Defendente Ferrari

Un grande pittore piemontese del ‘500

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Poco sappiamo di Defendente Ferrari, pittore nato a Chivasso tra il 1480 e l’85.

Si formò a Chivasso nella scuola di Gian Martino Spanzotti ove iniziò il proprio percorso artistico. Di grandissimo talento attraversò tutta la Regione Piemonte, soffermandosi soprattutto nelle aree occidentali, dove ricevette importanti commissioni dalle alte sfere ecclesiastiche.

La stretta collaborazione con lo Spanzotti si riflesse nei primi polittici, per poi donare al pittore chivassese una precisa forma narrativa che si espresse nelle numerose opere presenti ancora oggi nei maggiori monumenti della Regione.

Alla Sacra di San Michele troviamo uno splendido trittico, considerato il capolavoro più prezioso presente nel monumento gotico. Nella pala centrale domina la figura di una Madonna che allatta Gesù, incorniciata in una mandorla d’oro. Ai lati troviamo l’Angelo Michele che sconfigge il demonio e a destra la figura di S.Giovanni che accompagna il committente, Padre Urbano De Miolas, Abate della Sacra.

Da notare la dolcezza del viso di Maria che ispira fiducia e tenerezza, a far da cornice una teoria di Cherubini che vegliano ed illuminano l’intera scena sacra.

Nella vicina Avigliana troviamo, all’interno del Duomo, dieci opere del Defendente, tra le quali una splendida Pala definita: Polittico della Natività.

La zona centrale, dedicata alla Sacra Famiglia, appare molto morbida e soave. Alla sinistra troviamo il ritratto di San Sebastiano, a destra quello di San Rocco. Sempre a sinistra, ma in alto, San Francesco, a destra un monaco in preghiera. In alto troneggia la figura di Cristo che risorge dal sarcofago, in basso i dipinti originali sono andati perduti e sostituiti da tre quadri realizzati da Eugenio Buccinelli nel 1884. La chiesa di San Giovanni raccoglie altri nove quadri del Pittore piemontese e della sua scuola, a questo proposito lo storico d’arte L.Mallè definì con queste parole la cittadina di Avigliana:  “…la cittadina che nella catena delle sue antiche chiese era divenuta museo di Defendente, in parte disperso, in parte radunato poi nella chiesa di S. Giovanni”.

Presso il Duomo di Chivasso troviamo un’altra opera sublime del Ferrari: la Deposizione di Cristo. Un uomo sullo sfondo toglie la scala usata per rimuovere il corpo. Cristo è morto prima degli altri due condannati che gli stavano accanto, se la morte non sopraggiungerà rapidamente saranno loro spezzate le gambe. Gesù ha il braccio sinistro sollevato con grazia e Maddalena gli porge un ultimo bacio, mentre Giovanni, il discepolo prediletto, lo tiene delicatamente con il capo sollevato.

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Le notizie sulla vita del pittore sono scarse e frammentarie. Le uniche fonti attendibili ci giungono dallo storico piemontese Alessandro Baudi di Vesime (1854-1923) che proseguì l’indagine storica iniziata da Padre Luigi Bruzza, che scoprì nell’Archivio comunale di Moncalieri il contratto per l’esecuzione della grande Pala d’altare per la chiesa della precettoria di Sant’Antonio di Ranverso, commissionata ad un certo Deffendente de Ferrariis de Clavaxio (Chivasso) pinctore.

Grazie a tale scoperta, che vedeva per la prima volta comparire il nome del Ferrari, nel Municipio di Chivasso vennero trovati altri documenti che attestarono le origini di Defendente. Fu infatti un certo Giovanni Francesco, orafo che ebbe un figlio di nome Defendente che fu verosimilmente il nostro pittore.

Segue l’elenco delle opere di Defendente Ferrari, che se pur incompleto, descrive i luoghi ove si possono trovare le opere menzionate.


1500 
– Assunzione, Budapest, Museo delle Belle Arti. Questa tavola non è da tutti gli studiosi ritenuta opera certa del Ferrari.

1501 (data oggi scomparsa e dalla critica recente ritenuta falsa)
– La Madonna con Bambino e Santi Maurizio, Cristoforo, Sebastiano e Francesco, Caselle Torinese, Municipio.

1509 
– San Gerolamo in orazione, Milano, Pinacoteca Brera.

1510
– Natività notturna, Torino, Museo Civico d’arte antica. 

1511 
– Adorazione del bambino con i Santi Sebastiano, Rocco, Francesco, santo laico non identificato e Cristo morto con i simboli della passione, prima opera siglata, Avigliana, chiesa di San Giovanni.
– Adorazione del Bambino con canonico committente (?), Berlino, Gemäldegalerie, Bode Museum.

1513
– Circoncisione, Cuneo, Museo Civico.
– Deposizione nel sepolcro, predella, ibidem.
– Storie di Sant'Antonio da Padova, quattro tavole di predella, ibidem.

1516
– Assunzione tra i Santi Martino e Giovanni Battista, Ciriè, Confraternita del Santo Sudario.

1518
– Adorazione del Bambino, Berna, collezione W. Abegg. 
– San Lazzaro, tavola siglata della quale sono coeve quelle raffiguranti San Gerolamo, Sant’Ivo, Sant’Agostino e la Disputa di Cristo al tempio, tutte facenti parte verosimilmente di un polittico con al centro la Disputa, Embrun, Museo della Parrocchiale.

1519
– Madonna della Misericordia (o «Madonna del Popolo») tra i Santi Agostino e Nicola da Tolentino, Ciriè, chiesa di San Giovanni. 
– Adorazione del Bambino con Santa Chiara, Ivrea, cattedrale, sacrestia.

1520
– San Gerolamo penitente davanti al crocifisso, Torino, Museo Civico d'arte antica.

1521
– Adorazione del Bambino con il beato Warmondo, opera siglata, Ivrea, cattedrale, sacrestia.
– Flagellazione con, sul retro, monocromo raffigurante l’Incoronazione di spine, già Torino, collezione dei marchesi Provana-Romagnano, oggi collezione privata torinese. 

1522
– Adorazione del Bambino, trittico con ai lati Santa Lucia e Sant’Agata (nella predella sono raffigurati Cristo sul sepolcro e gli Apostoli a mezza figura; mentre nelle ante di chiusura, sul davanti, vi sono i Santi Giovanni Battista, Stefano, Rocco, Lorenzo e sul retro, a monocromo, Sant’Anna con la Vergine e il Cristo dei dolori), Feletto Canavese, Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.

1523
– Adorazione dei Magi, trittico siglato con ai lati l’Adorazione del Bambino e il Compianto su Cristo morto, Torino, Galleria Sabauda.
– Madonna in trono tra San Giovanni Battista che presenta un donatore con la croce di Malta e San Nazario, Torino, Palazzo Reale.
– Venti dossali di coro dipinti con paesaggi e oggetti liturgici, Biella, ex convento di San Gerolamo.

1524
– Compianto sul Cristo morto con San Francesco, Santa Chiara, San Bernardino da Siena e Sant'Antonio da Padova, Firenze, Villa Palmieri.

1526
– Disputa di Cristo al tempio, opera siglata, Stoccarda, Staatsgalerie.
– Madonna col Bambino, copia da Raffaello, Amsterdam, Rijksmuseum.

1528
– Sant'Anna con la Vergine e il Bambino in un interno di chiesa, Amsterdam, Rijksmuseum.

1531
– Adorazione del Bambino, polittico siglato con ai lati i Santi Antonio Abate, Sebastiano, Rocco e Bernardino da Siena, Buttigliera Alta, chiesa della precettoria di Sant'Antonio di Ranverso.

1535
– Madonna col Bambino, trittico con ai lati i Santi Crispino e Crispiniano, Avigliana, chiesa di San Giovanni. Solo la Madonna è accettata come opera di Defendente, le restanti parti sono da ricondursi a quel gruppo di opere note sotto il nome di Pseudo-Giovenone.

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Articolo pubblicato il 12/04/2015