Mayweather vs Pacquiao: č stato davvero il Match Del Secolo?

La grande risonanza mediatica ed economica dell'incontro ha offuscato i veri obiettivi posti dai due pugili

Mayweather vs Pacquiao è stato il match che tutti gli appassionati di pugilato stavano aspettando. Fin dall'annuncio dell'incontro il mondo si è diviso tra i fan del ricco e "spaccone" Floyd Mayweather e l'umile "pugile di Dio" Manny Pacquiao. E' stato un vero e proprio gioco delle parti dove sono stati contrapposti due personaggi agli antipodi,quasi da favola Disneyana:da una parte il talento  al servizio del guadagno e dall'altra il talento al servizio dell'umiltà.

Ma ci sono diversi fattori che hanno fatto si che le alte aspettative  riversate in questo incontro venissero disattese. Mayweather e Pacquiao si punzecchiavano da molto tempo e come avviene nelle sfide più epiche si è fatta attendere. Fin troppo. L'incontro è stato annunciato a sorpresa quando gli appassionati e gli addetti ai lavori della Nobile Arte non ci speravano neanche più.

Dopo qualche velata anticipazione fatta da Pacquiao nel corso di uno spot che lo vedeva protagonista non si è più saputo nulla fino a gennaio di quest'anno dove i due pugili si sono incontrati nel corso di una partita di basket NBA.

Arriva quindi l'annuncio ufficiale da parte di Floyd Mayweather che twitta con entusiasmo ciò che i fan dei due boxers da tempo volevano sentire:«Il match tra me e Pacquiao si farà». L'appuntamento con la storia della boxe è fissato per il 3 maggio.

Nel corso dei mesi  come da tradizione si alternano le dichiarazione dei diretti interessati che affermano di allenarsi duramente,di essere in grado di gestire al meglio l'avversario e la situazione e di non deludere i propri sostenitori sparsi in ogni angolo del globo. Nel mentre si gioca anche la guerra dei numeri di questo incontro,da record sotto ogni aspetto:dalla borsa recepita dai due pugili,al numero di spettatori presenti all'MGM Grand di Las Vegas e di chi ha seguito l'incontro a casa spendendo la non economica cifra di 100 dollari.

Sul ring Pacquiao e Mayweather si studiano con intelligenza senza sbilanciarsi troppo fino al quarto round dove il filippino rifila un preciso diretto sinistro all'americano,il quale avverte il colpo e che attutisce parzialmente con uno spostamento all'indietro del colpo che limita i danni.Da qui in poi Pacquiao insiste portando diverse combinazioni veloci di media potenza che non sono però in grado di impensierire seriamente Mayweather.

Il pugile americano riesce a disinnescare senza troppa difficoltà ogni assalto di Pacquiao il quale non è in grado di trovare la giusta potenza da imprimere alle sue combinazioni dimostrandosi così poco pericoloso come sa essere in realtà. Il match rimane sulla stessa lunghezza d'onda arrivando così alla dodicesima e ultima ripresa dove Mayweather si aggiudica il titolo per verdetto unanime (118-110, 116-112, 116-112).

Il pugile americano ha senz'altro dominato in fatto di stile grazie alla sua tattica difensiva impeccabile in grado di mandare in crisi alla lunga chiunque. E il match contro "Pacman" Pacquiao ne è stata ulteriore conferma. D'altro canto il pugile di General Santos è molto veloce ed è riuscito a portare qualche colpo che Mayweather ha sentito ma purtroppo non è riuscito a gestire la situazione a suo favore.

Mayweather è salito sul ring con l'intento di raggiungere (con successo) il suo obiettivo mentre Pacquiao sembrava impegnato a provare a fare bella figura. Non bisogna tracurare anche il fatto che i due pugili hanno incrociato i guantoni in un momento che non li vede più all'apice delle loro carriere e questo ha inciso non poco sull'incontro.  Si ha avuto l'impressione di assistere ad uno sfarzoso allenamento durato dodici round tra due dei boxers più talentuosi e famosi della loro generazione piuttosto che ad una battaglia in grado di incidere una tacca importante nella storia del pugilato.

E mentre Mayweather dice di voler disputare ancora un solo incontro per poi ritirarsi Pacquiao dichiara di volersi prendere un periodo di vacanza,non precisando se definitivo e appendendo così i guantoni al chiodo. Se questo match avesse avuto luogo tre o quattro anni prima di certo non avremmo assistito ad una vittoria per verdetto unanime. Perchè se è vero che nella boxe prevale chi è più abile e scaltro nello scovare il punto debole dell'avversario è vero che è fatta anche di fame.

Fame di vittoria,di gloria,di rivalsa e classe. E quando torni a casa con una borsa milionaria sia in caso di vittoria che di sconfitta non te lo fa fare di certo nessuno a spingerti oltre al limite per dimostrare qualcosa.

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Articolo pubblicato il 04/05/2015