La macchina a cui non serve la benzina può salvare il pianeta dall'inquinamento e dalle false misurazione degli scarichi.

Alla luce di quel che sta succedendo al gruppo Wolskwagen, la scelta di una nuova vettura sta diventando assai difficile. Sembra assurdo e strano che dati, importanti per la nostra salute e per quella dell'intero pianeta, vengano truccati per poter sembrare i primi della classe, dimostrando di essere in possesso di una tecnologia capace di bruciare idrocarburi senza produrre scorie dannose per la nostra salute. E' come se un medico truccasse l'elettrocardiogramma di un paziente permettendogli di andare a correre, perché dai dati risulta che la sua  salute è ottimale. La vita di quel paziente non sarebbe lunga, come quella delle popolazioni costrette a respirare un'aria sempre più inquinata, anche se dal software che analizza le nostre vetture, risulta l'esatto contrario. 

La decisione verso quale vettura orientarsi  diventa così ancora più difficile se si è indecisi  tra l'acquisto di una vettura alimentata a benzinaleaf, oppure diesel.  Esiste ancora una terza possibilità; la  macchina a trazione elettrica, di cui già numerosi esemplari circolano  da qualche tempo nelle città europee,  tra cui le nostre. Esistono modelli di dimensioni ridotte  più piccoli  come la Twizy della Renault, ma ne esistono altri indistinguibili, ad una occhiata superficiale, dalle altre vetture a benzina.

Tali, fra le molte, sono  la Twizy Renault,  la Nissan Leaf, la Ford Focus elettrica, la BMW i3 o, la regina fra tutte, la  Tesla Model S. Veri e propri gioielli di tecnologia che consentono di circolare, come recita la dicitura stampigliata sulle loro carrozzerie , ad emissioni zero.

Vi sono molti elementi a favore del veicolo elettrico, ma ne esistono anche anche alcuni contrari che non possono non essere presi in considerazione. La principale prerogativa delle auto elettriche è ovvia: non è  più necessario l'utilizzo della benzina, o diesel.

Questo è un problema, ma solo per i conti delle aziende petrolifere ed al mercato a queste connesso, dal momento che l'utente medio spende ogni anno cifre notevoli per circolare. Con le auto completamente elettriche, tale costo è eliminato. Resta il costo dell'elettricità, altro mercato soggetto a monopolio. Chi può permetterselo, con l'utilizzo dei pannelli fotovoltaici, può prodursi autonomamente l'elettricità durante le ore diurne, abbattendo in modo significativo il costo dei suoi spostamenti.

E' sufficiente  provare una vettura mossa solo dalla carica delle batterie per assaporare  la migliore qualità di guida rispetto a un veicolo con un motore a combustione interna. Un auto elettrica è silenziosa, si viaggia come in un salotto, e la progressione di marcia avviene senza scossoni.

Premendo con delicatezza sull'acceleratore, la potenza, notevole, del motore viene erogata senza tempi morti alle ruote, consentendo accelerazioni mozzafiato ed esaltanti,  nel silenzio più totale. Chi l'ha provata riferisce di aver avvertito la vera novità nella guida di un veicolo che, almeno per alcune innovazioni tecnologiche, rende la maggior parte delle altre vetture obsolete.

twizyOltre al  risparmio di carburante, i veicoli elettrici offrono un altro importante risparmio dei costi: quelli legati alla manutenzione. Essendo completamente elettrico, il veicolo non utilizza quasi del tutto l'olio per lubrificare il motore. Questo  significa che i cambi d'olio sono un ricordo  del passato. Lo stesso vale per numerosi  altri interventi costosi su di un  motore tradizionale, caratteristici delle vetture a benzina o a gas,  che prevedono un numero superiore di parti meccaniche, sottoposte ad importanti sollecitazioni. 

Vi è anche un altra grande soddisfazione  nel  possedere una macchina elettrica. L'essere a conoscenza  che si concorre alla salvezza del pianeta, e questa non è solo retorica, ma una realtà difficilmente confutabile. Il mercato di tali vetture, attualmente incrementato grazie ad una produzione via via crescente di batterie e incentivi fiscali,  ha ulteriormente abbattuto i costi, elemento questo che  rende molto più conveniente l'acquisto.

Tutto bene dunque? Purtroppo, almeno nel nostro paese, per la maggior parte degli automobilisti,vi sono ancora, numerosi fattori da tenere in considerazione che si oppongono all'acquisto  di tali vetture. In primo luogo la paura di restare a corto di carburante, non essendo disponibile, almeno in Italia, un numero adeguato di colonnine per la ricarica nella maggior parte delle città. La Nissan Leaf , la Ford Focus Electric  ed altri veicoli di caratteristiche simili dispongono a pieno carica delle batterie di una automia di circa 150 chilometri.

Per la maggior parte degli utilizzatori  una autonomia più che sufficiente per compiere i normali percorsi cittadini necessari per recarsi al lavoro e per spostarsi nei dintorni, ma è senza alcun dubbio una grande limitazione che  richiederà una seconda auto per compiere spostamenti più lunghi ed impegnativi.

 In pratica si può affermare che una vettura elettrica sostituisce egregiamente una prima macchina, costringendo chi vuole utilizzare il proprio veicolo per recarsi in località fuori dal circondario cittadino, all'acquisto di una seconda vettura per la mancanza di un adeguato supporto per le ricariche. Ciò non toglie che un veicolo elettrico rappresenti un notevole risparmio per chi, specie le famiglie che utilizzano una vettura solo per recarsi al lavoro e compiere le abituali commissioni,  utilizzi una macchina meno inquinante e costosa capace di liberare il guidatore dalla schiavitù di recarsi con regolarità a fare rifornimento dal benzinaio, con le spese che conseguono.

bmwL'altro notevole svantaggio è che sarà necessario  installare una stazione di ricarica nella propria abitazione, non potendo disporre di opportuni punti di ricarica. Inoltre è necessario tenere in debita considerazione la durata complessiva della batteria, compresa tra i cinque e i sette anni, secondo le affermazioni delle case automobilistiche. Le batterie sono costose; si possono affittare, ma con un costo medio compreso fra gli ottanta ed i cento euro mensili con un aggravio evidente delle spese di gestione, sempre comunque favorevoli rispetto all'utilizzo del carburante tradizionale.
 

L'auto elettrica  è dunque un concetto relativamente nuovo nel mondo dell'industria automobilistica. Le aziende oggi producono un numero relativamente basso di vetture mosse dalla sola elettricità. La tendenza, al  momento, è quella di offrire veicoli ibridi, in grado di funzionare  sia ad energia elettrica che a benzina o diesel, integrando i due sistemi fra di loro con lo scopo ultimo di abbattere i consumi, pur riducendo, di poco le emissioni.  Diverso è il discorso riguardo la Tesla, una vettura che andrà considerata a parte per le notevoli caratteristiche che offre, difficili da eguagliare, con autonomie di circa 500 km, ma dai costi proibitivi.   

Siamo dunque a conoscenza che la vettura elettrica può costituire una valida alternativa alle auto spinte dai derivati del petrolio che però producono una pericolosa quantità di anidride carbonica, responsabile dell'effetto serra e diverse tipologie di particolati  espulsi nell'atmosfera,  responsabili di un gran numero di tumori. Al fine di contribuire positivamente all'ambiente in cui viviamo, un auto elettrica rappresenta dunque un grande passo in avanti. E' però necessario che i governi si decidano a sistemare un congruo numero di colonnine di ricarica, come avviene già in numerosi paesi europei, e si liberi della schiavitù del petrolio cui siamo costretti, per poter consegnare alle generazioni future un mondo migliore e più pulito di quello in cui attualmente ci troviamo costretti a vivere.

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Articolo pubblicato il 28/09/2015