Sicurezza in pericolo per i giovani motociclisti

L’Europa abbassa l’età minima per il trasporto del passeggero

Un altro caso di ordinaria follia imposta dall’Unione Europea, un organismo che sempre più evidentemente rappresenta l’ente per eccellenza che è forte con i deboli e debole con i forti e che è sempre presente quando si tratta di imporre ma lo è decisamente meno quando si tratta di aiutare.

Quest’oggi ci soffermiamo solo sull’aspetto delle norme alla guida, ma di epiche gesta ad opera del padre-padrone a dodici stelle ce ne sarebbero da raccontare. Continua infatti la serie di sconti sulla sicurezza in moto che, dopo l’abbassamento della rigidità dei criteri per l’abbigliamento protettivo, aggiunge anche l’ultima trovata: abbassare a 16 anni il limite minimo di età per trasportare un passeggero in moto. Certo, ci sono dei vincoli, ovvero possedere un motorino omologato per due, portare un passeggero che abbia almeno 5 anni e, addirittura, indossare il casco!

Tutto ciò avviene per evitare una sanzione da parte dell’Europa perché l’Italia, che vieta il trasporto del passeggero ai minorenni, impedisce la completa equiparazione delle patenti estere che nei loro Paesi permettono di trasportare il secondo a partire dai 16 anni di età, cosa che non possono fare in Italia. E quindi l’Unione dittatoriale, la stessa che si dimostra sorda alle richieste di aiuto italiane sull’emergenza immigrazione, se si parla di doveri ci sente benissimo e pretende che ci sentano benissimo anche gli stati membri e viene quindi a fare la voce grossa minacciando sanzioni economiche. E l’Italia è costretta a mettere al primo posto il volere europeo piuttosto che la sicurezza dei giovani piloti, dei loro passeggeri e di tutti i fruitori delle strade italiane.

A breve avremo quindi ragazzini di 16 anni, di terza superiore per intenderci, che sfrecciano a bordo di cinquantini e 125 con un passeggero dietro la schiena, portando quindi diverse decine di chili di carico senza aver ancora del tutto formato il proprio corpo con il conseguente rischio di non avere una muscolatura idonea ad effettuare tutte le manovre che sono necessarie se si porta un passeggero e con la possibilità, anzi la certezza, che essi non abbiano ancora la giusta maturità per capire che un peso doppio sul mezzo impone velocità più moderate perché l’impianto frenante fa più fatica a fermare il veicolo.

Attenzione quindi, perché grazie all’Europa vostro figlio di 5 anni potrebbe essere coinvolto in un incidente stradale mentre veniva trasportato su un motorino di 100 kg da un sedicenne dal peso di 50 kg, e il tutto in piena legalità. Nessuno si illuda che questo “liberi tutti” aumenti i controlli sui veicoli, no, perché giustamente siamo in Italia, e quindi difficilmente si dà importanza alla sicurezza. Quegli scooter con il motore da 50 cm cubi, guidabili con la patente AM anche dai ragazzini di 14 anni, sono infatti solitamente sottoposti ad una modifica illegale che consiste nel rimuovere quei blocchi che impediscono al veicolo di superare i 45 km/h, il limite massimo imposto dalla legge. Un motorino discretamente preparato, senza quei blocchi, può lanciare un quattordicenne alla folle velocità di 80, 90 o anche 100 km/h.

Pensate che ora che si possono portare i passeggeri sulla moto già dai 16 anni aumenteranno i controlli per evitare che degli scooter viaggino al doppio della loro velocità massima consentita? Scordatevelo.

A breve i nostri notiziari saranno pieni di incidenti stradali provocati da ragazzini che hanno l’unica colpa di essere, naturalmente, ancora poco maturi per prendersi la responsabilità di un passeggero, che sono caduti perché l’impianto frenante progettato per fermare un veicolo che dovrebbe viaggiare a 45 km/h non è stato sufficiente ad evitare un impatto mentre viaggiava a 90 km all’ora. Grazie Europa.

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Articolo pubblicato il 31/08/2015