Per la Juve è quasi fatta

Il trentesimo scudetto bianconero è sempre più alla portata della Juventus che rimonta e vince contro il Sassuolo

La Roma, che onestamente in questo ultimo scorcio di campionato aveva un calendario meno favorevole, ha dimostrato di esserci fino all'ultimo, vincendo sfide difficili come quelle contro Fiorentina e Milan.

La juve, da canto suo, avrebbe preferito risparmiare qualche energia per la Europa League, ma, visto il tabellino di marcia dei giallorossi, non ha potuto esimersi dal dover mettere in campo sempre la squadra migliore per non veder diminuire il vantaggio di otto punti dagli uomini di Garcia.

Così facendo, Conte, anche contro il Sassuolo, si è sentito nella necessità di giocare contro gli emiliani con la formazione tipo con Tevez, Llorente, Pirlo, risparmiando solo Bonucci sostituito da Ogbonna.

La Juve di ieri sera è partita male trovandosi già dopo neanche dieci minuti sotto di un gol per la rete segnata da Zaza (di proprietà bianconera).

E', però, stata una Juventus combattiva per tutta la partita e che, grazie alle solite reti dei due "gemelli" del gol Tevez e Llorente e a quella di Marchisio, è riuscita a rimontare e a vincere una partita nella quale era d'obbligo fare i tre punti, in modo da poter arrivare allo scontro all'Olimpico di Roma con un vantaggio tale da rendere ininfluente il match contro i giallorossi.

Ora agli uomini di Conte tocca la difficile partita in casa contro il Benfica contro cui i bianconeri hanno perso seppur di misura l'andata delle semifinali di Europa League.

In qualsiasi caso, la rete in trasferta siglata dal solito Tevez potrebbe avere un peso pesantissimo tanto da consentire ai bianconeri di poter accedere alla finale con un 1-0, benché la squadra portoghese sia un avversario tutt'altro che facile dal momento che è il terzo anno consecutivo che arriva alle semifinali della competizione europea.

Non possiamo esimerci dal fare i complimenti ai cugini granata che stanno portando a termine un campionato strepitoso trascinati da Cerci e il "bianconero" Immobile che meritano la Nazionale di Prandelli.




Marco Pinzuti


Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 29/04/2014