Marvin Hagler,la meraviglia dei pesi medi

Ritratto di uno dei pugili che ha fatto la storia della sua categoria

Quando Marvin Hagler saliva sul ring due cose erano sicure. Si sarebbe assistito ad un grande spettacolo pugilistico e l'avversario che lo avrebbe incontrato non sarebbe più stato lo stesso. Hagler aveva oltre ad una tecnica sopraffina miscelata ad una potenza esplosiva il talento di demolire psicologicamente gli avversari con risultati a lungo termine. I suoi colpi entravano dentro,nelle trame più profonde dell'animo e facevano ancora male a distanza di anni ai suoi avversari.

Hagler nasce a Newark nel New Jersey dove viene tirato su solo da sua madre. La sua infanzia,come la maggior parte dei grandi talenti del ring,non è delle più rosee. Dopo un primo periodo dedito a piccoli furti e vissuto ai margini della legalità,il giovane Marvin viene a contatto con la Nobile Arte quasi per caso.

La sua famiglia si trasferisce nel 1967 da Newark in seguito ad alcune sommosse fino a Brockton,nel Massachusetts. Qui viene a contatto con la palestra dei fratelli italoamericani Petronelli e rimane folgorato dalla boxe,decidendo di allenarsi duramente per diventare un pugile professionista.

Gli allenamenti iniziano a dare i suoi frutti e nel 1973 debutta come dilettante. Il suo immenso talento risalta subito,dove conquista il titolo di campione nazionale dilettanti. Si aggiudica anche il titolo di miglior pugile del torneo,riuscendo a vincere quattro incotri e due dei quali per KO.

Nello stesso anno in seguito a questo importante traguardo passa al professionismo e per trovare avversari di livello decide di trasferirsi nella culla statunitense della boxe,ovvero Philadelphia. Qui ottiene due sconfitte contro i pugili Bobby Watts e Willie Monroe.

Marvin si fa prendere dallo sconforto vedendo pugili dalla caratteristiche non pienamente eccezionali avere occasioni per combattere in incontri validi per la conquista dei titoli mondiali contro avversari del calibro di Carlos Monzon e tanti altri nomi altisonanti del mondo del ring.

Ma Hagler non si perde d'animo e intensifica ancora di più i suoi allenamenti,riuscendo poi a sconfiggere per KO sia Watts che Monroe nelle rispettive rivincite. Ben presto Hagler diventa l'idolo dei suoi sostenitori che gli affibiano il l'appellativo di Marvelous,ovvero meraviglioso.

Questo perchè una delle sue peculiarità era quella di poter combattere con abilità sia in guardia destra che mancina. Hagler cambiava spesso guardia nel corso dei suoi incontri,adottando questa tecnica per confondere le idee al suo avversario.

Grazie alla sua tecnica sopraffina e alla sua boxe molto dura e precisa viene notato dal promoter Bob Arum,con il quale sigla un contratto. Per Marvelous questo è un ulteriore stimolo a dare il massimo e riesce in questo periodo a rimanere per alcuni anni al vertice della classifica degli sfidanti per il titolo mondiale dei pesi medi.

La sua occasione arriva nel novembre del 1979 dove può battersi per il titolo WBA e WBC contro il campione Vito Antuofermo. Il verdetto sarà di parità e Hagler dovrà ancora aspettare per potersi aggiudicare il titolo mondiale.

L'occasione gli si ripresenta nel 1980,dove Marvelous batte il pugile inglese Alan Minter e diventa campione del mondo dei medi per le sigle WBC e WBA. Da qui in poi la carriera di Hagler è fatta di grandi vittorie e di incontri con grandi campioni che sono ormai dei classici della storia del pugilato.

Come quello contro il celebre campione panamense Roberto Duran,che riesce a concludere in piedi dopo quindici riprese di battaglia continua,aggiudicandosi il match per verdetto unanime.

Memorabili sono anche gli incontri con Thomas Hearns e John Mugabi. Il match contro Hearns è ricordato come il più violento e spettacolare nella storia dei pesi medi,anche per l'elevato talento dimostrato dai due pugili.

Mentre quello contro Mugabi è stata una vera e propria gara a chi portava i colpi più duri e che Hagler si è aggiudicato atterrando il temibile pugile ugandese all'undicesima ripresa.

La prestigiosa carriera di Marvin Hagler si conclude nel 1987 dopo aver incrociato i guantoni con Sugar Ray Leonard in quello che rimane ancora oggi un match dal verdetto controverso. Leonard si aggiudica il match per verdetto non unanime dei giudici. Verdetto che Hagler non accetta,ritenendo la sconfitta immeritata e decidendo in seguito a questo episodio di ritirarsi dalla boxe a causa della politica e dei poteri forti che manovrano lo sport.

Oggi Marvelous vive in Italia,ha avuto alcune parti in film,serie tv e spot e si sente molto lontano da quel pugilato fatto di campioni talentuosi ed affamati che si battevano per avere il giusto spazio nell'Olimpo dei grandi della Nobile Arte.

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Articolo pubblicato il 24/05/2015