Memorial Gander: Carlotta e Ludovico scendono in campo in nome dell'Italia

Ieri sera alcuni fenomeni della ginnastica mondiale si sono sfidati sulle pedane di Chiasso

Ieri sera, venti fra gli atleti migliori del mondo si sono esibiti a Chiasso, in Svizzera, subito al di là del confine italiano, in una delle competizioni di ginnastica più importanti in Europa, tappa fissa degli atleti italiani dalla sua creazione 31 edizioni fa nel 1984.

È una gara individuale di ginnastica artistica, maschile e femminile, che si svolge in modo un po’ differente dal consueto, per ragioni soprattutto di spettacolarità.

Per quanto riguarda il percorso maschile, gli atleti scelgono quattro attrezzi sui sei che la ginnastica maschile mette loro a disposizione (anelli, corpo libero, sbarra, cavallo con maniglie, volteggio e parallele simmetriche) e solo i primi sei classificati dopo tre prove accedono all’ultimo attrezzo, completando così la gara e accedendo alla classifica finale.

Per quanto riguarda il concorso femminile, gli attrezzi scelti sono tre sui quattro a disposizione (trave, corpo libero, parallele e volteggio) e anche qui l’ultima rotazione è riservata alle sei migliori atlete delle precedenti due.

L’Italia è stata rappresentata in questa edizione da Carlotta Ferlito, al suo rientro in campo internazionale dopo un importante infortunio; e Ludovico Edalli, unico italiano ad essere entrato nei 24 finalisti ai mondiali di Nanning 2014.

Nessuno dei due è riuscito a centrare il sestetto dell’ultima rotazione. Un peccato per una nazionale in forte crescita come quella italiana, ma allo stesso modo un risultato non così improbabile conoscendo le recenti condizioni dei due atleti: un infortunio per lei e lo stress di un mondiale per lui.

La gara di Carlotta è stata, purtroppo, rovinata da due importanti sbilanciamenti a trave, che l’hanno portata a chiudere la sua seconda rotazione con un esercizio da soli 13,100 punti. Ludovico, dal canto suo, ha fatto esercizi puliti, senza però riuscire a portare in campo quel di più degli avversari stranieri, ben più esperti di lui.

A vincere il concorso femminile è la russa Daria Spiridonova che chiude con uno splendido 15,000 il suo esercizio a parallele. Alle sue spalle Larissa Iordache dalla Romania, una delle assolute protagoniste degli scorsi mondiali, che ha deciso di finire la sua esibizione al volteggio. Sul gradino più basso del podio femminile troviamo invece la tedesca Elisabeth Seitz, che chiude con un totale di 42,550 chiudendo la sua gara come la russa con un esercizio alle parallele.

Per quanto riguarda la gara maschile, invece, la medaglia d’oro è andata all’ucraino Olev Verniaiev (62,250) che ha deciso di concentrare la sua gara su anelli, volteggio, parallele e sbarra, lasciando da parte il corpo libero e il cavallo con maniglie. Subito sotto troviamo il tedesco Fabian Hambüchen    (60,200), argento alla sbarra a Londra 2012, seguito dal russo Nikita Ignatiev (59,250).

Comunque sia andata per gli italiani è sta una bella gara, che ha permesso ancora una volta di ammirare atleti di così alto livello esibirsi e competere in ricordo di Arturo Gander: uno dei più grandi insegnanti e allenatori che la Svizzera abbia mai visto.

 

Picture credits: Federazione Ginnastica d'Italia; memorial-gander.ch

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Articolo pubblicato il 30/10/2014