenzano il comportamento umano e sociale.
I chemorecettori sono distinti dai ferormoni in quanto agiscono su vari livelli comportamentali. La psicologa comportamentale Bettina Pause, professoressa all’Università Heinrich Heine di Düsseldorf già nel 2015, insieme alla sua collega Katrin Lübke, descrisse l’importanza della comunicazione chemosensoriale umana in una varietà di comportamenti sociali essenziali per la sopravvivenza e la riproduzione.
Tra questi comportamenti risultano esserci sia il riconoscimento dei propri familiari, sia il riconoscimento di segnali che possano indicare un pericolo imminente e scatenare reazioni di attacco o fuga. Le due dottoresse sono riuscite a dimostrare come semplicemente tenendo accanto a sé il proprio neonato per un'ora, mischiando poi la tutina identica per tutti i pargoli con altri neonati, tutte le 100 mamme coinvolte nell'esperimento hanno potuto risalire, semplicemente tramite l'olfatto, alla identificazione del proprio figlio.
Anche i cinesi hanno nel 2016 approfondito il fenomeno olfattivo in relazione alla creazione di rapporti sociali arrivando alla conclusione che, chi possiede una ampia capacità di selezione olfattiva, possiede una rete sociale e di amicizie molto più estesa. Altri studi approfonditi hanno dimostrato come nelle persone con diagnosi conclamata di in depressione o altri problemi tipo ansia sociale abbiano uno spettro della sensibilità olfattiva ridotto. È importante segnalare quanto questo spettro ridotto sia ininfluente alla percezione e selezioni degli odori ambientali o alimentari.
Ragione principale per cui segnali sono sesso trascurati E perché questi sono percepiti in area subliminale.
Da segnalare poi uno studio di un gruppo di ricercatori della Weizmann per le scienze scoprì che le relazioni sociali nella fase iniziale tra persone sconosciute sono influenzate direttamente proprio da questi chemosegnali.
In questo studio è stato dimostrato come le persone tendano a stringere contatti e relazioni più facilmente con persone che emettono odori simili. Per dimostrarlo è stato utilizzato un naso elettronico, grazie al quale si è predetto con una precisione superiore al 70% chi e con chi avrebbero stretto i primissimi contatti e relazioni sociali. Ciò è stato possibile in quanto, prima dell’evento, si sono analizzati gli odori dei partecipanti. Con questa analisi elettronica degli odori, i ricercatori, sono riusciti a stabilire come si sarebbero svolte le relazioni sociali tra persone completamente sconosciute.
Altri esperimenti singolari hanno dato prova di quanto i chemosegnali siano in grado di influenzare il nostro comportamento e i sotri stati d'animo.
I ricercatori in questo ambito tendono sempre di più ad approfondire schemi sociali e comportamentali in base all'odore e sono persino giunti a scoprire come una di queste molecole volatili, la cosiddetta esanale - la quale ricorda per associazione profumo della lavanda e dell'erba appena tagliata - sia l'artefice dell'aumento, in chi la emana, della capacità di estensione della propria rete sociale rendendola, a livello percettivo subliminale, persona molto più affidabile.
Sembra quasi che il cantautore Finardi avesse ragione quando cantava: “ l’amore non è nel cuore ma riconoscersi dall’odore”.
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