Un grande inizio per "I Luoghi delle Parole"

Il festival letterario di Chivasso giunge alla sua XI edizione. Ad aprire le danze Marco Malvaldi.

 

I Luoghi delle Parole è ripartito con la sua 11° edizione. Il festival letterario e culturale di Chivasso si rilancia ancora e propone un'edizione ricca di ospiti e di significato, riuscendo ad andare oltre alle difficoltà economiche dovute al taglio del budget dei comuni finanziatori, per proporre ancora una volta un festival di prima categoria.

 

Quest'anno il tema è molto particolare: “Vita: complicazioni per l'uso. Come semplificarsi la vita con i libri”. Il punto fondamentale sarà quindi quello di cercare le vie possibili per vedere nella lettura una “via d'uscita” dalle complicazioni della vita di ogni giorno.

 

Gli ospiti di quest'anno, come il festival ci ha abituati, sono di alto calibro. Solo per citarne alcuni:

Bjorn Larsson, Angelo Petrosino, Mauro Berruto, Federico Francesco Ferrero, Davide Pianezza. Tutti nomi di grande spessore, ottimo paradigma di quello che “I Luoghi delle Parole” proporrà per tutta la durata dell'evento.

 

Ad una settimana dall'inizio, un'anteprima ha mostrato l'alto livello che il festival ha deciso di confermare anche quest'anno. Uno degli scrittori più vista del panorama letterario italiano, Marco Malvaldi, ha presentato il suo nuovo libro, “Il telefono senza fili”.

 

In un Teatrino Civico affollatissimo, lo scrittore pisano è riuscito ad andare oltre alla semplice presentazione, intrattenendo il pubblico in sala con aneddoti e digressioni che partivano dalle vicende del romanzo per arrivare a storie di ogni sorta. Se a chi legge è mai capitato di trovarsi in una di quelle noiose presentazioni dove un autore tedia il pubblico con ritmi lenti e argomenti soporiferi, si può dire che le facce dei presenti in sala,divertite e immerse nel racconto, hanno testimoniato una riuscita completamente diversa. Non è un caso che alla fine della presentazione, intorno alle 23:00, l'intero pubblico, noncurante dei treni da prendere e dalle sveglie del martedì mattina, si sia fermato per gli autografi di rito e per scambiare qualche parola con il Malvaldi.

A margine dell'evento siamo riusciti ad incontrarlo.

 

Venire qui a Chivasso -ci racconta lo scrittore- è sempre meraviglioso, perchè hai un festival con persone vicine, che fanno domande e che sono interessate veramente a quello che dici. Oltre al fatto che qua ho fatto la mia prima presentazione. Stasera abbiamo parlato del “Telefono senza fili”, il mio ultimo libro, in modo molto leggero e tranquillo: io tento di non parlare troppo del contenuto del libro, ma di quello che avviene prima del libro stesso, che è molto più interessante, dato che il libro si legge. Quando si parla di un libro si tenta di spiegare da dove sono venute fuori le idee, sia a breve che a lungo termine: spiegare quindi come è stato scritto il libro, quali sono le cose che sono state necessarie, la tua formazione. Questo è bello perchè dà l'idea di te come persona. Ed è qua il piacere delle presentazioni: mostrare che uno scrittore non è altro che un lettore che ad un certo punto ha visto se era buono a fare quell'altra cosa. Però appunto prima c'è il piacere di passare quelle che sono probabilmente le ore più belle della tua vita con un libro in mano, il che significa che stai esercitando il tuo cervello e che niente ti può disturbare -perchè, guarda caso, se una persona ti disturba quando leggi non è una persona da frequentare.

 

 

Comunque lo si guardi, Marco Malvaldi è uno degli scrittori più importante del panorama letterario italiano. Nonostante questo, una chiacchierata con lui ha un tono molto più simile a quello di un bar che a quello di una presentazione formale. E chiunque abbia mai letto un suo libro, sa che questo è un complimento.

 

Riusciamo anche a parlare con Davide Ruffinengo, confermato anche per questa edizione come Direttore Artistico dell'evento.

 

 

Secondo me Malvaldi è la persona giusta con cui iniziare un festival di letteratura, per come ho cercato di concepirlo, cioè come un festival che avvicini le persone a questo mondo. Marco è un grande divulgatore e ha l'ironia e la competenza per farti venire voglia di leggere. Questo per me è il cuore pulsante del festival. Poi ci presenta l'evento: Il festival ha un tema curioso: uno dei nostri obiettivi è confrontarci con i nostri ospiti e capire se e come è possibile semplificarsi la vita leggendo. Avremo Larsson, che secondo me è un grande narratore che con la narrativa può semplificare, ci sarà un'intervista esclusiva con il ministro Padoan, avremo il Premio Campiello Giorgio Fontana, due torinesi di grande successo come Davide Longo e Fabio Geda, ci sarà un tema a cui tengo molto, che è quello delle mamme, parleremo di scuola, con la Fondazione Agnelli, e del conflitto con Daniele Novara.

 

I Luoghi delle parole” sta partendo. E a prima impressione, sta partendo in quarta.

 

 

Per un maggiore approfondimento sugli eventi del festival: http://www.luoghidelleparole.it/

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 10/10/2014