Omaggio a mio padre ... in dialogo con il tempo (Massimo Calleri)
Prendi il brandello di camoscio
dentellato come un francobollo
e dopo un umido fiato
spinto dalla bocca sull'oro
lucida il segnatempo;
fa trasparente il vetro
perchè tu veda meglio
le lancette passare e ripassare
finchè, pur loro ripassando
e rincorrendosi al medesimo traguardo,
i tuoi occhi, chiusi per sempre,
non le vedranno più.
Chi ancora e quanti ancora
seguiranno il gioco che ad un tratto
si arresta per te e per gli altri?
Dove finirai tu, orologio?
Dove finirai tu,
suo temporaneo affettuoso padrone?
No, non ti voglio più lucidare,
ingrato sicario del tempo!
Alberto Calleri
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Articolo pubblicato il 01/01/2015