Pareggio stretto in Champions League
(Foto: Corriere)

Contro la presunta più scarsa del girone, la Juventus raccoglie un solo punto

In quel di Copenaghen, contro una compagine che sarebbe dovuta essere all'altezza dei bianconeri, gli uomini di Conte sono andati sotto di un gol, ma poi hanno saputo reagire dominando per gran parte della gara.

Nonostante le diverse azioni da rete, la Juventus non è riuscita ad andare più in là dell'1-1 grazie a un bel gol di Quagliarella che come al solito si fa trovare puntuale nelle rare occasioni che ha di giocare.

Pur disputando una buona partita, nella sua prima uscita europea, la squadra di Conte è apparsa in difficoltà per via di due elementi.

Il primo riguarda la difesa dove il turn over ha visto far riposare Barzagli, avendo così sempre una difesa a tre ma con Bonucci a destra e Ogbonna centrale.

La posizione diversa del centrale della Nazionale e la mancanza del sempre impeccabile Barzagli, hanno dato l'impressione di una difesa un po' meno sicura, così come è avvenuto nell'occasione del gol danese.

Il secondo punto di riflessione va fatto, come da tre anni a questa parte, sul reparto offensivo in cui attaccanti come Tevez, Quagliarella, Giovinco e Vucinic andranno anche bene per non dare punti di riferimento agli avversari, ma in cui sembra mancare il vero centroavanti vecchia maniera.

Sul discorso dell'attacco, però, c'è da registrare una cosa non da poco. Visto che la Juventus aveva Matri, ora venduto al Milan, che Conte ha sempre fatto giocare pochissimo nonostante una media realizzativa molto alta e che ora ha Llorente che non ha ancora giocato, il dubbio viene legittimo: non sarà che negli schemi di Antonio Conte non interessa la “belva” d'area vecchio tipo?

Il che non significa che Conte sia da criticare, dato che con questo schema di trequartisti e centrocampisti che si inseriscono ha vinto due scudetti, ma vuol semplicemente dire che, almeno per quest'anno, non è la Società che non è riuscita o non ha voluto acquistare prime punte: Matri e Llorente sono stati messi a disposizione di Conte.

 


Marco Pinzuti

 

 

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Articolo pubblicato il 18/09/2013