Il distacco dalla Roma cresce

Con la vittoria sull'Atalanta e il pareggio della Roma, ora i bianconeri allungano in testa alla classifica

Dopo il deludente pareggio a Cesena e la prima mezz'ora contro l'Atalanta con i bianconeri sotto di una rete, qualcosa avrebbe potuto far pensare a una fase negativa dei bianconeri che, con Borussia in Champions e Roma in Campionato alle porte, dovranno affrontare a breve sfide importantissme per il proseguio della stagione.

Invece, le grandi squadre alla lunga vengono fuori, e così, grazie a un gol di Llorente in mischia e successivamente a un capolavoro di Pirlo che stavolta firma i suoi soliti gol dalla distanza ma non su punizione, gli uomini di Allegri riescono a portare a casa i tre punti che, sostenuti anche dalla "pareggite" dei giallorossi, conducono la Juventus a guardare la Roma dall'alto dei 9 punti di distacco.

Difficile pensare che i campioni d'Italia non riescano a vincere il quarto scudetto consecutivo, ma è d'obbligo attendere quanto meno lo scontro diretto contro i giallorossi in trasferta.

Per il momento, la Juventus deve concentrarsi sull'incontro casalingo con il Borussia Dormunt, quel Borussia che fu protagonista di diversi scontri in Champions League con i bianconeri durante l'epoca di Marcello Lippi sul finire degli anni '90.

La Juve è sonsapevole della propria forza e anche dell'esperienza non troppo positiva delle ultime stagioni disputate in Europa con Antonio Conte. Questa volta la Juventus non può sbagliare, quanto meno nel tentativo di portarsi verso le semifinali.

Questo fine settimana di campionato è stato segnato da tre fatti scontati e da una brutta sorpresa.

I tre fatti un po' scontati sono i continui pareggi di una Roma che Garcia aveva definito da scudetto e invece si sta rivelando, seppur una buona squadra, una formazione inferiore ai bianconeri; il campo di Marassi che appena piove diventa una enorme pozza poiché non realizzato proprio a "dorso d'asino"; e la Juventus dominatrace incontrastata del Campionato.

La brutta sorpresa, purtroppo, è la situazione fallimentare del Parma che rischia di scomparire dal panorama italiano. Sarebbe un peccato, se si pensa che proprio negli anni '90, nel periodo di Nevio Scala, e con nomi che tutti ricordiamo come quelli di Crippa, Minotti, Asprilla, Fernando Couto, Fuser e Chiesa aveva sorpreso il calcio nostrano arrivando anche a vincere due coppe UEFA e una Coppa delle Coppe.

Ormai da anni non possiamo che assistere a un calcio, quello italiano, in cui fallimenti, problemi economici e molto altro determinano un gap enorme tra i nostri club e quelli di Inghilterra, Germania e Spagna. Speriamo che la Nazionale di Antonio Conte faccia tornare in auge il calcio nostrano.





Marco Pinzuti


Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 23/02/2015