La Juve stravince a Dormunt

Con tre gol siglati ai tedeschi in casa loro, i bianconeri accedono ai quarti di Champions League

Quando in squadra hai un centrocapista che ci invidia tutto il mondo come Pirlo, fai paura a chiunque, ma quando manca? Beh, hai un Pogba che vale cento milioni di euro e capace di fare la differenza.

E quando ti manca pure Pogba costretto a uscire anzitempo per un problema muscolare, hai sempre un Tevez che segna gol a raffica. Insomma, la Juventus ha dimostrato che la rosa in suo possesso è veramente di quelle in grado di far paura a chiunque.

Dopo il 2-1 dell'andata a Torino, era evidente che gli uomini di Allegri non avrebbero avuto vita facile in terra teutonica, ma già dopo i primi minuti, grazie a un tiro praticamente da fermo a opera di Carlos Tevez, per la Juventus la sfida si metteva in discesa.

Per tutto l'incontro, si è vista da una parte una Juventus come al solito determinata, tatticamente ineccepibile e fisicamente in gran forma, tanto da sfiorare poi subito il raddoppio con un'altra bordata da fuori area, questa volta di Lichsteiner, e dall'altra un Borussia Dormunt che faceva del possesso palla l'unica arma per mettere paura ma senza mai impensierire Buffon.

I bianconeri hanno praticamente dominato la partita, con piglio giusto, senza timori in casa della squadra che due anni fa era arrivata in finale di Champions League, e così i bianconeri posso veramente aspirare ad arrivare sino in fondo nella massima competizione europea per club.

Sulla strada dei bianconeri ci sono avversari temibilissimi come Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco, ma la Juventus di questi tempi sembra non dover temere nessuno.

La compagine allenata da Massimilaino Allegri è tonica, spregiudicata, cinica, una squadra in grado di ammazzare il Campionato già a due terzi della stagione e capace di segnare ben tre reti in trasferta a Dormunt.

Allegri si sta dimostrando sempre più uno che sa leggere la partita. Con le ripartenze di Tevez e Morata, che si allarga e non dà punti di riferimento, ha messo in difficoltà la retroguardia tedesca, più di quanto sarebbe accaduto se avesse giocato Llorente.

Poi, il folto centrocampo, con l'aggiunta di Pereyra, ha dato equilibrio e predominio nella zona mediana del campo. Nel secondo tempo, lo stesso Morata e poi di nuovo Tevez hanno chiuso definitivamente la partita.

La forza della Juventus sembra risiedere proprio nella mentalità vincente e nella condizione psico-fisica che a questo punto della stagione non tutti hanno ed è su questo che Allegri dovrà far affidamento per condurre sino in fondo la sua squadra mirando a entrambi gli obiettivi stagionali: Scudetto e Champions League.




Marco Pinzuti



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Articolo pubblicato il 19/03/2015