Il Corecom fa il punto sull'inquinamento da cellulare

Conferenza stampa del Corecom per illustrare un uso corretto dei telefoni cellulari

Da tempo sappiamo che, purtroppo, Torino è una delle città più inquinate nonostante le grandi iniziative che, modificando il tessuto urbano con ZTL e aree pedonali e migliorando il servizio di trasposto pubblico attraverso la metropolitana e bus più ecologici, hanno consentito negli ultimi anni di migliorarne la vivibilità.

Oltre all'inquinamento da polveri sottili e da quello un po' più sottovalutato dell'inquinamento acustico, ce n'è un altro ancor meno tenuto in considerazione che è l'inquinamento da onde elettromagnetiche dovute all'utilizzo dei cellulari.

"I cellulari sono pericolosi? Istruzioni per un uso corretto". È stato questo il titolo della conferenza stampa del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni), che si è svolto presso la sede del Consiglio regionale del Piemonte, Palazzo Lascaris, il 12 giugno 2014.

Alla conferenza sono intervenuti Bruno Geraci, presidente Corecom Piemonte; Angelo Robotto, direttore generale Arpa Piemonte; Giovanni d'Amore, responsabile del dipartimento tematico radiazioni di Arpa Piemonte; Cristiana Ivaldi, del dipartimento epidemiologia e salute ambientale di Arpa Piemonte.

È stata così presentata una relazione dettagliata su quanto i telefonini possano essere nocivi, evidenziando quali conseguenze si possono avere per la nostra salute quando usiamo per ore il cellulare. Si è parlato soprattutto di quanto l'uso dell'auricolare e del viva-voce possano servire per attenuare i rischi.

Grande attenzione è stata rivolta ai bambini, poiché l'assorbimento delle onde elettromagnetiche della testa di un dodicenne è superiore di circa il 150%.

Cristiana Ivaldi ha poi ribadito come "le conoscenze scientifiche oggi non consentono di escludere l'esistenza di causalità tra l'esposizione a radio frequenze e le patologie tumorali (soprattutto al cervello) quando si fa un uso molto intenso del telefono cellulare. Va quindi applicato, soprattutto per quanto riguarda i bambini, il principio di precauzione, che significa anche l'educazione a un utilizzo non indiscriminato, ma appropriato, quindi limitato alle situazioni di vera necessità, del telefono cellulare".

Con la tecnologia 3G si ha una riduzione notevole della potenza emessa dal telefonino, tanto più elevata quanto migliore è il livello di ricezione. C'è poi da ricordare che i livelli di campo elettromagnetico emessi da un telefonino si riducono rapidamente con la distanza
dall'antenna. Ad una distanza di 30 cm si ha una riduzione pari a circa l'80-90 % dell'intensità dell'esposizione.

Un ulteriore sviluppo per mettere in pratica le direttive di quanto è emerso dalla conferenza stampa, potrà essere portato avanti grazie a un'applicazione per telefoni cellulari tipo smartphone con sistema operativo android che è stata messa a punto per monitorare alcuni parametri connessi all'esposizione e che sarà resa disponibile per un utilizzo libero.

Per chi volesse approfondire, è possibile leggere la Relazione sulla modalità di utilizzo dei cellulari messa a disposizione dallo stesso Corecom.




Marco Pinzuti


Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 13/06/2014