L' arrivo di Netflix è previsto in Italia ad ottobre

Cos'è e cosa fa Netflix

Molta curiosità sta destando l' arrivo in Ialia di Netflix, previsto per il prossimo ottobre.

 

La piattaforma dell' offerta Netflix è un sistema di trasmissione multicanale che può essere utilizzato con tablet, TV, smartphone, e console come Xbox o Playstation, e l'abbonamento sarà definito in base all'utilizzazione di Netflix su ogni singolo dispositivo sul quale Netflix sarà disponibile e non sul singolo contenuto. Per ora, però, i prezzi degli abbonamenti non sono ancora disponibili , dice la responsabile delle operazioni in Europa Cecile Foques , ma in Italia il primo mese verrà offerto gratuitamente.

 

Abbonarsi o disabbonarsi è semplicissimo. Lo spettatore decide cosa guardare e su quale dispositivo, e può costituire il proprio palinsesto a seconda della sue preferenze.

 

Il catalogo offerto sarà ricchissimo, e verrà formato per l' 80% da produzioni internazionali e per il rimanente 20% da quelle nazionali. Per ora l'offerta è concentrata su grandi produzioni internazionali come “ Unbreakable”, “ Bloodline”, “ Daredevil”, mentre per il momento non verranno trasmessi news, sport e programmi di intrattenimento. Un grosso vantaggio è che non ci saranno né pubblicità né tempi morti tra i vari programmi. Ci saranno però le sezioni dedicate ai più giovani ed ai documentari.

 

Grande differenza con prodotti offerti da Mediaset o Sky è la possibilità di sintonizzarsi su programmi appena usciti negli USA in contemporanea, scegliendo di vederli in inglese, italiano o inglese sottotitolato.

 

Ostacolo all’espansione in Italia potrebbero essere invece la mancanza di una rete Internet adeguata e soprattutto l’altalenante rapporto tra gli italiani e la tecnologia. Ma pare che Netflix si sia attrezzata su questo fronte: “Il flusso di informazioni che arriverà verrà rilasciato poco a poco, in modo tale da adattarsi perfettamente alla connessione di casa. Così si evitano interruzioni e bufferizzazioni. Per avere una definizione standard (non alta quindi) basta avere 5 megabyte di connessione”, dice la Fouques che aggiunge: “L’Italia non ci spaventa, siamo arrivati in Paesi dell’America Latina dove la situazione dal punto di vista tecnologico era decisamente più difficoltosa”.

 

"Abbiamo parlato con tutti : con il Governo italiano – che pare si sia impegnato per un adeguamento tecnologico nel giro dei prossimi due, tre anni – con le compagnie telefoniche – con cui ancora non ci sono accordi precisi – con i competitors ". E infatti, a tal proposito Cecile Fouques prosegue : “Noi siamo aperti a qualsiasi tipologia di partnership. In Francia, in Gran Bretagna compriamo prodotti da Bbc o Canal+ e viceversa. E poi ci piace investire anche nelle risorse del paese, per esempio in Colombia di recente abbiamo realizzato una produzione utilizzando esclusivamente risorse locali”. Per adesso insomma puntano sull’inserimento soft, vedremo come andrà.

 

 I competitor, fautori della televisione generalista e di quella pay (Rai, Mediaset e Sky )  non manifestano, almeno pubblicamente, alcuna titubanza e si dicono concentrati sul loro percorso anche perché sulle serie tv “made in Netflix” di cui hanno acquistato i diritti (House of Cards e Orange is the new black, per esempio) hanno comunque la priorità. Le nuove stagioni infatti continueremo a vederle sulle pay tv.

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 12/08/2015